10. LA BRUTTA FIGURA DI SERENA
Avrebbe dovuto essere l'apoteosi, il Grand Slam nel torneo di casa. Invece Serena Williams ha perso in semifinale contro Roberta Vinci e dopo il match ha tenuto una brutta conferenza stampa: non è una buona perdente e ha fatto una brutta figura, specie se paragonata alla classe dei vari Federer, Djokovic e Nadal.
9. ROBERTA, CHE SPETTACOLO
L'altra faccia della medaglia è stata Roberta Vinci. Il piazzamento in semifinale era già un miracolo, poi ha superato Serena giocando il match della vita nel momento più importante. Il suo gesto da calciatore, per ascoltare l'ovazione dell'Arthur Ashe, l'ha fatta amare dagli americani. Oltre all'intervista show con ESPN.
8. UNO STADIO PROIETTATO NEL FUTURO
Il tetto sull'Arthur Ashe Stadium rivoluzionerà lo Us Open a partire dal 2016, quando diventerà scorrevole, ma già quest'anno abbiamo capito che il torneo non sarà più lo stesso. Nuove luci, nuovi maxi-schermi e l'addio definitivo al vento. Da quest'anno niente più folate, dal prossimo niente più interruzioni.
7. WHEELCHAIR TENNIS
Giocano sui campi secondari, con pochi spettatori in tribuna. Però i giocatori di wheelchair tennis rappresentano un volto umano e pulito, la passione per il tennis che va oltre le beffe del destino. Lo sa bene Novak Djokovic, che ha trascorso la vigilia della finale giocando con uno di loro.
6. LA NUOTATA DEI PAPERI
Per dieci giorni, il torneo si è giocato in perfette condizioni climatiche. Anzi, faceva fin troppo caldo. Poi è arrivata la pioggia, rovinando il programma di giovedì e regalandoci un Super Friday con tutte le semifinali. Nel frattempo, fuori dal Centrale, i paperi ufficiali dello Us Open hanno potuto farsi una nuotata.
5. L'USURA DEL CEMENTO
Chi l'ha detto che soltanto l'erba si rovina? Anche il Decoturf è vittima del gioco, come testimonia questa splendida foto che ritrae anche l'ombra di Petra Cetkovska. Da qui è possibile apprezzare le scivolate, i cambi di direzione, i movimenti…insomma, la durezza di uno sport come il tennis.
4. KIKI STA CRESCENDO
Sarebbe stata una delle protagoniste del torneo: con il suo servizio, la potenza e un fisico statuario, Kristina "Kiki" Mladenovic avrebbe potuto arrivare in fondo. Battute Kuznetsova e Makarova, sognava già la semifinale. Ma si è imbattuta in uno splendido Italian Dream e ha perso da Roberta Vinci. Crescerà.
3. LA FOTO SIMBOLO DI SARITA
Non è stato un torneo semplice per la Errani. Vittima di problemi fisici, soprattutto a causa dello spregiudicato utilizzo dell'aria condizionata, ha perso al terzo turno del singolare e ha mancato il derby contro la Pennetta. Proprio con Flavia, ha colto una buona semifinale in doppio. Ma questa foto rappresenta perfettamente il suo spirito combattivo: quello non l'abbandona mai.
2. IL DECLINO DEI GEMELLI BRYAN
Nemmeno loro sono eterni. Nel decennale della loro protesta con l'ATP per salvare il doppio, Bob e Mike Bryan hanno mostrato i primi segni di cedimento: fuori al primo turno per mano di Querrey-Johnson, per la prima volta dopo una vita chiudono una stagione senza vincere neanche uno Slam. E salteranno anche la Davis dopo una lunga militanza. E' iniziata la picchiata?
1. DJOKOVIC E' IL PIU' FORTE
Ormai non c'è dubbio: il serbo è il più forte tennista in circolazione. Nemmeno la SABR ha permesso a Roger Federer di destabilizzarlo. La finale è stata equilibrata, ma i punti importanti li ha vinti tutti lui: segno che ha qualcosa in più. Ha saputo gestire anche le scorrettezze del pubblico.