Ebbene, alla fine il responso è pur sempre molto positivo, benché le sollecitazioni medie a cui vengono sottoposti i muscoli sono inferiori (ma spesso anche la loro forza e preparazione). In più, le donne giocano con ancora maggior frequenza sui campi in terra rossa, un accorgimento che già di per sé aiuta a prevenire dolori tendinei e muscolari. In ogni caso, spaziando dalla 15enne alla 50enne, dalla seconda alla quarta categoria, da chi gioca una volta alla settimana a chi non manca un giorno senza giocare due set spinti, l’efficacia è garantita, con le opportune differenze. Chi è più attento alla salute (generalmente accade quando in passato si è già sofferto di qualche fastidio) o spinge il proprio fisico al limite, è maggiormente propenso a dotarsi di quanto serve per non rischiare un infortunio (quantomeno per non essere obbligati a smettere di giocare per un periodo!); altre notano minori vantaggi ma almeno un sollievo muscolare (“E se ci fosse anche un po’ di suggestione che male c’è?”). ma soprattutto ci ha fatto piacere il parere di Clara, 15 anni, ancora inconsapevole dei potenziali problemi muscolari di un’intensa attività agonistica. Però ci ha pensato il suo maestro, conscio che la prevenzione infortuni è un aspetto fondamentale del suo lavoro. Il sospetto è che ancora troppi non la pensino così.
Tiziana, 32 anni, classifica 2.5
Niente male: gioco quattro volte la settimana, spingo tanto, anche fisicamente, quindi sollecito parecchio i muscoli e qualsiasi accorgimento riduca la fatica è bene accetto. Anche perché, avanzando con l’età agonistica, recuperare dopo un grosso sforzo è sempre più complicato.
Paola, 44 anni, maestra di tennis
Sto in campo otto ore al giorno, sabato compreso e mi piace ancora scambiare con le mie allieve. Anche quelle dell’agonistica. Quindi a livello muscolare qualche piccolo fastidio c’è sempre: da quando uso queste solette mi sembra di star meglio, ho le gambe meno affaticate: nel mio lavoro la componente fisica è fondamentale. Se mi faccio male, guadagno meno e quindi faccio attenzione a tutto ciò che mi aiuta a stare in forma.
Clara, 15 anni, classifica 4.1
Non ci capisco nulla e manco m’interessa molto. Però il mio maestro ha detto a mia madre di prenderle, poi mi ha preso le scarpe, mi ha infilato ‘ste cose dentro e mi ha detto di tornare a giocare. Ok?
Valeria, 28 anni, classifica 3.2
Ho la tendenza a farmi male, perché da ragazzina ho sempre trascurato la preparazione atletica (che noia!). Niente di grave, qualche contrattura, una tendinite, roba di questo genere. Uso solette stile Noene da tempo perché aiutano tanto, sento l’appoggio meno traumatico, i muscoli rispondono meglio e… me l’ha consigliato il mio fisioterapista di fiducia.
Roberta, 40 anni, classifica 4.2
Boh, non sento differenze enormi. O meglio, non saprei dire se sto meglio grazie alle solette o al fatto che mi scaldo bene, faccio stretching prima e dopo, mi fermo qualche giorno se sento i muscoli affaticati. Forse è un mix di tutto questo. Non potrei dire con certezza che sono miracolose come nel caso di altri, ma male non fanno di sicuro e visto che faccio attenzione alla salute, cosa mi costa infilare quelle da un millimetro sotto la soletta della scarpa?
Sara, 50 anni, giocatrice di club
Da quando ho cominciato a usarle, muscoli e tendini ne hanno tratto beneficio. Ma sarà merito delle solette, mi chiedevano? Mah. Ho provato a toglierle. Beh, in buona parte si vede che era merito di queste solette. Qualcuno dice che è suggestione ma se mi sento meglio, va bene così!
