Qualcuno aveva rimproverato Kelsey Anderson, moglie di Kevin, perché non aveva voglia di riprendere a viaggiare. “Fai una vita da sogno!”. In tutta risposta, lei ha aperto un blog per spiegare le difficoltà della sua vita. Che però non ci sembra tanto male… 

Si era fatta notare un mese fa, quando era stata ospite del noto podcast di Sports Illustrated condotto da Jon Wertheim. Ma Kelsey Anderson, moglie del top-20 ATP Kevin, ci ha preso gusto. E' quasi sempre al seguito del marito ed evidentemente ha molto tempo libero. Per questa ragione, ha deciso di inaugurare un blog, ospitato dal sito americano “The Changeover”. L'ispirazione è arrivata dopo che qualcuno l'aveva criticata via Twitter perché aveva manifestato il suo disappunto per la necessità di dover fare nuovamente le valige e ripartire per il tour. Inizialmente si è arrabbiata, poi si è resa conto che poche persone hanno davvero idea di cosa significhi girare il mondo in nome del tennis. Sia per i giocatori che per i loro accompagnatori. Nel suo primo post ha affrontato un argomento sconosciuto ai più: la logistica con cui i team dei vari giocatori (e qui non si parla di Federer e Nadal…) affrontano la necessità di viaggiare praticamente ogni settimana. Mrs Anderson ha toccato quattro punti che vale la pena riportare, in nome di uno slogan ben famoso: “non è tutto oro quello che luccica”. Forse ha ragione, ma non ci sembra che faccia una brutta vita. Specie se il problema è la classe per i voli aerei, la connessione a internet o il potersi scegliere un ristorante…Ecco le sue parole.

  1. I VIAGGI IN AEREO
    Molti pensano a una vita frenetica e glamour, ma in verità pochissimi giocatori possono concedersi grandi lussi. Biglietti di prima classe, alloggi in hotel a cinque stelle o addirittura voli privati. L'idea del blog mi è venuta mentre ero sul volo US Airways che mi ha portato a Washigton. Per giocatori come mio marito, che si finanzia interamente con le proprie forze, impostare la carriera come un business è di primaria importanza. E una gran parte del business è la capacità di contenere le spese nei limiti del ragionevole. Quando c'è la prospettiva di una spesa aggiuntiva per la prima classe, abbiamo quasi sempre scelto di volare in economy. Ho condotto un sondaggio informale tra alcuni amici nel tour: dei 10 top-100 con cui abbiamo parlato, soltanto due viaggiano esclusivamente in prima classe (e sono entrambi top-10). La maggior parte dei giocatori non sono disposti a spendere cifre aggiuntive nonostante alcuni viaggi siano molto lunghi. Per fortuna, anche se non acquistiamo biglietti di prima classe, non significa che mio marito viaggi scomodamente nei voli lunghi. Effettuando più di 100.000 miglia annue con American Airlines abbiamo otto upgrade annuali, che proviamo a utilizzare per i viaggi più lunghi. Inoltre abbiamo usato le miglia per ottenere un upgrade quando non c'era la possibilità di allargare i sedili, che per noi è molto utile. Nella nostra vita nel tour, soltanto due volte abbiamo acquistato un biglietto in business class nei viaggi lunghi, ma per fortuna un ragazzo alto come Kevin si è dovuto spremere in economy soltanto una manciata di volte. Quando viaggiamo in economy abbiamo anche qualche vantaggio riservato a chi viaggia spesso come l'accesso alla lounge e l'imbarco prioritario. Sono ottime cose, ma viaggiare può ancora essere lungo e complicato. Chiedete a qualsiasi giocatore quante storie terribili, anche se divertenti, potranno raccontarvi con i viaggi aerei!

  1. GLI ALLOGGI
    Per fortuna il tour garantisce stnndard molto buoni: per questo rimaniamo quasi sempre nell'hotel ufficiale. Tutto questo rende le cose più semplici per il trasporto da e per la sede del torneo. Di solito è anche la scelta più economica, perchè il torneo pagherà per una delle nostre camere (ricordate il discorso di ragionare come se fosse un business?). Quando i tornei offrono una diaria anziché una camera, abbiamo un po' più di libertà nello scegliere il nostro alloggio. In questi casi, il nostro team sceglie quasi sempre di soggiornare in una casa, oppure affittare un appartamento. Siamo abbastanza fortunati nell'aver costruito negli anni un ottimo rapporto con diverse persone, e ci fa piacere stare con loro quando si presenta l'opportunità. Secondo me, è sempre più rilassante stare in una casa o in un appartamento piuttosto che in un hotel. Prima di tutto, è bello staccarsi dagli altri giocatori e i loro team. Stare lontano dall'hotel consente di avere un po' di privacy e isolamento durante il torneo. In secondo luogo, è bello adottare uno stile di vita più convenzionale. Non immaginate quanto sia bello poter fare colazione in pigiama, o godersi una sana cena cucinata. Credo che una routine “normale” permetta a Kevin di rilassarsi e sentirsi più a suo agio in un torneo. Tutto questo, ora, non ha prezzo.

  1. IL TRASPORTO A TERRA. UBER E' TUO AMICO
    Scherzi a parte, non so come facessimo prima di Uber (non sapete di che si tratta? Qui c'è una rapida spiegazione, ndr). Adesso possiamo andare in giro in modo comodo e conveniente, senza più la preoccupazione di avere una valuta locale per i taxi. (Avete mai provato a ritirare Dirmhas marocchini alle 4 di notte per pagare un trasferimento all'aeroporto? Lasciatemelo dire, non è un'esperienza divertente). Anche se ogni tanto noleggiamo una macchina, il più delle volte ci affidiamo ai mezzi di trasporto del torneo sia per i passaggi da e per l'aeroporto che per gli spostamenti in città. L'arrivo di Uber ci ha consentito di migliorare la permanenza nei luoghi dei tornei. In precedenza eravamo spesso costretti a mangiare in ristoranti accanto all'hotel. E il mio turismo era limitato dalla disponibilità e dalla sicurezza dei trasporti pubblici. Non c'è dubbio, Uber ha cambiato tutto.

  1. CONNETTIVITA' A TUTTI I COSTI
    Una delle cose più importanti per me, e probabilmente per tutti quelli che viaggiano nel tour, è la connessione a internet. Ovviamente dipendiamo dalla rete per tante ragioni di ordine pratico: i campi di allenamento, consultare l'ordine di gioco, prenotare gli aerei, richiedere Uber…e potrei andare avanti. Per questo motivo, l'accesso a internet è vitale. A mio parere, la connettività migliora anche la qualità della vita nel tour. Quando siamo in viaggio ci mancano gli amici e la famiglia: le tecnologie moderne ci consentono di restare in contatto nonostante la distanza. Personalmente ho trascorso lontano da casa diversi Natali, matrimoni, compleanni o l'addio al cane di famiglia prima che morisse. Per restare in contatto con la mia famiglia uso Skype, FaceTime, WhatsApp e i social network. Assicurarsi che i nostri telefoni e computer siano perfettamente funzionanti è fondamentale.