US OPEN – Silvia Farina, Laura Golarsa, Adriana Serra Zanetti, Rita Grande, Barbara Rossi e Raffaella Reggi: ex professioniste ed espertissime del settore ci raccontano che match sarà la finale tricolore Vinci-Pennetta, tra emozioni, storia e tanto orgoglio italiano.Ieri hanno fatto la storia prendendosi la finale, stasera se la giocano una contro l’altra. Da una parte della rete Flavia Pennetta, classe 1982, Brindisi. Dall’altra Roberta Vinci, classe 1983, Taranto. Cresciute insieme, grandi amiche, ma mai rivali come lo saranno sul cemento dell’Arthur Ashe Stadium. In ballo ci sono il sogno più bello e la delusione più amara, quella di cadere a un passo dal traguardo. Che fa sempre male anche se alle spalle c’è un torneo incredibile, da raccontare, raccontare e raccontare di nuovo. Lo dicono i numeri, l’attenzione mediatica, e pure la presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ha annullato tutti i suoi impegni per partire in fretta e furia per la Grande Mela insieme al presidente del CONI Giovanni Malagò. Qualcosa di storico per il tennis, ma che non deve spostare l’attenzione. La notizia rimangono loro, e un match che quasi sicuramente non rivedremo mai più. Vista la posta in palio, probabilmente non sarà il più bello, ma oggi conta zero. Come i precedenti, lo stile di gioco, e quant’altro. Perché il tennis è spesso un gioco di testa ed emozioni, in certi casi quasi al 100%. Il match di oggi sarà uno di quelli. Per provare a capirci di più, noi l’abbiamo fatto giocare a sei espertissime del settore, raccogliendo le loro sensazioni della vigilia. Tutte, o quasi, concordi nel dire che la Pennetta è favorita, ma anche sul fatto che, in un match simile, significa ben poco.
SILVIA FARINA, ex numero 11 WTA
Mi aspetto un match diverso rispetto a tutti quelli che hanno giocato nei giorni scorsi, più nervoso e probabilmente con meno qualità. Sarà qualcosa di nuovo da gestire: si tratta di una finale Slam, per entrambe c’è in palio il più importante titolo in carriera. E poi sono amiche, sono cresciute insieme. Secondo me prevarrà di più la voglia di vincere rispetto alla paura di perdere. Chi sarà più cinica e più desiderosa di prendersi il successo vincerà il match. Flavia ha vinto gli ultimi tre confronti, ma a livello tattico Roberta sa come metterla in difficoltà, e poi sta giocando molto bene. Negli ultimi tempi, anche grazie ai vari Slam vinti in doppio, è cresciuta tantissimo nel modo di giocare nei contesti così importanti. Forse il titolo lo merita di più Flavia, perché a livello di singolare ha avuto una carriera più completa, ma la finale l’hanno meritata entrambe, e ora tutto si deciderà in un match secco, può succedere qualsiasi cosa. Flavia è la favorita, ma proprio per questo potrebbe accusare un po’ di tensione in più, perché affronta un’italiana, che conosce benissimo, in una finale Slam. Dovrà essere brava a gestire la situazione. Per Roberta invece potrebbe essere più facile. Sta vivendo un sogno, ed entrare in campo col pronostico a sfavore potrebbe essere una carta a suo vantaggio. Pennetta favorita dunque, ma non do per scontato che vinca. In ogni caso, una finale così per il tennis azzurro significa tantissimo. Non è la prima volta che arrivano grandi risultati, ma stavolta è leggenda. Non so se potrà mai più accadere. Credo che anche le scuole tennis e il movimento in generale possano avere un ritorno dopo un traguardo simile.
