Dura appena 44 minuti la sfida tricolore fra Roberta Vinci e Karin Knapp. L’altoatesina commette un mare di errori e si arrende senza conquistare nemmeno un game. Non un bel modo per festeggiare il best ranking: è la sua peggior sconfitta in carriera.La lista di coloro che sostengono che il tennis sia lo sport del diavolo, da oggi avrà una firma in più. È quella di Karin Knapp, una che in carriera ne ha passate tante, superando i problemi col sorriso e tanta forza di volontà, fino a migliorare otto giorni fa quel best ranking che resisteva addirittura dal 2007. Cosa ha ricevuto in premio? La sua peggior sconfitta di sempre: un 6-0 6-0 che pesa doppio perché patito nella sfida tricolore con Roberta Vinci, sua compagna di doppio nelle ultime settimane ma non alla Rogers Cup di Montreal, tanto da far pensare che il progetto comune sia già terminato. In attesa dell’esordio in coppia con Jelena Jankovic, la tarantina ha vinto un derby non derby da appena 44 minuti, senza storia dal primo all’ultimo punto. Le due si erano già affrontate due volte nel 2015, sempre sulla terra e sempre con la Knapp a segno al terzo set, ma stavolta la musica è stata completamente diversa. L’altoatesina ha commesso un mare di errori e non è mai riuscita a entrare nel match, rimediando una sconfitta che fa male. Non le era mai capitato in dodici anni di carriera ‘pro’ di subire un double bagel, ma talvolta il punteggio può essere poco generoso. Stavolta invece è perfetto, perché rispecchia a pieno quanto visto in campo: 48 punti a 16, ovvero il triplo, equamente divisi fra primo e secondo set. Merito sì di un’ottima Vinci, ma alla Knapp non ne è andata bene mezza, a partire da un servizio poco incisivo fino ad arrivare ai tantissimi errori da ogni angolo del campo, dovuti a una particolare insofferenza verso il tennis della rivale. Nei due precedenti stagionali l’aveva studiato e poi annientato a suon di vincenti, stavolta invece è parsa completamente priva di contromosse. Si è innervosita e ha perso le speranze.
TERZO 6-0 6-0 AL WTA DEL CANADA
Nemmeno l’intervento del coach Alessandro Piccari è bastato a scuoterla. L’allenatore laziale, fratello e collega di Francesco (fidanzato di Karin) le ha chiesto più grinta, maggiore incisività in risposta e palle più lavorate, ma nel primo game del secondo set sono arrivati altri quattro errori, e il divario è presto diventato troppo ampio da colmare. E così la Vinci, con una racchetta interamente tinta di nero e col logo Babolat solo sulle corde (cambio di brand in vista?), ha avuto vita facile fino alla fine, in un Grandstand semivuoto per il primo match del programma odierno. Troverà più gente per il suo secondo turno, a sorpresa contro la croata Mirjana Lucic-Baroni. Al suo primo match da top 10, Karolina Pliskova ha mancato due palle del 6-3 5-0 e si è lasciata rimontare, fino a cedere 3-6 7-5 6-2, lasciando così libera la sua zona di tabellone. Molto curiosa la statistica legata ai double bagle della Vinci: in carriera ne ha rifilati cinque, quattro a livello WTA, tutti nella trasferta estiva sul cemento americano. È la terza volta che le succede in Canada: nel 2007 ci riuscì contro la Llagostera-Vives, mentre nel 2012 toccò ad Ana Ivanovic inginocchiarsi alle sue traiettorie d’altri tempi. Negli States anche l’ultimo: sempre nel 2012 a Dallas, contro Bojana Jovanovski. Fatta eccezione per quella del 2007, le vittorie per 6-0 6-0 sono sempre state di buon auspicio: dopo il primo (nel 2006 al 50mila dollari di Milano contro Giulia Gatto-Monticone) l'azzurra arrivò in finale, dopo il terzo ha raggiunto i quarti, dopo l’ultimo ha vinto il torneo. Chissà che il double bagel non le possa portare fortuna pure stavolta…
WTA PREMIER FIVE TORONTO – Primo turno
Roberta Vinci (ITA) b. Karin Knapp (ITA) 6-0 6-0
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