Maria Sharapova è padrona di Roma per la terza volta. Non gioca il suo miglior match, ma riesce a trascinare la Suarez-Navarro al terzo set e la brucia alla distanza. “L’Italia è un paese speciale, sono felicissima di aver vinto di nuovo”.Ancora lei, per la terza volta. Dopo il forfait di Serena Williams, Maria Sharapova aveva la grande chance di riprendersi Roma, e non se l’è fatta sfuggire. Nel 2011 le aveva fatto capire di poter essere veramente competitiva anche sul rosso, e poi è diventato il suo terreno di conquista preferito. Se l’è preso anche l’anno dopo e ora ha fatto il tris, battendo in finale una generosissima Carla Suarez Navarro. La spagnola ha conquistato il primo titolo in carriera solo lo scorso anno, ma da quel momento ha iniziato una parabola ascendente che l’ha portata prima in finale a Miami, quindi fra le top ten, e poi in fondo anche al Foro Italico. E non c’è mancato molto che cogliesse la sua più importante vittoria di sempre, franata più nel secondo set che nel terzo, quando non ne aveva veramente più. Ci ha provato con i suoi mezzi e merita comunque applausi, per aver portato un raggio di sole col suo splendido rovescio a una mano, e regalato al pubblico una finale godibile. A vincere però è stata la Sharapova, che al terzo set perde molto raramente, e ha confermato i progressi atletici già più volte rimarcati nel corso del 2015. Per lei è il secondo titolo in stagione dopo quello colto quattro mesi fa a Brisbane. Ce l’ha fatta con una prova per lunghi tratti disordinata e fallosa, ma incanalata sul binario giusto quando non poteva più sbagliare, fino al 4-6 7-5 6-1 finale.
 
MARIA CRESCE NEL MOMENTO DEL BISOGNO
Ha risolto i problemi con la seconda di servizio ed è diventata via via più incisiva in risposta, leggendo sempre meglio le palle liftate della spagnola, così fasidiose nel primo set. Sembrava poterlo risolvere già sul 2-1, quando sono arrivate tre palle-break. Ma le ha mancate ed è stata lei la prima ad andare sotto, contro un avversaria per nulla intimorita dall’impegno. Ha attaccato con grande autorità e si è presa magnificamente il primo set, spostando tutta la pressione dall’altra parte della rete. Carla ha mostrato di poter vincere gli scambi anche da fondo, buttandola fuori dal campo con le soluzioni incrociate, malgrado fosse più stanca. Ma non è bastato. Dopo aver salvato un po’ fortunosamente una palla-break nel primo game del secondo, la russa ha finalmente messo il naso avanti, e pur complicandosi più volte la vita ha saputo comunque conquistare il vantaggio decisivo, specialmente dal punto di vista mentale. Il punteggio infatti è stato in bilico più volte: da 3-1 a 3-3, da 5-3 a 5-5, ma la Suarez-Navarro non è mai riuscita ad azzannarla, fino a cedere perdendo gli ultimi otto punti del set. Al cambio di campo, Xavier Budo ha messo 'Carlita' di fronte a un bivio: “O molli o combatti al massimo all’inizio del set, così da non lasciarla scappare”, le ha detto in un lungo coaching in cui ha provato a scuoterla mentalmente. La sua allieva ha scelto la seconda opzione ed è subito salita di un break, ma è stato soltanto un fuoco di paglia.
 
“FELICISSIMA, L’ITALIA È UN PAESE SPECIALE”
Quel game è diventato presto l’antipasto del dominio Sharapova, troppo più fresca per lasciarsi sorprendere sulla lunga distanza. “Sono felicissima per un nuovo successo – ha detto nella premiazione, aiutata da una traduttrice d’eccezione come Lea Pericoli – L’Italia è un paese speciale, ricordo ancora quando ci venni la prima volta da giovanissima. Questo era uno dei tornei che sognavo di vincere da piccola: è bellissimo, c’è gente fantastica. Non vedo l’ora di tornare il prossimo anno”. La aspetta anche il pubblico, che fortunatamente ha potuto assistere a uno spettacolo nella sua interezza, senza intoppi legati al campo. Nella conferenza stampa mattutina di fine torneo, il presidente della FIT Angelo Binaghi aveva comunicato che il problema delle buche era stato risolto, e durante il match femminile quella zona di campo non ha creato problemi. Ora, per chiudere con la testa un po’ più alta, rimane la finale maschile. “Godetevela”, ha chiuso la Sharapova, che diventa la quarta più titolata di sempre agli Internazionali. Da lunedì salirà di nuovo sul secondo gradino del ranking mondiale, e soprattutto si presenterà al Roland Garros con la carica giusta per calare il tris anche a Bois de Boulogne.
 
 WTA PREMIER FINE ROMA – Finale
Maria Sharapova (RUS) b. Carla Suarez-Navarro (ESP) 4-6 7-5 6-1