LAURA GOLARSA, ex numero 70 WTA
Sarà un confronto molto emotivo: un’occasione così non ricapita più a nessuna delle due. È qualcosa di storico, non è solo un derby italiano. Sono cresciute insieme fin da ragazzine, hanno giocato tanti doppi, diviso tante camere. Credo che la Pennetta arrivi al match un tantino più pronta, perché il successo sulla Williams potrebbe aver bruciato alla Vinci tutte le energie. Non solo perché è stato durissimo, ma perché dopo una vittoria così ci sono una valanga di interviste da fare e tanto altro. La giornata non finisce lì. Hanno entrambe grande esperienza, Flavia un tantino in più in singolare, ma Roberta ha vinto cinque Slam in doppio, quando si gioca per il titolo la pressione si sente eccome anche in doppio. Credo vincerà la giocatrice più brava a gestire il match dal punto di vista mentale. Come gioco si equivalgono, sono diverse e si danno fastidio a vicenda. La Pennetta è un po’ più solida, ma non è detto che riesca a essere sciolta, e poi Roberta sta giocando benissimo, e sa come farla giocare male. Ha meno da perdere, anche se con una chance come questa qualcosa da perdere c’è sempre. Sicuramente meriterebbero entrambe in titolo, per gli stessi motivi. Sono le tipiche ragazze della porta accanto, due che non sembravano delle predestinate, ma si sono costruite col lavoro e anche a fine carriera ci hanno sempre creduto, lavorando con l’umiltà tipica delle giocatrici italiane. Direi match da 50 e 50. Una delle incognite è la condizione della Vinci, me l’aspetto abbastanza scarica, e potrebbe patire quella situazione. Se invece riuscirà a fare match, Flavia potrebbe accusare un po’ dal punto di vista emotivo. È lei ad avere qualcosina in più da perdere. Roberta il suo Slam l’ha già vinto battendo Serena Williams e negandole il Grande Slam.
ADRIANA SERRA ZANETTI, ex numero 38 WTA
Spero venga fuori un match entusiasmante come lo sono stati quelli sin qui, e che entrambe riescano a giocare il loro miglior tennis, senza che la tensione si faccia sentire più di tanto. È il miglior risultato della loro carriera, un traguardo incredibile, ed entrambe vorranno portare a casa la partita. Sono nel tour da tanti anni, hanno l’esperienza per giocarsela al meglio. Sono due giocatrici diverse, mi aspetto una bella partita. Sarà fondamentale mantenere i nervi saldi e cercare di non pensare a chi c’è dall’altra parte della rete. Giocare un derby non è mai facile, ancor meno nel loro caso. Hanno vissuto insieme gran parte della carriera, gli ultimi 20 anni, fra circuito, Fed Cup e tanto altro. Dovranno cercare di trovare comunque quella determinazione che spesso nei derby viene un po’ meno. Bel quarto di finale di due anni fa non si sono mai lasciate andare, invece dovranno cercare di farlo. Meritano entrambe il titolo, come coronamento di due carriere incredibili. Non hanno mai mollato: Flavia ha avuto due operazioni al polso, Roberta quest’anno ha fatto fatica. Ma questo risultato cancella tutto. È difficile fare un pronostico, mi auguro che riescano a dare il meglio, divertirsi e godersi ciò che stanno facendo. Probabilmente non se ne rendono ancora conto: una delle due alzerà al cielo un trofeo del Grande Slam. Flavia contro la Halep è stata molto molto solida, ma il gioco della Vinci può darle fastidio. Non faccio pronostici, conosco bene entrambe, preferisco stare nel mezzo e augurarmi che possano viverla al meglio. Vincerà la più brava a sfruttare le occasioni.
