Dodici mesi fa, Camila Giorgi aveva lasciato Katowice con l'amaro in bocca. Ad un passo dal successo, e dal primo titolo WTA, si fece riacciuffare in extremis da Alize Cornet. Si è vendicata in Fed Cup, scaricando tutta la rabbia sulla malcapitata francese. Adesso, dopo un periodo di scarsi risultati, è tornata nell'immensa Spodek Arena a giocare un torneo indoor curiosamente collocato in avvio della stagione sulla terra battuta. E' un rifugio per tutte le giocatrici che non amano il rosso. La sfida contro Denisa Allertova era piuttosto complicata: la ceca, classe 1993, non è molto nota ma è già una buona giocatrice, peraltro con tanti margini di miglioramento. Se metterà a punto il servizio, può scalare rapidamente la classifica (adesso è numero 89 WTA). Alta, possente, spinge duro con entrambi i fondamentali. E' una Kvitova meno forte e meno solida. Per questo il 7-5 4-6 6-4 a favore della Giorgi deve essere accolto positivamente. Camila poteva perdere questa partita, l'ha portata a casa e anche per un "robottino" come lei il morale può essere importante. Novità? Un paio. In primis, è parso di vederla più attenta agli aspetti tattici. Lo diciamo sottovoce, poiché sembrava così anche l'anno scorso, quando nel suo team era arrivato Daniele Silvestre. E' durata poco, adesso ci riprova. Può essere una buona notizia. L'altra novità riguarda il suo aspetto: Camila è dimagrita. E' sempre tonica, ci mancherebbe, ma viso e gambe si sono asciugati. Chissà se dietro c'è un lavoro specifico.
TRE SET DI ALTI E BASSI
E' stata una partita piena di alti e bassi. Col senno di poi, il set più importante è stato il primo. L'azzurra si è trovata per tre volte sotto di un break, ma la Allertova non ha avuto il killer istinct. Avanti 2-0, poi 4-2, infine 5-4 e servizio, non ha chiuso il set anche a causa di qualche doppio fallo di troppo. Scampato il pericolo, la Giorgi ha espresso sprazzi del suo miglior tennis e ha intascato il primo set, volando fino al 2-0 nel secondo. A quel punto la Allertova tornava in partita e infilava un parziale di otto giochi a due, piombando a sua volta 2-0 al terzo. Ma la storia era già scritta: chi prende vantaggio, perde il set. La Giorgi ha mantenuto la solita intensità, perfetta per salire sul 5-3. Quando l'azzurra ha servito per il match ha commesso due doppi falli di fila (saranno 10 in tutto, nemmeno troppi in un match così lungo) e rischiava qualcosa. Ma l'ennesimo break le regalava una vittoria importante. Il problema non è la classifica, e nemmeno i punti in scadenza. Il problema sono i miglioramenti, visibili a sprazzi. Katowice può essere il torneo giusto per raccogliere un risultato importante e rilanciarsi in vista dell'obiettivo (realistico) di papà Sergio: chiudere l'anno tra le top-20.
QUALE TEAM DI FED CUP?
Tra poche ore, Corrado Barazzutti diramerà le convocazioni per Italia-USA di Fed Cup: chissà se chiamerà una Giorgi con poche chance di giocare (e uno spirito di gruppo tutto da cementare). Con Errani, Vinci e Pennetta quasi certe della convocazione, chi sarà la quarta? Camila o Karin Knapp? O magari l'eterna Schiavone, unica azzurra capace di battere Serena Williams? A Katowice, nel frattempo, va fuori anche la Knapp. L'altoatesina ha ceduto alla rediviva Vera Zvonareva, ma con mille rimpianti: avanti 5-3 nel primo set e 3-1 nel secondo, si è incartata in un mare di incertezze e ha perso 7-5 6-4. Negli ultimi sette tornei giocati, ha raccolto sei sconfitte al primo turno. E allora si, la candidatura della Giorgi in chiave Fed Cup torna piuttosto forte.
WTA KATOWICE – Primo Turno
Camila Giorgi (ITA) b. Denisa Allertova (CZE) 7-5 4-6 6-4
Vera Zvonareva (RUS) b. Karin Knapp (ITA) 7-5 6-4