Mica male come sorpresa, eh? Quando abbiamo pubblicato il numero estivo di TENNISBEST Magazine vi avevamo dato appuntamento all'autunno, convinti di aver realizzato un numero doppio come fanno buona parte delle riviste. Ma il tennis, per noi, è soprattutto una passione. E così, in concomitanza con l'avvio dello Us Open, abbiamo deciso di regalarvi un numero extra. Un numero a forti tinte americane e i soliti ingredienti: storie particolari, firme e contributors di alta qualità. La cover story è firmata dal direttore Lorenzo Cazzaniga, che ci ha raccontato il possibile Serena Slam a cui potremmo assistere tra un paio di sabati. Tutto fa pensare che nella sera del 12 settembre gli americani avranno qualcosa da festeggiare. Ma quali possono essere le avversarie più insidiose? Abbiamo chiesto a Jacopo Lo Monaco di spiegarci dove e come Serena potrebbe inciampare. Lui si è armato di calcolatrice, ha trovato qualche spunto ma ritiene che 'sto benedetto Slam arriverà al 75%. Per l'Italia, Us Open significa anche Panatta-Connors. 37 anni fa, nella prima edizione giocata a Flushing Meadows, il romano giocò una delle sue migliori partite. Peccato per quel maledetto passante sul 6-5 al quinto…Marco Caldara ha raggiunto l'ex n. 4 ATP (oggi commentatore part-time per Eurosport) e si è fatto raccontare quel particolare pomeriggio sul Louis Armstrong.
Abbiamo dedicato lo spazio riservato al Long Form Journalism a una storia molto sentita da Federico Ferrero: tutti ricorderanno l'immensa passione di David Foster Wallace per il tennis e i suoi eccezionali saggi. Una ventina d'anni fa, l'Esquire lo mise alle costole del giocatore di medio livello Michael Joyce, oggi buon coach. Ferrero ha raggiunto proprio Joyce e si è fatto raccontare cosa accadde in quella curiosa estate del 1995. Un documento dall'immenso valore, oltre che di eccelsa qualità di scrittura. Siamo fieri di avere tra i nostri collaboratori Cino Marchese: il miglior manager dello sport italiano ricorda la sua conoscenza con Arthur Ashe, primo vincitore dello Us Open, con un racconto straordinario. Abbiamo ripescato un vecchio articolo di Repubblica in cui si raccontava l'incredibile passione di George Bush per il tennis: talmente grande che per qualche ora, nel 1985, lasciò gli Stati Uniti senza difese proprio per giocare a tennis. E' uscito da qualche mese “Indoor”, l'autobiografia di Mike Agassi, papà di Andre. Come dice la fascetta pubblicitaria, chiunque abbia amato “Open” deve ripartire da qui. Noi lo abbiamo fatto e possiamo assicurarvi che è vero. Intanto vi regaliamo un capitolo. Tra gli azzurri più attesi a questa edizione dello Us Open c'è Roberta Vinci, autrice di un'ottima estate e forte di un buon tabellone: pochi, forse nessuno, l'hanno saputa raccontare come Marco Bucciantini. Ha destato grande interesse la storia di Noah Rubin, i cui genitori hanno speso una valanga di soldi per farlo diventare professionista: per questo, abbiamo deciso di inserirla anche nel magazine.
Come sempre, TENNISBEST è in prima linea nell'ambito dell'attrezzatura. Il test principe di questo mese riguarda la Babolat Pure Aero, la nuova racchetta di Rafael Nadal. Il maggiore spazio tra le corde serve per ottenere una maggiore rotazione. A brevissimo, troverete il test completo firmato (ovviamente) da Lorenzo Cazzaniga. Restando in casa Babolat, la collaborazione della casa francese con PIQ ha portato alla realizzazione di un braccialetto pensato per i tennisti, utile per ottenere una serie di dati statistici molto interessanti. Negli Stati Uniti sta ottenendo un buon successo, a breve arriverà anche in Italia. Arriva una nuova rubrica: Marco Gazziero, uno dei migliori incordatori in circolazione, risponde alle vostre curiosità su qualsiasi settore dell'attrezzatura. Davvero da non perdere. Oltre ad avervi presentato la nuova collezione griffata Sergio Tacchini per lo Us Open, abbiamo messo ai piedi di alcuni principianti le mitiche solette Noene e abbiamo chiesto loro un riscontro. Riscuote sempre successo la sezione dedicata alla tecnica. Questo mese, mandato Brad Gilbert in vacanza per un numero, ci siamo fatti dare qualche consiglio nientemeno che dai gemelli Bryan. La coppia più titolata del mondo ci ha dato cinque dritte per renderci più competitivi in doppio. A proposito di doppio, nella specialità si giocano molte volèe: il maestro Filippo Montanari ci ha spiegato cosa fare con la prima volèe dopo il servizio. A chiudere, il mitico coach australiano Ian Barclay, colui che era al fianco di Pat Cash durante Wimbledon 1987, ci svela un trucco per migliorare (davvero!) la nostra seconda palla di servizio. In un numero a forti tinte a stelle e strisce, non poteva mancare un simpatico e dettagliato resoconto sulla storia del campo da tennis situato presso la Casa Bianca. Dopo i fasti di Bush, oggi Barack Obama non lo sta trattando troppo bene…Tutto questo è soltanto su TENNISBEST Magazine. GRATIS.