Terminate le pre-qualificazioni maschili degli Internazionali d'Italia. Sorridono i giovani: nel main draw Donati e Gaio, nel tabellone cadetto Quinzi, Napolitano, Mager e Caruso. Fra le donne wild card alla vincitrice del match Burnett-Sabino.La FIT può sorridere: le pre-qualificazioni degli Internazionali BNL d’Italia hanno incoronato solo under-23. Lo scorso anno c’era Flavio Cipolla ad alzare la media, stavolta il più vecchio dei ‘prequalificati’ è Federico Gaio, classe 1992. Una buonissima notizia, che basta a render super-positivo il bilancio del torneo organizzato dalla Federtennis. Se alla vigilia dell’evento avessimo chiesto una lista ‘ideale’ dei promossi ai tecnici di Tirrenia, probabilmente non sarebbe cambiata molto da quella che ci troviamo in mano dopo quattro giorni di gare. Proprio a Gaio, grande speranza mai del tutto sbocciata del nostro movimento, è andato uno dei due inviti ‘grossi’, che gli permetterà di fare al Foro Italico il suo esordio in un torneo del circuito maggiore. Nel 2010 giocò un gran secondo set contro Chela nelle qualificazioni, poi non ha più trovato spazio. Cinque anni più tardi ci riproverà su un campo importante e nel miglior momento della carriera, come attestato dal best ranking (260) stabilito questa settimana. Una classifica che però non rispecchia ancora le qualità del giocatore e non premia quelle di un uomo educato, colto e sempre cortese, che sta lavorando duro a Tirrenia per togliersi le soddisfazioni che gli si addicono. Gaio ha legittimato la wild card battendo 7-6 6-3 Gianluigi Quinzi, nel match più atteso del mini-torneo. Per ‘GQ’, forse, è meglio così. Un match nel tabellone principale, magari contro un top-20, l’avrebbe solamente caricato di quelle pressioni che sta cercando di evitare il più possibile. Nelle qualificazioni ne avrà meno, se poi riuscirà a passarle tanto di guadagnato. A differenza sua, non ha fallito l’appuntamento con il main draw Matteo Donati, che conferma di essere qualche passo più avanti. Al turno decisivo il piemontese non ha fatto sconti contro Salvatore Caruso (bravo lo stesso, giocherà le ‘quali’ per il secondo anno di fila), prendendosi quel tabellone principale che gli sfuggì nel 2014. A detta degli esperti, fra i nostri giovani è il meglio preparato per affrontare certi impegni, ragion per cui vien da pensare che meritasse la wild card più importante. Le sfide decisive per un posto nelle qualificazioni hanno invece premiato Stefano Napolitano e Gianluca Mager, altri due della generazione su cui l’Italia deve puntare per gli anni a venire. Classe 1995 l’allievo del padre Cosimo, classe 1994 il pupillo di Diego Nargiso, stanno entrambi cercando di abbandonare i Futures a favore dei Challenger, ma soprattutto di capire il loro reale valore. Il potenziale c’è, l’occasione ideale per sfruttarlo è alle porte.
 
DONNE, BURNETT-SABINO PER IL TABELLONE
Se nel maschile i giochi sono fatti, manca ancora un turno per assegnare l’unica wild card per il main draw femminile. Insieme a Karin Knapp e Francesca Schiavone, giocherà nel tabellone principale degli Internazionali una fra Nastassja Burnett e svizzera Lisa Sabino, autentica sorpresa delle pre-qualificazioni. Ha scelto la bandiera rossocrociata dopo aver giocato per l’Italia nei primi anni di carriera, ma è proprio a Roma che a (quasi) 29 anni sta vivendo il suo sogno. Mai fra le prime 300 in carriera, si è guadagnata un posto vincendo l’Open BNL del Ct Montekatira (Catania) e al Foro ha già vinto quattro match, appoggiandosi a un tennis brillante e particolarmente piacevole. Prima Stefania Chieppa, ex ‘pro’ oggi volto di Circolando su Supertennis, poi la greca Papamichail, quindi Martina Di Giuseppe e poi pure la grande favorita Gioia Barbieri, che dovrà accontentarsi delle qualificazioni. Ancora una chance invece per la Burnett, rientrata ad aprile dopo dieci mesi di stop per un intervento al gomito destro. Dodici mesi fa era a un passo dalle top 100 e – Giorgi esclusa – pareva l’azzurra più interessante in chiave futura, poi è stata costretta a ripartire quasi da zero, ma i primi passi sono molto incoraggianti. Ha mostrato subito di essere in buone condizioni vincendo un 10mila dollari a Santa Margherita di Pula, e lo sta confermando nella sua città. Ha vinto una bella battaglia contro Corinna Dentoni – anche lei sarà nelle qualificazioni – e al turno finale proverà a far valere la sua maggiore esperienza. Ha sei anni in meno della Sabino, ma aver già calcato certi palcoscenici (Roma compresa, dove passò un turno nel 2013) potrebbe darle una grossa mano. La vincitrice andrà nel main draw, la perdente si consolerà con le qualificazioni. Domani in palio anche l’ultimo posto per il tabellone cadetto. Se lo contenderanno Jasmine Paolini e Martina Di Giuseppe.
 
BOLELLI SEMPRE PIÙ VICINO AL MAIN DRAW
Nel frattempo, i forfait di Gael Monfils e Gilles Muller hanno portato Simone Bolelli a soli due posti dal main draw. Considerando il quasi certo ritiro di Andreas Seppi (“al 90% non ci sarò”) e la probabile assenza di special exempt (potrebbe beneficiarne Granollers, a patto che vinca altri due match), l’ingresso del tennista di Budrio nel tabellone principale pare ormai sicuro. Una notizia che non riguarda tanto lui, già certo di una wild card, ma aiuta soprattutto Luca Vanni, a cui come annunciato nella conferenza stampa pre-torneo andrebbe l’invito lasciato libero dal ‘Bole’, offrendo agli italiani un portacolori in più da tifare. Una buona chance per l’aretino, che ha mostrato di meritare un posto per provare a dar seguito al bel risultato di Madrid. Con la sua storia particolare, i modi garbati e il vizietto dell’ace nel momento del bisogno, è il tipico giocatore in grado di far esplodere il pubblico del Foro. Due stagioni fa – in uno dei tanti periodi di pausa per i noti problemi alle ginocchia – era lì in mezzo a loro, da spettatore pagante, ad ammirare i campioni della racchetta. 24 mesi dopo dovrebbe essere dall’altra parte: una storia troppo bella perché non si avveri. I vari movimenti dell’ultima giornata dovrebbero dare un posto (ma nelle qualificazioni) anche per Marco Cecchinato, che alle ‘pre-quali’ ha preferito il Challenger del Garden (dove è in semifinale), sperando di conquistare un posto con la sua classifica. È fuori ancora di una decina di posizioni, ma dovrebbe farcela. Sarebbe un bel favore per gli organizzatori: il meccanismo delle pre-qualificazioni piace e ha coinvolto quasi 6.000 atleti, ma nel maschile poteva costare caro ai numeri 5 e 6 d’Italia, peraltro entrambi in forma nell’ultimo periodo. Gli appassionati hanno già sollevato qualche polemica, ma i giochi dell’entry list dovrebbero risolvere ogni malcontento.


Azzurri nelle 'quali': Gianluca Mager, Stefano Napolitano, Gianluigi Quinzi, Salvatore Caruso