Niente finale a Guangzhou per Sara Errani: dopo tre vittorie di cuore, si è arresa 7-5 6-2 alla ceca Denisa Allertova. Il successo di giovedì contro la Halep non è stato un caso. Prima finale in carriera per la 22enne di Praga, e non sarà certamente l’ultima.Perdere in semifinale in un piccolo torneo International, da favorita, non è una grande notizia. Ma per una volta Sara Errani può essere soddisfatta comunque. Sul cemento del Guangzhou International ha fatto parecchia fatica nei primi due turni, prima di alzare il livello nel quarto di finale contro Saisai Zheng e raggiungere almeno l’obiettivo minimo. Ma al primo impegno ‘vero’ della settimana è stata costretta ad arrendersi, con più meriti dell’avversaria che demeriti suoi. Non avrà giocato il suo miglior match, ma la sconfitta è arrivata di fronte a una Denisa Allertova in condizioni super. La 22enne di Praga non è così nota al grande pubblico solo perché è arrivata in alto da poco, ma se il suo tennis è questo il futuro si annuncia molto molto interessante. Lo scorso anno è partita dai 10mila dollari e ha chiuso la stagione con la semifinale al WTA di Lussemburgo, con in tasca sette titoli ITF e oltre duecento posizioni scalate nel ranking. Quest’anno, invece, ha messo piede nelle prime 100 e si è assestata a un livello tutto nuovo, mostrando a più riprese di poterci stare eccome. Anzi, il messaggio che giunge dalla Cina è di una giocatrice in grado di salire ancora. Giovedì contro Simona Halep si è presa la più importante vittoria in carriera, e all’indomani ecco la conferma, la cosiddetta prova del nove, superata con un altro match di altissimo livello. La differenza vista in campo è addirittura superiore al 7-5 6-2, specie per un primo set condotto a suon di vincenti fino al 5-1 30-30, prima del rientro dell’azzurra. Sara ha provato ad alzare la voce e come una formichina le ha rosicchiato un punto dopo l’altro, facendosi sotto sino al 5-5. Ma invece di demoralizzarsi per l’occasione sfumata, come sarebbe capitato a molte altre, la ceca ha sfruttato l’occasione per mostrare una stoffa che non mente; le prime 30 sono alla sua portata.
LA CECA VINCE TUTTI I GAME AI VANTAGGI
Fondamentali i sei game terminati ai vantaggi, tutti incassati dalla tennista ceca. Solitamente, quando il gioco si fa duro l’azzurra si esalta, riesce a tirare fuori il meglio di sé. Ci ha provato anche oggi, ma ha trovato una resistenza ottima, che diventa eccellente se si considera che la rivale giocava appena la sua seconda semifinale in carriera nel circuito WTA, contro le trentotto dell’azzurra, dominata nell’uno-due ma contrastata anche sugli scambi lunghi. Spesso e volentieri se li è aggiudicati la numero 74 del mondo, legittimando una vittoria di spessore. Fra i game terminati ai vantaggi, sono stati decisivi gli ultimi due del primo set. L’Allertova ha stoppato la rimonta dell’azzurra tenendo il servizio sul 5-5 dopo aver salvato quattro palle-break, mostrando una tenuta mentale interessante, e poi ha evitato il tie-break vincendo il dodicesimo game nonostante l’iniziale 40-15 per Sarita. Ceduto il set, l’azzurra ha pagato care le energie sprecate per rimetterlo in piedi e ha perso un tantino di incisività, lasciando altri quattro giochi consecutivi, che qualche game più in là le sono costati la sconfitta. Dispiace perché la prematura eliminazione della Halep l’aveva resa la grande favorita per il titolo (e sul cemento non ne vince uno addirittura dal 2008), ma visto il rendimento nel corso della settimana l’azzurra è già stata brava ad arrivare fino a qui. Con un tennis poco profondo, e senza grande varietà, era difficile pensare di fare di più. Ne approfitta (con merito) la ceca, che si prende la prima finale in carriera e può addirittura sognare il titolo. Sfiderà Jelena Jankovic, tutt’altro che brillante contro Yanina Wickmayer, alla quale ha salvato pure un match-point. Per l’azzurra, invece, nuova chance a Wuhan, con tanti punti preziosi in palio, fondamentali anche in chiave WTA Finals. Con i 110 punti di Guangzhou, Sara salirà al quattordicesimo posto della Race to Singapore. L'ottavo (ultimo utile per la qualificazione) dista circa 450 punti. Tanti, ma non troppi con due tornei grossi ancora da giocare. Però servirà ben altra Errani. Altrimenti già Caroline Garcia al primo turno può diventare un'avversaria pericolosissima.
WTA INTERNATIONAL GUANGZHOU – Semifinali
Denisa Allertova (CZE) b. Sara Errani (ITA) 7-5 6-2
Jelena Jankovic (SRB) b. Yanina Wickmayer (BEL) 6-3 2-6 7-5
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