Termina nei quarti l'avventura del bolognese a Nottingham: passa un Baghdatis che non concede nulla al servizio. Adesso spera in un buon sorteggio a Wimbledon: dopo le sfortune negli ultimi due Slam, meriterebbe un pizzico di fortuna… 

“Vincere un torneo ATP, anche piccolo”. Tra gli obiettivi di Simone Bolelli c'è anche questo, ma il traguardo è ancora rimandato. A un certo punto, dopo la bella vittoria su Mannarino e l'eliminazione di David Ferrer, avrà pensato che Nottingham poteva essere l'occasione buona. Le settimane precedenti a uno Slam sono abbordabili: mancano i top-players e quelli che ci sono hanno spesso la testa altrove. Non è un caso che il rimpianto principale del 2015 sia Sydney, dove ha perso un match combattutissimo contro Viktor Troicki (che poi avrebbe vinto il torneo). A Nottingham ha avuto la sfortuna di incappare in Marcos Baghdatis, uno che adora giocare sui prati…ed è campione in carica. Già, perchè lo scorso anno si impose quando era ancora un torneo challenger. Proprio in quei giorni, disse che l'obiettivo top-10 non era così assurdo. La storia sta dicendo altro, ma il cipriota resta un cliente molto ostico sui prati. Lo ha dimostrato nel 6-4 6-4 con cui ha superato il bolognese, mostrandosi più incisivo in tutte le zone del campo, soprattutto con la seconda palla. L'impressionante 88% di trasformazione ha stroncato sul nascere ogni speranza di Bolelli. I numeri parlano chiaro: Simone non ha avuto neanche una palla break, mentre ne ha concesse ben nove a Baghdatis. Inevitabile che il break, prima o poi, arrivasse. Il match è partito subito in salita, con uno strappo già nel primo game. Simone è stato bravo a contenere il passivo, ma non ha mai avuto la chance di tornare in partita. Stessa storia nel secondo set, dove il break è arrivato al quinto game, grazie a una spettacolare smorzata. Il “Bole” ha giocato una discreta partita ma ha raccolto troppo poco in risposta: 11 punti in tutta la partita non offrono alcun margine. Termina così l'avventura a Nottingham e iniziano i riti vodoo per il sorteggio di Wimbledon.


WIMBLEDON, NON FARE SCHERZI

Non è azzardato dire che Bolelli sia uno dei più forti tra le non teste di serie. Per questo avrà bisogno di un sorteggio amico: lo meriterebbe, specie dopo le scalogne di Melbourne e Parigi: in Australia ha pescato Roger Federer al secondo turno, mentre al Roland Garros ha trovato la bestia nera Ferrer. Per scippargli due set ha finito la benzina, crollando negli ultimi due. La speranza è evitare una testa di serie all'esordio, o almeno una delle prime 16. Poi dovrà essere bravo a farsi strada nel tabellone e magari approfittare di eventuali autostrade. Wimbledon è il torneo dove le sorprese sono più probabili, dove i favoriti incappano sempre in qualche scivolone. Per tutto quello che ha passato, tra sfortune e problemi fisici, Simone meriterebbe finalmente di scavallare la prima settimana di uno Slam. In 25 partecipazioni vanta quattro piazzamenti al terzo turno, di cui tre proprio a Wimbledon. E sempre a Londra c'è andato davvero vicino dodici mesi fa, quando per poco non batteva Kei Nishikori. Certo, speriamo che non incappi in questo Baghdatis: inarrivabile al servizio, il cipriota non ha ancora concesso un break in tutto il torneo e sembra tornato quello di tanti anni fa, capace di raggiungere la finale in Australia e la semifinale a Wimbledon, accomodandosi (per davvero!) tra i top-10. Ci sono tanti pezzi del puzzle da incastrare, ma un pizzico di fortuna non guasterebbe. Numero 48 ATP nella Race stagionale, ad oggi Bolelli non ha trovato la spinta necessaria per battere il best ranking. Adesso è giunto il momento di provarci.  

ATP 250 NOTTINGHAM – Quarti di Finale
Marco Baghdatis (CIP) b. Simone Bolelli (ITA) 6-4 6-4