Dura mezz'ora la sfida fra Andreas e Monfils sull'erba di Halle. Il francese scivola nel secondo game, sbattendo contro i cartelloni pubblicitari e rimediando un problema alla gamba destra. Sotto 6-1 1-0, decide di ritirarsi. Seppi in semifinale, sfiderà Nishikori.A forza di tirare la corda… prima o poi si spezza! A Gael Monfils era già capitato a Miami, quando tentando uno dei suoi recuperi disumani è caduto rimediando una distorsione che l’ha obbligato al ritiro, ed è successo di nuovo a Halle. Nel secondo game del quarto di finale contro Andreas Seppi, il francese è scivolato nel tentativo di recuperare una stop volley dell’azzurro, andando a sbattere sui cartelloni pubblicitari. Si è procurato una botta alla gamba destra e non è più riuscito a essere competitivo nonostante il trattamento del fisioterapista. Così, la sfida è durata solo fino al 6-1 1-0 in favore dell’azzurro, quando il francese ha deciso di alzare bandiera bianca. Dispiace per lui, in attesa di capire l’entità del problema, mentre fa piacere che a guadagnarne sia Seppi, a cui la sorte regala un’ottima semifinale. Il tabellone era interessante sin dall’inizio, e l’azzurro è stato bravo a non cadere nei tranelli Haas e Robredo, prima di approfittare di un colpo di fortuna. Magari avrebbe vinto lo stesso, anche se le quattro palle-break annullate nel primo game non dicevano nulla di buono, ma averlo fatto con il minimo sforzo è comunque importante in chiave semifinale. Dopo i problemi all’anca che gli hanno fatto perdere quasi tutta la stagione sulla terra battuta, obbligandolo agli ‘zeri’ di Roma e Madrid e all’eliminazione al primo turno a Roland Garros, vien da pensare che la sorte abbia voluto restituirgli il maltolto. L’ha fatto nella settimana ideale, in quanto la promozione del Gerry Weber Open ad ATP 500 ne ha raddoppiato i punti in palio, offrendone all’azzurro (almeno) 180. Cadono a fagiolo per dare ossigeno a una classifica al di sotto dei suoi standard, ma che subirà un’importante variazione il prossimo lunedì. Anche se dovesse fermarsi in semifinale, Seppi è già certo di scalare una decina di posizioni e rientrare nel giro delle teste di serie dei tornei del Grande Slam, uno status che può fare tutta la differenza del mondo.
BATTERE NISHIKORI PER LA STORIA
Ma prima di tirare le somme sulla sua bella settimana in terra tedesca – dove ridono per la semifinale di Federer ma piangono un campo in condizioni pietose se paragonato a quello del Queen’s – c’è ancora una semifinale da giocare, contro la seconda testa di serie Kei Nishikori. Un avversario durissimo, che col suo tennis d’anticipo è salito fino alla quarta posizione del ranking e probabilmente non si fermerà lì, ma sull’erba fa un po’ meno paura. Non è un caso che Wimbledon sia l’unico Slam dove non ha mai raggiunto i quarti di finale, e proprio sui prati di Church Road sia arrivata la sua unica sconfitta contro l’azzurro. Era il terzo turno del 2013, quando Andreas la spuntò in cinque set vincendo quarto e quinto, e si prese per la prima volta la seconda settimana nel Tempio. Da allora il giapponese ha fatto tantissima strada, ma l’impressione è che questo Seppi abbia tutte le carte in regola per giocarsela. La posta in palio è alta, e fra i due è lui a non aver nulla da perdere: un motivo in più per sognare l'impresa. Dovesse perdere non gliene si potrebbe fare una colpa, dovesse vincere, invece, la sua finale entrerebbe di diritto fra i migliori risultati azzurri sull’erba. L’altoatesino ha già una piazza importante grazie al titolo di tre anni or sono a Eastbourne, ma una finale a Halle vale sicuramente di più. Panatta e Sanguinetti possono stare tranquilli: il loro quarto a Wimbledon pare destinato a rimanere in vetta ancora a lungo, ma la finale al Queen’s di Laurence Tieleman e la semifinale di Gianluca Pozzi stanno iniziando a tremare.
ATP 500 HALLE – Quarti di finale
Andreas Seppi (ITA) b. Gael Monfils (FRA) 6-1 1-0 ritiro
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