La settimana è di transizione, ma il Podcast è sempre pieno di argomenti. Le angosce di Del Potro, la possibile svolta di Camila Giorgi e varie considerazioni sul calendario 2016, fortemente condizionato dalle Olimpiadi di Rio de Janeiro.Del Potro, non spegnerti!
Camila Giorgi vince il primo titolo WTA
Il nuovo calendario WTA: troppo oriente!
Seguendo le vicende di Juan Martin Del Potro, non preoccupa tanto la terza operazione in un anno e mezzo al polso sfilacciato, semmai lo sguardo spento e assente con cui ha annunciato l'intervento. Palito ha sospeso qualsiasi allenamento, fisico e tecnico, in attesa di ricostruirsi mentalmente. "C'è il rischio che possa smettere – dice Jacopo Lo Monaco – già non è un tipo particolarmente allegro, ma vederlo così è un peccato…". La storia ricorda qualche caso di giocatore che cambia la dinamica del colpo, anche passando dal rovescio bimane alla soluzione a una mano, ma a quasi 27 anni sembra ormai tardi.
Nel secondo blocco, l'analisi del bel successo di Camila Giorgi a 's-Hertogenbosch. Dopo aver sofferto nei primi due turni, ha chiuso da dominatrice e finalmente si è presa il primo titolo WTA. Il servizio più regolare l'ha certamente aiutata, ma va ricordato che quando mette in campo la seconda palla ha ottime chance di fare il punto. Salvo forfait di giocatrici che la precedono in classifica, tuttavia, non sarà testa di serie a Wimbledon.
A chiudere, analizziamo il calendario WTA 2016. Dopo Wimbledon, il calendario sarà molto compresso a causa delle Olimpiadi. Ci sarà la separazione tra il Canadian Open e Cincinnati. "Negli anni olimpici capitano settimane con troppi tornei – dice Jacopo – non mi piace, perchè si abbassa il livello. E non amo lo spostamento verso oriente, perchè non riempiono gli stadi e si giocano a orari scomodi". Manca il calendario ATP, dove il concentramento può essere ancora più sensibile. "Io ridurrei il numero di tornei – conclude Jacopo – mai più di due a settimana".
Circa l'autore
Post correlati
Essere vulnerabili, e ammetterlo, è una grande risorsa
Vulnerabili lo siamo tutti, anche e soprattutto i tennisti, in un’epoca in cui la pressione per il risultato è...