RITA GRANDE, ex numero 24 WTA
Dico una cosa scontata: ci sarà molta tensione, e vincerà chi riuscirà a gestire meglio le emozioni. Spero di sbagliarmi, ma non credo sarà un match particolarmente bello da vedere. La posta in palio è troppo alta. Conta anche molto la loro condizione fisica, utile a gestire le emozioni. Dopo due settimane così è impossibile che siano fresche, anche perché ha fatto caldissimo, e siamo a fine stagione. Abbiamo visto tanti ritiri, tante giocatrici fasciate alle gambe, lo stress si sente. Se lo meritano entrambe allo stesso modo. Sono due ragazze che hanno vissuto per il tennis, e fatto delle scelte importanti. Flavia quando ha abbandonato il Centro tecnico è andata qualche anno a Milano e poi in Spagna, Roberta è andata a Roma e quindi a Palermo, che non è una città facile per allenarsi. Ci vorrebbe un pareggio, ma nel tennis non esiste. Forse potrebbe essere favorita la Pennetta, che risponde un tantino meglio, ma sarà difficilissimo. E poi la Vinci viene da una delle vittorie più importanti nella storia del tennis italiano, ha fermato lo Slam della Williams. Una situazione che può averla stancata parecchio, e magari generato un po’ di appagamento: lei ha fatto la storia anche se perde. Per Flavia invece è diverso. L’impresa della Vinci l’ha un po’ oscurata, e poi è sicuramente meno stanca. È stata in campo meno, ha avuto meno stress, meno interviste e più tempo per recuperare. Non so se l’adrenalina aiuterà Roberta a non sentire la fatica. Comunque andrà, questa doppia finale è una pubblicità pazzesca per il tennis italiano. Tutti i circoli e i maestri dovrebbero dire grazie. Addirittura Matteo Renzi è partito per New York con un volo di stato. In questi giorni il tennis sta godendo di una visibilità mai avuta prima. Ne guadagnano tutti.
RAFFAELLA REGGI, ex numero 13 WTA
Che match sarà? Domanda da un milione di dollari. Dipenderà molto dalla testa. Quando si giocano questi derby entrano in gioco tante situazioni, la classifica si azzera, il gioco conta meno. Flavia è leggermente favorita, ma non vuol dire nulla. La differenza la farà la testa, la tranquillità psicologica. Si conoscono a menadito, la tecnica in un match così viene meno. Non dico che non conti, ma la differenza la fa la tranquillità nell’affrontare il match, che tocca la tattica, che a sua volta tocca la tecnica. Sarà importante anche il modo in cui inizieranno la finale. Ci arrivano con due percorsi diversi: Flavia ha un po’ arrancato all’inizio ma poi è stata perfetta, Roberta invece ha avuto un torneo più tranquillo nei primi turni, prima della grande impresa contro Serena. Bisognerà vedere con che energie mentali entrerà in campo, e se entreranno, visto che è prevista tanta pioggia. Battere Serena Williams in una situazione così, andare a letto, addormentarsi e giocare una finale Slam il giorno dopo non è per niente facile. Personalmente sono felicissima per entrambe, le sento un po’ mie. Flavia la convocai per la prima volta in nazionale quando aveva 15 anni, come quinta giocatrice, mentre Roberta l’ho fatta esordire io in Fed Cup. Da allora le ho sempre seguite molto, mi sono sempre piaciute, anche perché sono diverse tecnicamente. E mai nessuno all’inizio credeva che Roberta potesse raggiungere risultati simili in singolare. Era vista come una doppista, e invece… Entrambe hanno dato tanto e stanno dando tanto ancora oggi. Una favorita? Direi Flavia, ma al 55%. La chiave sarà mentale.
BARBARA ROSSI, voce Eurosport ed ex coach di Flavia (Il testo è stato estrapolato dall’intervento di ieri di Barbara nel nostro Podcast).
Le ho viste giocare spesso, anche negli Slam. Tutte le giocatrici evitano come la peste il back di rovescio della Vinci, perché non hanno mano. Flavia invece non ha problemi a scambiare da quella parte, e poi passa veramente bene. Credo che il passante sia uno dei suoi colpi migliori, sugli attacchi di Roberta non avrà problemi. Fatte queste premesse, c’è da considerare l’emozione del derby, della finale, del titolo Slam in palio. Io credo sia favorita la Pennetta, ma non mi aspetto una vittoria così netta. La nuova racchetta, per il momento ancora dipinta di nero, ha aiutato la Vinci nella velocità dei colpi. La Pennetta secondo me cercherà lo scambio rovescio contro diritto, e Roberta farà fatica a tenere il gioco. Lei invece proverà ad attaccare, variare magari col back al centro sul diritto di Flavia, e usare la palla corta. Sarà un match da vedere, non è scontato. Flavia dovrà piegarsi spesso e lavorare molto con le gambe sulle palle basse. Sarà importantissimo.
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