Perdere contro Go Soeda, che sul rosso è un mezzo disastro, lo avrebbe convinto ad alzare bandiera bianca. Lleyton Hewitt ha iniziato un lungo tour d'addio che culminerà il prossimo gennaio con l'Australian Open, ma non dovrebbe giocare più tornei sulla terra. A Houston si è arreso al giapponese, che in tutta la carriera aveva vinto un solo match sul rosso (curiosamente contro un altro ex n. 1, Andy Roddick). Dopo la Coppa Davis. Hewitt aveva detto che avrebbe ripreso a giocare sull'erba, poi ha cambiato idea e lo abbiamo visto sia a Miami che a Houston. Pare che sia andato in Texas perchè voleva raggiungere le 100 vittorie sul rosso (è fermo a quota 98, mentre ne ha vinte 367 sul duro e 128 sull'erba), in modo da diventare il sesto giocatore nell'Era Open a vincere almeno 100 partite su tutte le superfici. Secondo Darren Cahill, suo ex coach e attuale opinionista di ESPN, l'australiano è andato a Houston solo perchè gli piace il posto. E non avrebbe intnzione di giocare altri tornei su terra.Perdere contro Go Soeda, che sul rosso è un mezzo disastro, lo avrebbe convinto ad alzare bandiera bianca. Lleyton Hewitt ha iniziato un lungo tour d'addio che culminerà il prossimo gennaio con l'Australian Open, ma non dovrebbe giocare più tornei sulla terra. A Houston si è arreso al giapponese, che in tutta la carriera aveva vinto un solo match sul rosso (curiosamente contro un altro ex n. 1, Andy Roddick). Dopo la Coppa Davis. Hewitt aveva detto che avrebbe ripreso a giocare sull'erba, poi ha cambiato idea e lo abbiamo visto sia a Miami che a Houston. Pare che sia andato in Texas perchè voleva raggiungere le 100 vittorie sul rosso (è fermo a quota 98, mentre ne ha vinte 367 sul duro e 128 sull'erba), in modo da diventare il sesto giocatore nell'Era Open a vincere almeno 100 partite su tutte le superfici. Secondo Darren Cahill, suo ex coach e attuale opinionista di ESPN, l'australiano è andato a Houston solo perchè gli piace il posto. E non avrebbe intnzione di giocare altri tornei su terra.