In sette apparizioni alla Rogers Cup, l’azzurro non è mai andato oltre il secondo turno. Quest’anno, con ancora qualche problema alla schiena, si è arreso a Gilles Simon senza colpo ferire. Oltre al Canada gli sono indigesti i Masters 1000: solo 90 punti nel 2015.Diciamoci la verità: avrebbe sorpreso il contrario. Gilles Simon è uno dei giocatori più difficili da affrontare, perché per batterlo serve una condizione fisica perfetta e dei colpi risolutori. Due fattori su cui Andreas Seppi, al momento, non può contare. I secondi non li ha quasi mai avuti, la prima l’ha persa la scorsa settimana a Kitzbuhel, per un problema alla schiena che l’ha obbligato al ritiro. Pur non amando l’accoppiata di ‘1000’ a stelle e strisce (forieri solamente di un ottavo di finale in carriera), l’allievo di Massimo Sartori ha deciso di partire comunque per la trasferta americana nei tempi stabiliti, ma è arrivato in Canada in condizioni precarie, e fino alla vigilia del suo match d’esordio faticava a servire. In campo non ha palesato particolari problemi, ma l’adrenalina dell’incontro non è bastata a cancellare le difficoltà, e l’azzurro non ha saputo ad andare oltre la sconfitta per 6-2 6-4. È stato un match senza particolari sussulti, deciso da tre game. Li ha vinti tutti Simon ed è stato lui il primo a mettere la firma sulla telecamera del sesto Masters 1000 dell’anno, che ogni stagione rimbalza fra Montreal e Toronto. Troppo piatta la prova dell’azzurro, probabilmente poco convinto di potercela fare alla luce dei problemi alla schiena. Simon non è imbattibile, ma va a nozze con i giocatori come Andreas, privi di vere e proprie armi in grado di far male. Se l’ha battuto sei volte su sette un motivo ci sarà. Oggi il francese è stato bravo a fare il suo, che significa sbagliare meno di Seppi (e non è stato difficile, troppi i 34 gratuiti dell'azzurro a fronte di 12 vincenti) e approfittare delle chance a sua disposizione. Le prime sono arrivate sul 3-2 e hanno coinciso col primo strappo del match, che poteva rivelarsi vano poco più tardi, quando Andreas ha avuto la chance di rientrare. Invece a campo aperto ha sparato il diritto nell’angolo sbagliato, Simon ci è arrivato e l’ha obbligato a una difficile volèe terminata larga, salvando la palla-break.
SEPPI A PUNTI SOLO IN DUE MASTERS 1000
Il primo set è finito lì, con Seppi nuovamente costretto a perdere il servizio poco dopo, mentre il secondo è scivolato via liscio fino al 5-4 in favore del francese, quando al servizio per rimanere nel match l’azzurro ha perso la bussola. Rovescio lungo nel primo punto, seconda tenera e risposta vincente di Simon nel secondo, diritto largo nel terzo e doppio fallo a chiudere i conti, dopo un’ora e 22 minuti. Un game simbolo della scarsa fiducia dell’azzurro, incapace di rimanere attaccato di testa all’incontro. In condizioni normali la prova odierna gli varrebbe la bocciatura, mentre in questo caso (e nel Masters 1000 a lui più indigesto secondo i risultati) l’azzurro è solamente rimandato. Non a settembre ma a Cincinnati, fra sette giorni e con due obiettivi: raccogliere punti pesanti e recuperare la forma migliore, per presentarsi al meglio allo Us Open. Nell’Ohio almeno un ottavo di finale l’ha giocato, chissà che non sia di buon auspicio per il suo progetto di chiudere l’anno fra i primi 20 del mondo. La race gli dà ragione: è numero 18, ma la stagione è ancora lunga e le possibilità di sbagliare non sono poi così tante. Da evitare, soprattutto, ulteriori zeri nei Masters 1000: su sei è andato a punti solamente in due (complice anche l’assenza a Madrid e Roma), raccogliendone appena 90. Un risultato che significa due cose: è andato benissimo negli altri tornei, altrimenti non sarebbe fra i top 20 della classifica stagionale, ma uno come lui può fare molto meglio.
MASTERS 1000 MONTREAL – Primo turno
Gilles Simon (FRA) b. Andreas Seppi (ITA) 6-2 6-4
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