COPPA DAVIS – Incredibile debacle degli australiani: il Kazakhstan conduce 2-0 dopo la prima giornata. I padroni di casa, distratti dal caso Tomic, non hanno preparato il match nel miglior dei modi. C'è spazio per la rimonta, ma Kyrgios sembra fuori condizione. 

Ci piacerebbe conoscere i pensieri di Bernard Tomic. Non gli avessero pagato la cauzione, avrebbe trascorso la prima giornata di Australia-Kazakhstan in un carcere di Miami Beach per non aver rispettato la richiesta di abbassare il volume nella suite di un hotel. Si trova negli Stati Uniti perchè Tennis Australia non lo ha convocato a seguito delle dichiarazioni anti-federali rilasciate a Wimbledon. “Bernie” non è un santarellino, ma non c'è dubbio che qualcuno lo abbia rimpianto nel venerdì di Darwin, dove il Kazakhstan è clamorosamente in vantaggio 2-0 in virtù de successi di Mikhail Kukushkin e Aleksandr Nedovyesov, rispettivamente contro Thanasi Kokkinakis e Nick Kyrgios. Se il primo risultato ci poteva stare, almeno in termini di classifica (magari non così netto), il 7-6 6-7 7-6 6-4 con cui Nedovyesov ha cancellato uno svogliato Kyrgios è uno dei risultati più clamorosi del 2015. Il match contro l'intelligente kazako (in realtà è ucraino, ma ha cambiato cittadinanza un paio d'anni fa) si è deciso nel terzo set, quando Kyrgios ha sciupato un break di vantaggio e la chance di servire per il set, fracassando una racchetta. Dopo aver perso il tie-break, ha detto: “No, non vorrei essere qui” riaccendendo la polemica. Ricordiamo che Tomic, durante il torneo di Wimbledon, aveva detto che Kyrgios era solidale con lui e che non sarebbe andato a Darwin in caso di mancata convocazione. “Non mi sono divertito, ho faticato a trovare me stesso – ha detto dopo il match – l'unico colpo che ha funzionato è stato il servizio. Non ho trovato l'equilibrio che serve per divertirsi e giocare un buon tennis. Ero pronto fisicamente ma non mentalmente”. Adesso l'Australia ha un piede nel burrone e l'altro in una saponetta. Capitan Wally Masur insiste nel dire che la serie è ancora aperta. Il doppio dei canguri è nettamente favorito su quello del Kazakhstan (pensate alla cattiveria che ci metterà Lleyton Hewitt…), poi domenica le cose si possono ribaltare. Chissà se sull'eventuale 1-2 penserà a sostituire Kyrgios con Groth o lo stesso Hewitt. Certo, battere questo Kukushkin non sarà così facile, poiché nel primo singolare non aveva lasciato spazio a un disorientato Kokkinakis.


LE FOTO SEGNALETICHE DI TOMIC

Erano nove anni che l'Australia non giocava un quarto di finale. Per questo match, apparentemente facile, hanno scelto per la prima volta una sede del nord del Paese. A quanto pare, i kazaki si sono adattati meglio all'erba e lo stesso Masur ha ammesso di essersi domandato se l'erba sia stata la scelta giusta. I giovani sono cresciuti sul cemento e non sono così a loro agio sui prati, anche se Kyrgios ha firmato il suo primo exploit proprio a Wimbledon. Il discorso non vale per Kokkinakis. “Credo che la superficie fosse più adatta a me che al mio avversario” ha detto il pragmatico Kukushkin, che in Coppa Davis gioca sempre benissimo. Per lui vale un profondo senso di riconoscenza per la federtennis kazaka, che gli ha consentito di allenarsi nelle migliori condizioni possibili. Ovviamente in Casa Australia aleggia il fantasma di Tomic. Qualcuno (Groth) prova a ignorarlo, altri ci scherzano su. “Quando ho acceso Facebook venerdì mattina, la prima cosa che ho visto sono state circa 8 foto segnaletiche di Bernard – ha detto Kokkinakis – non ho letto molto, ma non mi sembra che sia niente di grave. Noi abbiamo cercato di concentrarci sulla partita, ma non ha funzionato”. Come detto, Kyrgios è in ottimi rapporti con Tomic. Appena ha saputo delle sue disavventure gli ha mandato un messaggio. “E' giovane, sta ancora imparando” ha detto Nick. Frase corretta ma curiosa, visto che a pronunciarla è un 20enne che parla di un 23enne….Anche Wally Masur si è interessato al reietto, sempre con un messaggio. “Mi ha anche risposto – ha detto il capitano – scrivendomi 'I'm OK, BRO'”. Paradossalmente, il caso Tomic sembra diventato un parafulmine per il disastro che si sta profilando. Steve Healy, presidente federale, ha parlato più di Tomic che delle due batoste: “Anche se abbiamo avuto le nostre divergenze, abbiamo sempre espresso la volontà di aiutare Bernard e speriamo di poter risolvere questa situazione. Resteremo in contatto: lui sa che che siamo disposti a lavorare con lui per aiutarlo a raggiungere il suo potenziale sia come giocatore che come persona”.


"SIAMO 2-0? NON CONTA NIENTE"

Soddisfazione nel team kazako, sempre più nota lieta della Coppa Davis. Ok, nessuno di loro è nato e cresciuto nel paese, ma ormai fanno squadra da anni e il loro attaccamento alla causa, sia pure incentivato dai quattrini, è davvero ammirevole. “Siamo una buona squadra, perché presi singolarmente non valiamo molto – ha detto Nedovyesov – sono contento del modo in cui ho gestito la pressione, ma essere 2-0 non conta niente. Bisogna portare a casa tre punti e mancano ancora due giorni. Una vittoria su Kyrgios è bella, ci mancherebbe, abbiamo un piccolo vantaggio. Prima della partita dicevo che avevamo un 50% di chance, mentre adesso direi che siamo 51 a 49 per il Kazakhstan. Ci siamo preparati molto bene in questi giorni, abbiamo avuto la fortuna di arrivare a Darwin con qualche giorno d'anticipo rispetto agli australiani. E poi abbiamo un grande staff che ci permettono di esprimerci al massimo. Il doppio? Abbiamo un paio di opzioni: se sarò chiamato a giocare, sarò pronto”. Da parte sua, Masur insiste nel dire che l'umore è buono. “Non è finita, non abbiamo ancora perso”. Certo, dovesse andare male si aprirebbero i processi. Ma a lui interessa il giusto, visto che sa già di lasciare a fine anno. L'era Hewitt sta per cominciare.  

COPPA DAVIS 2015 – QUARTI DI FINALE
Australia – Kazakhstan 0-2

Mikhail Kukushkin (KAZ) b. Thanasi Kokkinakis (AUS) 6-4 6-3 6-4
Aleksandr Nedovyesov (KAZ) b. Nick Kyrgios (AUS) 7-6 6-7 7-6 6-4