Nel tennis non esistono pozioni magiche. Nemmeno per Petra Kvitova, colpita da una fastidiosa forma di mononucleosi. La ceca continua a giocare, ma è chiaramente debilitata. Per qualche tempo, dovrà convivere con il problema. "Non sono guarita – ha detto Petra, impegnata al torneo WTA di New Haven – Sono stanca e ho sonno. I medici mi hanno detto che tutto questo può durare qualche settimana, o magari qualche mese. Non mi resta che accettarlo". Al Connecticut Open ha vinto due buone partite contro Madison Keys e Agnieszka Radwanska, e in semifinale se la vedrà con Caroline Wozniacki. "Ho cambiato la mia preparazione, l'approccio ai match – ha confessato la Kvitova – non mi alleno quanto vorrei. E' difficile parlarne, ma non so mai in quali condizioni entrerò in campo. Devo essere forte mentalmente per superare la mononucleosi. Non sto bene fisicamente, quindi la parte mentale potrebbe servire per compensare il deficit". Nel tennis non esistono pozioni magiche. Nemmeno per Petra Kvitova, colpita da una fastidiosa forma di mononucleosi. La ceca continua a giocare, ma è chiaramente debilitata. Per qualche tempo, dovrà convivere con il problema. "Non sono guarita – ha detto Petra, impegnata al torneo WTA di New Haven – Sono stanca e ho sonno. I medici mi hanno detto che tutto questo può durare qualche settimana, o magari qualche mese. Non mi resta che accettarlo". Al Connecticut Open ha vinto due buone partite contro Madison Keys e Agnieszka Radwanska, e in semifinale se la vedrà con Caroline Wozniacki. "Ho cambiato la mia preparazione, l'approccio ai match – ha confessato la Kvitova – non mi alleno quanto vorrei. E' difficile parlarne, ma non so mai in quali condizioni entrerò in campo. Devo essere forte mentalmente per superare la mononucleosi. Non sto bene fisicamente, quindi la parte mentale potrebbe servire per compensare il deficit".