Mentre il Foro si innamora di Matteo Donati, abbiamo altri due motivi di gioia: passano le qualificazioni Andrea Arnaboldi e Thomas Fabbiano. Inizia la scalata ai top-100 per entrambi? Gianluca Mager fuori con onore.Buone notizie dalle qualificazioni maschili: tra i sette promossi ci sono due italiani, Andrea Arnaboldi e Thomas Fabbiano. Tra gli altri giocatori, spiccano due eliminazioni eccellenti: salutano il Foro Italico nomi importanti come Benoit Paire e Borna Coric. Il primo si è arreso in tre set all'argentino Diego Schwartzman, il secondo non è mai stato davvero in partita nel derby serbo-croato contro Dusan Lajovic.

IL MOMENTO DI ARNA?
Inizialmente escluso persino dalle qualificazioni, Andrea Arnaboldi trova il colpo vincente e acciuffa il tabellone principale degli Internazionali BNL d'Italia. Il canturino ha superato Stefano Napolitano con il punteggio 6-3 6-4. Un exploit che entra di diritto tra i più importanti della sua carriera, poichè sarà il suo esordio assoluto nel main draw di un torneo ATP. Lo scorso anno si qualificò al Roland Garros, che però non è sotto l'egida dell'Associazione Giocatori. Mancino, talentuoso, Arnaboldi ha vissuto un'ottima carriera junior, ma tra i professionisti non è mai andato oltre il numero 165. Oggi è 203, ma con la guida di coach Fabrizio Albani e dello psicologo dello sport Roberto Cadonati ha trovato una stabilità importante. Lo scorso anno si è infortunato in estate, proprio quando sembrava pronto ad attaccare i top-100. Adesso è di nuovo in forma: anche se non è più giovanissimo (ha compiuto 27 anni il 27 dicembre) può diventare un elemento utilissimo per il nostro tennis, anche in virtù della buona adattabilità a tutte le superfici.

FABBIANO TORNA NEL MAIN DRAW
Obiettivo main draw centrato: Thomas Fabbiano ha conquistato la qualificazione al tabellone principale degli Internazionali BNL d'Italia in corso al Foro Italico. Nel turno decisivo il 25enne pugliese di Grottaglie ha battuto per 7-6(3) 6-3 il 17enne talento russo Andrey Rublev. E' la seconda volta che Fabbiano, numero 206 Atp, conquista un posto nel main draw romano: era già accaduto nel 2008 quando poi perse all'esordio contro il francese Mahut. Stavolta, con la maturità dei 26 anni, Tommy può ambire a fare qualcosa di meglio. Da un paio di mesi sta giocando un ottimo tennis, il migliore della sua carriera, perchè riesce a vedere le situazioni con maggiore lucidità. Contro Rublev lo ha mostrato giocando una partita tatticamente accorta, sostanzialmente perfetta. Affidandosi al dritto e a una notevole rapidità negli spostamenti, ha messo a nudo l'inesperienza di Rublev, che pure ha provato a caricarsi nonostante il tifo contro. La tattica aveva funzionato a Barcellona contro Fernando Verdasco, ma non a Roma contro Thomas Fabbiano. In tabellone, il pugliese se la vedrà con Richard Gasquet.

MAGER, UN'ESPERIENZA PER CRESCERE
Quella contro Marsel Ilhan è la classica sconfitta da cui si possono trarre buone indicazioni. Gianluca Mager fallisce l'accesso al main draw, ma è uscito dal campo tra gli applausi. E' finita 6-4 7-5 in un match che ha evidenziato i vizi e le virtù del ligure, capace di straordinari picchi di rendimento ma ancora acerbo sotto tanti aspetti. Ad esempio, nell'utilizzo esagerato della palla corta. Si fa attrarre dalla tentazione come un bambino con le caramelle. Ma c'è da essere ottimisti: anche un certo Novak Djokovic aveva questo vizio nei primi anni di carriera. Naturalmente Gianluca non ha perso solo per questo, ma perchè si è trovato di fronte un ottimo giocatore, solido e attento, capace di improvvise fiammate con il dritto. Mager è stato in partita fino al 4-5 nel primo set. Sul 30-30, ha steccato un dritto e messo lungo un recupero su una smorzata. Situazione identica a quella del giorno prima contro Blaz Kavcic. Gianluca ha provato a tenere in avvio di secondo, ma un break al sesto gioco sembrava essere mortifero. Sul 5-2, invece, è arrivata la reazione d'orgoglio. Mager ha chiesto e trovato aiuto dal servizio e poi ha giocato il miglior game di risposta, sublimato da uno spettacolare rovescio in avanzamento. Sul 5-6 ha avuto la chance di acciuffare il tie-break, ma qualche errore di valutazione (le solite palle corte nel momento sbagliato) lo ha condannato alla sconfitta. I punti su cui deve migliorare sono talmente chiari che Diego Nargiso (sempre molto attivo in tribuna: con lui c'era Umberto Rianna, responsabile FIT per gli Over 18) saprà bene su cosa intervenire. Per Mager resta un'ottima esperienza, decisiva per la sua crescita.