INDIAN WELLS – La Pennetta supera a pieni voti l’esame Stosur e si prepara alla supersfida contro la Sharapova. I precedenti (2-2) inducono all’ottimismo. Così come alcuni ricorsi storici…va fuori la Errani: il servizio fa la differenza contro la Lisicki.
La ripetizione dell’exploit sembrava difficile. Molto difficile. Dopo un paio di turni, le quotazioni di Flavia Pennetta si sono alzate. L’azzurra ha centrato gli ottavi a Indian Wells, pescando l’ottavo successo di fila nel torneo che le ha dato gloria eterna. Dodici mesi fa battè Na Li ed Agnieszka Radwanska, stavolta dovrà accelerare i tempi: negli ottavi c'è Maria Sharapova in un pre-serale da urlo, gustoso antipasto a Federer-Seppi. Era il match che tutti attendevano e va bene così, giacchè i precedenti fanno ben sperare. Si sono affrontate quattro volte con due successi per parte, gli ultimi due a favore di Flavia, sempre sul cemento americano. Indizi che fanno pensare a un match equilibrato, anche perchè tutti i precedenti si sono risolti in tre set. Avesse trovato Vika Azarenka (battuta 6-4 6-3 dalla Sharapova), avrebbe fronteggiato l’ingrombrante ricordo dello Us Open 2013, quando non entrò in partita nella sua unica semifinale Slam. A proposito di Slam: osservando il match contro Samantha Stosur, e l’autorità con cui Flavia l’ha gestito, è venuta un po’ di rabbia nel pensare che l’australiana ha intascato una vittoria e una finale contro l’unica semifinale di Flavia. L’ha battuta sei volte su sei e ci sarebbe riuscita anche nella semifinale del 2011, sempre a New York, se non si fosse incagliata contro Angelique Kerber. Ma ormai è acqua passata: il presente si chiama Indian Wells, uno Stadium 2 quasi vuoto che però non le ha tolto concentrazione, specie quando la Stosur è salita 3-1 nel primo set e ha avuto due delicate palle break sul 4-3 e 15-40 sul servizio di Flavia. L’azzurra è rimasta a galla e non ha più concesso nulla a Miss Muscolo.
PRIMA O POI I FORTI VANNO BATTUTI
Il punteggio avrebbe potuto essere ancora più netto se Flavia avesse sfruttato qualcuna in più delle 15 palle break che si è procurata. E' l’unica nota negativa del 6-4 6-2 finale. Contro la Sharapova, inevitabilmente, saranno di meno. E dovrà sfruttarle. Stare sotto il 30% di trasformazione sarà fatale. Per il resto, ha tutte le carte in regola. Lo stato di forma, la condizione psicofisica e il cemento americano, superficie (molto) amica. Flavia deve pensare solo alla prossima avversaria, ma noi possiamo dare uno sguardo al tabellone: dovesse superare lo scoglio Sharapova, una seconda finale a Indian Wells sarebbe tutt’altro che proibitiva. Una tra Garcia e Lisicki nei quarti non farebbe troppa paura, ed anche l’ipotetica avversaria in semifinale (Bouchard?) non sembrerebbe imbattibile. “Se vuoi arrivare in fondo, prima o poi devi battere i più forti” dice un vecchio adagio. La classifica e il portafoglio della Pennetta avrebbero preferito il “poi”, ma i tabelloni non si possono scegliere. E allora è giunto il momento di mettere a nudo i punti deboli di Masha (che ci sono) e sfruttare una personalità che non soffre quella – strabordante – della russa. Contro la Stosur, Flavia ha vinto anche di carattere. Nel secondo set l’australiana si è arresa, perdendo spesso la misura dei colpi. Aveva gli occhi della sconfitta. Inevitabile il “Vamos!” con cui la brindisina ha accolto il successo. Lo scorso anno, nella sua corsa al titolo, battè proprio la Stosur al terzo turno. Negli ottavi avrebbe pescato la Sharapova, ma la russa fu battuta da Camila Giorgi. Stavolta non c’è l’italoargentina a scombinare i piani, e la super-sfida si farà.
BUM BUM LISICKI FA FUORI ANCHE LA ERRANI
Niente ottavi per Sara Errani. Non sapremo mai se le voci sul presunto allontanamento da Roberta Vinci l’abbiano condizionata: di certo non ha offerto la sua miglior versione contro Sabine Lisicki, vincitrice con un 6-4 6-2 abbastanza netto. Inutile sottolineare la differenza al servizio: in realtà, le statistiche sono severe ma non troppo: 6 ace e 2 doppi falli per la tedesca, 0 ace e un doppio fallo per l’italiana, e le percentuali di Sarita non sono state nemmeno disastrose (51% con la prima, 42% con la seconda). Il fatto è che Bum Bum Bine serve troppo bene e l’ha soffocata, togliendole l’unica vera chance, quando ha preso un break di vantaggio nel primo set (4-3 e servizio). A quel punto la Lisicki ha alzato il livello e un parziale di nove giochi a due l’ha spedita negli ottavi contro Caroline Garcia. Per lei è il miglior risultato dopo un bel po’ di tempo: prima di Indian Wells, nel 2015 aveva perso sei partite su sette. Adesso ne ha intascate due, battendo una dopo l’altra le Chichis. Adesso, sia dentro che fuori dal campo, gli occhi piombano sul Miami Open.
PREMIER MANDATORY INDIAN WELLS – Terzo Turno
Flavia Pennetta (ITA) b. Samantha Stosur (AUS) 6-4 6-2
Sabine Lisicki (GER) b. Sara Errani (ITA) 6-4 6-2
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