A Pechino, perdono negli ottavi le due finaliste dello Us Open, entrambe favorite alla vigilia. La Pennetta si fa rimontare dalla Pavlyuchenkova, mentre la Vinci cede in tre set all’imprevedibilità della Mattek-Sands, dovendo dire addio al sogno Singapore.Protagoniste fianco a fianco dello splendido Us Open, e protagoniste insieme anche di una giornata deludente al China Open di Pechino. Sia Flavia Pennetta sia Roberta Vinci sono cadute negli ottavi di finale, da favorite, perdendo in tre set. Per carità, niente di problematico. Dopo un periodo come il loro, uno stop è quasi fisiologico. L’unico rammarico è per il traguardo alla portata: non capita tutti i giorni di giocarsi un posto nei quarti di un Premier Mandatory contro Pavlyuchenkova e Mattek-Sands, ma oggi sono state entrambe più forti. Nel caso della Vinci, la sconfitta non pesa tanto perché giunta contro una giocatrice proveniente dalle qualificazioni, visto che le qualità della statunitense (già numero 30) sono all’occhio di tutti, quanto perché le costa il definitivo addio al Masters di Singapore. L’avevamo già detto nei giorni scorsi: visto come era messa prima di New York la qualificazione al torneo di fine anno non poteva essere un obiettivo, ma una piccola speranza era naturale anche per lei, visto il livello tenuto nelle settimane recenti. Invece l’ha stoppata la statunitense, che alle WTA Finals ci andrà ma per giocare il doppio, insieme alla ceca Lucie Safarova, compagna nella doppietta Slam Australian Open-Roland Garros. Ora è quella la priorità della pittoresca trentenne del Minnesota, una delle giocatrici più curiose del circuito, ma quando vuole sa ancora il fatto suo anche in singolare. Se n’è accorta la Vinci, schiava del suo tennis imprevedibile e senza la lucidità tattica e mentale per riuscire a venirne a capo, fino ad arrendersi 6-1 3-6 6-2. L’azzurra è parsa stanca sin dall’inizio, e nemmeno un secondo set colmo di errori da parte dell’avversaria è bastato a rimetterla veramente in partita. Il rovescio ha funzionato solo a fasi alterne, la Mattek ha spinto spesso da quella parte e il match è diventato suo nel quarto gioco del terzo, durato 20 punti e diventato il simbolo della resa della tarantina. Ma per una volta la delusione lascia il tempo che trova: se Roberta si guarda indietro trova solo sorrisi.
 
PENNETTA A TIANJIN PER UN POSTO AL MASTERS
Chi il sogno del Masters lo può ancora cullare è Flavia Pennetta, anche se la battuta d’arresto di Pechino sarebbe stato meglio evitarla. Martedì la brindisina aveva rimontato un set a Teliana Pereira, due giorni dopo è stata lei a lasciarsi rimontare, cedendo 3-6 6-4 6-3 alla russa Anastasia Pavlyuchenkova. La prima avversaria ‘vera’ incontrata al China Open, che nel momento più difficile invece di sciogliersi ha rialzato la testa, meritando la vittoria. Per Flavia un altro match sali e scendi, come già i primi due. Li aveva vinti pur iniziando peggio delle avversarie, mentre stavolta ha perso partendo meglio. Ma nel tennis non è una novità. L’avversaria ha tenuto un ritmo più alto sia nel secondo sia nel terzo parziale, ribaltando il match fino al 3-0 del terzo, con due game di servizio vinti ai vantaggi salvando una palla-break. Sembrava finita, invece è emerso l’orgoglio della Pennetta, che ha vinto un delicato quarto game e si è rifatta sotto, strappando la battuta all’avversaria. Ma tanto è stata brava a costruirsi una chance, quanto non lo è stata nel gettarla via poco dopo, dando all’avversaria il vantaggio decisivo. Mancando i quarti di finale, la brindisina si è lasciata superare nella Race to Singapore da Agnieszka Radwanska, scivolando al nono posto. Visto il forfait di Serena Williams sarebbe comunque sufficiente per volare alle Finals, e almeno questa settimana non dovrebbe esserci il rischio di perderlo. La potrebbero superare solamente Ana Ivanovic e Timea Bacsinszky, a patto che però vincano il torneo. La gran parte delle chance di andare al Masters, dunque, la brindisina se le giocherà la prossima settimana al Tianjin Open, uno dei quattro International dell’anno con il montepremi più alto (426.750$), insieme a Shenzhen, Monterrey e Seoul. Ma per Flavia l’obiettivo non saranno i soldi, bensì i 280 punti in palio. Con quelli sarebbe sicura di un posto al sole di Singapore, dove scrivere l’ultima pagina di una carriera incredibile.
 
WTA PREMIER MANDATORY PECHINO – Ottavi di finale
Bethanie Mattek-Sands (USA) b. Roberta Vinci (ITA) 6-1 3-6 6-2
Anastasia Pavlyuchenkova (RUS) b. Flavia Pennetta (ITA) 3-6 6-4 6-3