È il giorno della Schiavone, ma anche di Simone Bolelli. Il bolognese torna al terzo turno a Parigi a sette anni dall’ultima volta, siglando un’altra grande vittoria. Sul remoto Campo 17, rifila tre set a zero a Viktor Troicki, prendendosi il big match con Ferrer.Dopo un mercoledì deludente per i colori azzurri, ecco di nuovo una giornata da ricordare. Sul gradino più alto c’è Francesca Schiavone, eroica contro la Kuznetsova, ma anche Simone Bolelli merita la sua bella fetta di podio, dopo aver nuovamente centrato il terzo turno a Parigi, a sette anni dall’ultima volta. Allora siglò il primo bel risultato Slam battendo Baghdatis e Del Potro, stavolta ha scalato un altro gradino nel suo percorso di avvicinamento al best ranking. Gli organizzatori l’hanno spedito di nuovo su uno dei campi più remoti dell’impianto: era stato il 16 contro Darcis, stavolta il 17, ma non c'è scaramanzia che tenga. Anzi, lontano dalle luci della ribalta si è regalato un’altra prestazione di altissimo livello, stendendo Viktor Troicki con un 6-2 6-4 6-3 che la racconta lunga. Quest’anno ci aveva perso due volte di misura, prima a Sydney e poi a Miami, mostrando di avere il tennis per batterlo ma anche qualche limite nelle fasi calde. Stavolta invece niente difficoltà: ha portato in campo tutte le sue migliori qualità, andando a prendersi un successo molto prezioso. Ha giocato un tennis strepitoso, sparando 37 vincenti in faccia a uno dei giocatori più potenti del circuito, senza mai permettergli di manovrare. E non appena gli scambi si allungavano, via con la palla corta risolutiva. Ne ha giocate più del solito, e soprattutto con una percentuale di riuscita prossima al 100%. Una buona variante che nel suo gioco di pressing è spesso mancata, ma può tornare utile in tante occasioni.
DUE VITTORIE DA TOP PLAYER
Dopo due set perfetti e senza l’ombra di una chance per il rivale, all’inizio del terzo set sono arrivate le prime difficoltà. Tre palle-break, salvate, poi altre due, salvate, quindi una a favore, per ammazzare definitivamente la partita. Non ci è riuscito, e un brutto game gli è poi costato il primo strappo del rivale. Ma invece che perdersi ha continuato sulla sua strada, reagendo alla grande nel momento in cui poteva iniziare un nuovo match. Troicki gli ha dato una mano con un paio di errori, lui ha subito siglato il contro-break e l’ha lasciato al palo, finendo per vincere gli ultimi quattro giochi. E poi dito e dedica per la coppia Torresi-Galimberti, e selfie ed autografi ad entrambi i lati del campo, per regalare anche agli spettatori un pizzico della sua gioia. È mancata la lotta e l’attenzione del grande pubblico, e per trovare la sua vittoria sul sito del torneo bisogna scendere sino all’ultimo posto fra i risultati odierni, ma a Simone importa zero. Quello che conta è essere tornato di nuovo al terzo turno di uno Slam, e averlo fatto con una facilità solitamente propria ai top player. Lo sa essere in tante giornate, meno in altre, ma quando gioca così è dura per tutti. Il prossimo sarà difficilissimo e si chiama David Ferrer, lo stesso che dodici mesi fa lo ha eliminato con un secco 6-2 6-3 6-2. Ci ha giocato cinque volte e non ha mai vinto un set, ma raramente in carriera si è espresso sui livelli degli ultimi giorni. Un valido motivo per sperare almeno in una sfida diversa dalle precedenti.
ROLAND GARROS – Secondo turno
Simone Bolelli (ITA) b. Viktor Troicki (SRB) 6-2 6-4 6-3
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