COPPA DAVIS – La classifica ci è amica, ma la sfida di Irkutsk si presenta piuttosto complicata. Apriranno Gabashvili-Bolelli, Seppi tenuto ai box per una borsite. Fognini: “Sono stanco, ma in Davis mi esalto”. Tutte le altre sfide per il World Group. 

Missione possibile, ma complicata. Per restare nella Davis che conta, l'Italia dovrà superare uno scoglio dalle dimensioni indefinite, ma molto scivoloso. La Baikal Arena di Irkutsk, nel cuore della Siberia, ospita una serie complicata per almeno due ragioni. In primis, i russi hanno ritrovato il loro numero 1, Teymuraz Gabashvili, assente nella sfida di luglio contro la Spagna. “A inizio anno ho detto a capitan Tarpischev che avrei dato la disponibilità per almeno un match. Nei primi mesi non c'è stata la possibilità, ma io amo mantenere le promesse”. Sarà proprio Gabashvili, nato in Georgia ma trasferitosi in Russia all'età di 9 anni, ad aprire le ostilità (alle 15 locali, le 9 del mattino in Italia, diretta su SuperTennis). Il suo avversario sarà Simone Bolelli ed è proprio questa la notizia del sorteggio di giovedì, tenutosi presso la Baikal Arena. La scelta del bolognese è una sorpresa, anche perché sarà affiancato a Fognini e dunque c'è la possibilità che entrambi giochino tutti i tre giorni. Escluso Andreas Seppi, il numero 1 azzurro. Nessun caso: Barazzutti ha preferito tenerlo a riposo per altre 24-48 ore a causa di una fastidiosa borsite al piede sinistro. Tenendo conto del modesto bilancio di Bolelli in Davis, almeno nei singolari (7 vittorie e 8 sconfitte, che diventa 4-7 sul duro), e dell'inevitabile stanchezza di Fabio Fognini, l'impressione è che gli azzurri non arrivino nelle migliori condizioni. I russi sono a Irkutsk da sabato scorso e hanno avuto un paio di giorni in più per adattarsi alle condizioni, il che potrebbe anche fare la differenza. Ma in Davis, si sa, le classifiche e i calcoli lasciano il tempo che trovano. Più che Gabashvili, c'è grande curiosità per le prestazioni di Andrey Rublev, il folle ragazzino che quest'anno si è già fatto notare a Barcellona (battendo Verdasco), in Davis e anche allo Us Open, dove ha giocato un'ottima partita contro Kevin Anderson. Il baby russo sfiderà Fognini nel secondo match di giornata ed è impossibile fare pronostici. Entrambi sono abbastanza incostanti sul piano mentale, pur garantendo picchi molto elevati. Sarà un match affascinante. Sabato dovrebbero giocare Kravchuk-Donskoy e Bolelli-Fognini, mentre potrebbe esserci qualche sorpresa domenica, con l'inserimento di Andreas Seppi se il match dovesse essere ancora in bilico.


VITTORIA D'OBBLIGO, ANCHE PERCHE' NEL 2016…

“Un leader è sempre un leader, ma io gioco solo le mie partite e non ho alcuna influenza negli altri match – ha detto Gabashvili – posso assicurare che farò del mio meglio per portare a casa i miei punti. Bolelli è un giocatore di talento, lo conosco abbastanza bene. E' una partita da 50 e 50, siamo anche vicini in classifica. Spero che l'ambiente e il tifo del pubblico mi diano una mano. La Davis è diversa dal circuito, speriamo di poter ripetere quanto fatto contro la Spagna”. Simone è tranquillo, probabilmente immaginava di essere schierato anche se ha spiegato a SuperTennis di aver avuto la certezza solo nella mattinata di giovedì. “La Russia è una squadra pericolosa, giocano molto bene indoor, ma anche noi siamo in forma. Conosco bene Gabashvili, è un ottimo giocatore ed è in un buon periodo. Ama questa superficie, ma è lo stesso anche per me. Dovrò essere aggressivo e spingere il più possibile. Più in generale, è un buon momento per il tennis italiano. Siamo una squadra compatta e siamo più competitivi del passato”. La compattezza è un concetto molto caro a Barazzutti, convinto che i suoi ragazzi siano intercambiabili. Per questo, la scelta di Bolelli è avvenuta (abbastanza) a cuor leggero. Semmai l'incognita è Fognini. “Devo dire di essermi adattato bene, ma la verità è che sono un po' stanco – ha spiegato Fabio – ma in Davis cambia tutto, con la maglia azzurra mi esalto”. E' consapevole che le 148 posizioni di differenza non contano granchè. La buona notizia è che il campo non è troppo veloce, ben diverso rispetto a quello trovato sei mesi fa in Kazakhstan. Il sonno e le condizioni ambientali (pare che non si mangi troppo bene) sono problemi tipici da Coppa Davis. Problemi noti, che dovremo affrontare al meglio. In palio c'è molto: la Davis 2015, con quattro outsider in semifinale, ha dimostrato che l'Insalatiera può offrire spazio a tutti. Dovessimo restare nel World Group, il 2016 potrebbe essere un anno pieno di soddisfazioni, anche perché avremo molte più opzioni in casa che in trasferta. E il fattore campo, si sa, può essere decisivo.

 

COPPA DAVIS – WORLD GROUP PLAY-OFF

RUSSIA – ITALIA

Teymuraz Gabashvili (RUS) vs. Simone Bolelli (ITA)

Andrey Rublev (RUS) vs. Fabio Fognini (ITA)

 

GLI ALTRI INCONTRI

 

INDIA – REPUBBLICA CECA

Yuki Bhambri (IND) vs. Lukas Rosol (CZE)

Somdev Devvarman (IND) vs. Jiri Vesely (CZE)

 

SVIZZERA – OLANDA

Stan Wawrinka (SUI) vs. Thiemo De Bakker (NED)

Roger Federer (SUI) vs. Jesse Huta Galung (NED)

 

UZBEKISTAN – STATI UNITI

Denis Istomin (UZB) vs. Steve Johnson (USA)

Farrukh Dustov (UZB) vs. Jack Sock (USA)

 

COLOMBIA – GIAPPONE

Santiago Giraldo (COL) vs. Taro Daniel (GIA)

Alejandro Falla (COL) vs. Kei Nishikori (GIA)

 

REPUBBLICA DOMINICANA – GERMANIA

Victor Estrella Burgos (DOM) vs. Benjamin Becker (GER)

Josè Hernandez-Fernandez (DOM) vs. Philipp Kohlschreiber (GER)

 

BRASILE – CROAZIA

Thomaz Bellucci (BRA) vs. Mate Delic (CRO)

Joao Souza (BRA) b. Borna Coric (CRO)

 

POLONIA – SLOVACCHIA

Michal Przysiezny (POL) vs. Martin Klizan (SVK)

Jerzy Janowicz (POL) vs. Norbert Gombos (SVK)