Hanno fatto scalpore le frasi di Samantha Stosur, prossima avversaria di Sara Errani allo Us Open. Solitamente molto misurata, l'australiana se l'è presa con l'organizzazione e con Serena Williams. A suo dire, l'americana le avrebbe "scippato" il campo di allenamento oltre ad avere un trattamento di riguardo con la transportation. Dopo la vittoria contro Kiki Bertens, la Williams è andata ad allenarsi. Capita raramente che una giocatrice si alleni dopo il match: forse si è recata sul campo dove originariamente avrebbe dovuto giocare la Stosur. L'australiana ha poi aggiunto che un tennista non può ottenere un'auto prima delle 10 del mattino se non deve giocare quel giorno, e che le avrebbero spostato più volte il campo di allenamento. "Mi sono allenata per 45 minuti su tre campi, non è l'ideale – ha detto – ovviamente ci sono circa 200 giocatori e ognuno ha le sue esigenze. Ma sarebbe bello giocare almeno 45 minuti senza interruzioni. Non voglio esagerare perché tanti giocatori hanno lo stesso problema, ma siamo pur sempre in uno Slam e il trasporto dovrebbe essere a disposizione dei tennisti quando ne hanno bisogno".
Us Open: Samantha Stosur si lamenta di qualsiasi cosa
Hanno fatto scalpore le frasi di Samantha Stosur, prossima avversaria di Sara Errani allo Us Open. Solitamente molto misurata, l'australiana se l'è presa con l'organizzazione e con Serena Williams. A suo dire, l'americana le avrebbe "scippato" il campo di allenamento oltre ad avere un trattamento di riguardo con la transportation. Dopo la vittoria contro Kiki Bertens, la Williams è andata ad allenarsi. Capita raramente che una giocatrice si alleni dopo il match: forse si è recata sul campo dove originariamente avrebbe dovuto giocare la Stosur. L'australiana ha poi aggiunto che un tennista non può ottenere un'auto prima delle 10 del mattino se non deve giocare quel giorno, e che le avrebbero spostato più volte il campo di allenamento. "Mi sono allenata per 45 minuti su tre campi, non è l'ideale – ha detto – ovviamente ci sono circa 200 giocatori e ognuno ha le sue esigenze. Ma sarebbe bello giocare almeno 45 minuti senza interruzioni. Non voglio esagerare perché tanti giocatori hanno lo stesso problema, ma siamo pur sempre in uno Slam e il trasporto dovrebbe essere a disposizione dei tennisti quando ne hanno bisogno".