Fuori dal campo va tutto bene, dentro un po’ meno. In un giovedì da dimenticare, Fognini raccoglie tre game contro Thiem a Monaco, la Pennetta cede alla Babos a Marrakech. A Madrid e Roma servirà qualcosa in più.Stando a quanto raccontano i più attenti al gossip, sentimentalmente Fabio Fognini e Flavia Pennetta se la passano alla grande. A Barcellona, durante il match del ligure con Nadal, se ne sono accorti in tanti: al dito della brindisina c’era un brillante mai visto prima, facile immaginarne la provenienza. Tuttavia, la situazione particolarmente felice non vale anche in campo: dopo una giornata super-positiva a testa fra Brindisi e Barcellona, ne è presto arrivata una da dimenticare, per lui a Monaco di Baviera, per lei a Marrakech. Nello stesso pomeriggio hanno salutato entrambi il rispettivo torneo, dopo due sconfitte diverse ma che fanno ugualmente male. Quella di Flavia perché è arrivata contro l’ungherese Timea Babos, avversaria che alla vigilia spaventava fino a un certo punto, quella di Fabio perché maturata velocemente, troppo velocemente. 6-3 6-0 da Dominic Thiem in meno di un’ora, iniziata male e finita peggio. L’austriaco è un giocatore interessante, ha raggiunto i quarti a Miami e arriverà abbastanza in alto nel giro di un paio d’anni, ma al momento non è imbattibile. Bastava fargli giocare qualche palla in più e ci sarebbe stata partita, invece gli è stato sufficiente il compitino. Il resto l’ha fatto tutto Fabio, pagando i soliti incessanti alti e bassi sino a raccogliere pochissimo. Lo 0-3 iniziale non lasciava presagire nulla di buono, ma un warning per aver scagliato una pallina fuori dal campo pareva averlo scosso, invece la reazione è durata solamente un paio di game. Ha accorciato e mostrato di poter far lui la partita, poi si è perso, raccogliendo appena cinque punti al servizio in tutto il secondo set.
A MADRID SPERANDO IN UN BUON SORTEGGIO
Contro Nadal aveva sorpreso per la costanza di rendimento, qualche giorno dopo è andato nuovamente a ritroso, alternando buone soluzioni a tantissimi errori, spesso causa dell’eccessiva fretta. Fa piacere che malgrado la giornata storta abbia tenuto un atteggiamento normale, ma dalla metà del secondo set non ha più lottato, come se avesse solamente voglia di rientrare negli spogliatoi. Sbaglia: è vero che non è un torneo come il BMW Open a cambiargli la carriera, ma è vero anche che sono proprio gli eventi più piccoli quelli da cui deve ripartire un passo alla volta. Invece Fabio ha tirato i remi in barca alla prima difficoltà, rimediando un’altra sconfitta che fa male. Non ci voleva, sia alla luce dell’avversario che avrebbe trovato nei quarti, il lucky loser Gerald Melzer (fratellino di Jurgen), sia in chiave Madrid. Non avrà punti da difendere, ergo sarebbe stato ancor più importante tornare in Spagna con il morale a mille, magari dopo la seconda finale dell’anno. Era sicuramente una delle ragioni che l’ha spinto in Baviera, ma la trasferta gli ha regalato solo una vittoria contro il mestierante austriaco Bastian Trinker, fuori dai primi 350 del mondo: troppo poco. Fabio arriverà nella capitale spagnola a testa bassa, e dovrà aggrapparsi all’urna della Caja Magica, nella speranza che almeno il sorteggio possa dargli una mano.
FLAVIA LOTTA ANCORA, MA STAVOLTA NON BASTA
Alla Pennetta, invece, si può fare un solo appunto. Come già al secondo turno non ha giocato bene, faticando tanto col servizio e risultando piuttosto vulnerabile nei momenti importanti, eppure ci ha provato e ha lottato punto su punto fino alla fine. Contro la tedesca Laura Siegemund è bastato, contro Timea Babos no. La numero 86 del mondo è passata 6-2 5-7 7-5, dopo 2 ore e 11 minuti di battaglia. Sicuramente la brindisina aveva immaginato un esito diverso, con una golosa semifinale con la Mladenovic ad attenderla, invece è caduta nei quarti, ma una giornata storta può capitare. I troppi errori hanno annullato la differenza di categoria che la separa dalla rivale, brava prima a farle consumare tante energie per chiudere un secondo set condotto 5-1 prima dell’aggancio, poi a partire meglio nel terzo set, risolto nell’undicesimo game. Un finale che brucia per il modo in cui Flavia ha regalato un game fondamentale, ma è reso più leggero dalla consapevolezza di averle provate tutte. Semplicemente, oggi ne aveva meno dell’avversaria. Ma se lo spirito è questo, la prima semifinale dell’anno è solo rimandata.
ATP 250 MONACO DI BAVIERA – Secondo turno
Dominic Thiem (AUT) b. Fabio Fognini (ITA) 6-3 6-0
WTA INTERNATIONAL MARRAKECH – Quarti di finale
Timea Babos (HUN) b. Flavia Pennetta (ITA) 6-2 5-7 7-5
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