Il Pietrangeli non è più il campo degli italiani? Quest’anno non ha portato fortuna nemmeno a Sara Errani. Contro Christina McHale aveva vinto quattro volte su quattro, ma stavolta è apparsa a corto di soluzioni, cedendo 6-4 6-4.Un paio d’anni fa, chiamata a indicare la sua top ten sulla terra battuta, Sara Errani aveva inserito al decimo posto la statunitense Christina McHale. Un’investitura che allora suonava curiosa, ma col tempo si è rivelata azzeccata, sino a trovare tutto il suo valore nel primo pomeriggio romano, quando la 23enne del New Jersey le ha inflitto un 6-4 6-4 duro da digerire, chiudendole la porta degli Internzionali. Forse la numero 65 WTA non sarà fra le migliori terraiole, ma sicuramente dà parecchio fastidio all’azzurra, che ne accusa l’approccio agli incontri simile al suo: tanta tigna e determinazione. Già in tre occasioni aveva dimostrato di soffrirla eccome, una volta proprio a Roma, nel 2013 sul Pietrangeli, dopo una battaglia di quasi tre ore. Allora giocò male ma se la cavò. Ventiquattro mesi dopo, stesso campo, stesso turno e stesso clima caldissimo, le è andata meno bene. Frenata dalla tensione, non è riuscita a esaltarsi nella lotta, sbagliando tanto e trovandosi completamente a corto di soluzioni. Una sconfitta che fa leggermente meno male perché domani le sarebbe toccata una mission impossible con Serena Williams, ma le costerà tanti punti e qualche posizione in classifica. Se tutto andrà bene scenderà al numero 17 proprio alla vigilia del Roland Garros, dove essere o meno fra le prime sedici teste di serie può essere importante. Tuttavia, il tabellone in salita non basta a mitigare la delusione per una prova incolore, che ha gelato il pubblico di un Pietrangeli quest’anno indigesto agli azzurri. Viene spesso definito come una sorta di talismano, ma nei primi tre giorni del torneo ci hanno perso sei italiani su sette, e l’unica che ha vinto (Karin Knapp) l’ha fatto nel derby tricolore con Francesca Schiavone. Per fortuna, Fabio Fognini ha addolcito il bilancio.
 
“LA MCHALE NE AVEVA DI PIÙ”
Che non sarebbe stata facile si sapeva, e la conferma è arrivata con la partenza a razzo della rivale, subito avanti 2-0 in pochi minuti. Piano piano Sara si è sciolta e ha recuperato la situazione, ma non si è fatta trovare pronta nel frangente più favorevole, arrivato forse troppo presto. L’impressione è che se l’azzurra avesse convertito una delle due chance per il 4-2 a portata di racchetta, avremmo assistito a un incontro diverso. Mancato l’allungo, è tornata schiava del tennis della McHale, ed è parsa senza forze mentali e fisiche per reagire. Malgrado il suo tennis non funzionasse, ha rischiato e variato poco, appoggiandosi solo a dei cariconi generosi ma poco profondi, che alla McHale hanno fatto il solletico. La statunitense conosce la terra, si è affidata all’argentino Juan Todero per crescere ancora, e soprattutto con il diritto ha fatto tanta differenza, comandando gli scambi e trovando gran parte dei suoi 33 colpi vincenti. Solo nel secondo set c’è stata una piccola reazione: da 1-5 a 4-5 con il break recuperato con due soluzioni coraggiose, ma la McHale non si è lasciata intimorire, tornando a battere una top 20 dopo oltre due anni e proseguendo il suo buon rapporto con la città di Roma. Ci ha vinto il suo unico torneo da ‘pro’, imponendosi nel 2011 al 50 mila dollari dell’Antico Tiro a Volo, sull’altra sponda del Tevere, e agli Internazionali di quest’anno ha già vinto quattro incontri, partendo dalle qualificazioni sino a ripetere gli ottavi di dodici mesi fa. “Lei ha giocato una gran partita – l’analisi di Sara – sia tatticamente sia colpendo sempre bene. Sentivo che da fondo campo aveva molta più forza di me, specialmente col diritto. Credo sia stata quella la chiave. Io ci ho provato fino alla fine, ma non è andata bene. C’è un po’ di rammarico, perché siamo a Roma, perché difendevo una finale e perché mi sentivo meglio rispetto al primo turno. Ma vincere non è mai facile, ci sono giornate migliori e peggiori. Oggi la McHale ne aveva di più”.
 
WTA PREMIER FIVE ROMA – Secondo turno
Christina McHale (USA) b. Sara Errani (ITA) 6-4 6-4