Dopo l'atletica leggera, il tennis è lo sport più internazionale di tutti. Ed è anche uno dei più raccontati dalla letteratura sportiva. Se fate un salto nella sezione sportiva di qualsiasi libreria, scoprirete che il tennis è la disciplina con più titoli alle spalle del Dio Pallone. Con queste premesse, perché parlare di un libro dedicato una piccola regione italiana, costretto a misurarsi con titoli-colosso come “Open” di Andre Agassi o i tanti libri di Gianni Clerici? Lo facciamo perché, mentre sfogliavamo “ll Tennis nelle Marche – dal dopoguerra a oggi”, monumentale opera di Andrea Bocchini e Roberto Senigalliesi, un pensiero ci ha assalito. “Se ogni regione avesse un'opera del genere, avremmo un archivio impressionante, una memoria storica senza uguali, emozionante per gli appassionati e utile per gli addetti ai lavori". E chissà che qualcuno, leggendo il libro di Bocchini e Senigalliesi, non si faccia ingolosire e provi a fare altrettanto. Edito da Tecnoprint, “Il Tennis nelle Marche” non deve mancare nella biblioteca di un vero appassionato. Si tratta di un'opera prevalentemente fotografica, anche se la parte testuale è molto curata e ricca di dettagli. Non poteva essere diversamente: Bocchini, classe 1976, è un Appassionato con la “A” maiuscola. Adora la storia del gioco, adora la sua terra e lo aveva già dimostrato un paio d'anni fa, quando realizzò un bel libro sul torneo internazionale di Senigallia, giocato tra il 1965 e il 1973. Conoscendo la sua passione, non fatichiamo a immaginare che abbia passato giorni e notti in cerca di un'informazione, una foto, un dettaglio in più. Chi segue il tennis, senza limitarsi a Slam e Masters 1000, avrà sentito nominare Roberto Senigalliesi. Storico addetto stampa del Comitato Regionale, nonché corrispondente di tutte le riviste specializzate negli ultimi 30 anni, è una vera istituzione del tennis marchigiano. I due hanno creato un volume di quasi 300 pagine, in formato orizzontale, più adatto a un libro di stampo fotografico. Magari non riuscirete a leggerlo sdraiati sul letto, prima di andare a dormire: è un libro da salotto, da gustarsi lentamente sul tavolo, dopo cena, insieme agli amici. Sfogliandolo farete a gara nel riconoscere i tanti personaggi ritratti. “Ehi, quello è Paolo Galgani! No, aspetta, a 12 anni la Hantuchova era così? E Tsonga ha giocato a Recanati? Ehi, c'è la Kournikova da bambina!”.
RICORDI E FOTO INEDITE
“Il Tennis nelle Marche” si sviluppa in tre parti, più un'interessante appendice. La prima è dedicata a tutte (ma proprio tutte!) le partite giocate in regione dalla nazionale italiana. I meno giovani si saranno commossi nel riscoprire la Coppa de Galea o la Coppa del Re di Svezia. La prima, giocata dal 1950 al 1990, era una sorta di Davis junior, riservata prima agli Under 21 e poi agli Under 20. La seconda era un Campionato Europeo, molto prestigioso fino agli anni 70. Per due volte, l'Italia l'ha vinta proprio ad Ancona. Oltre a cronache testuali e fotografiche di tutte le partite, trovate gli spezzoni dei giornali dell'epoca (i più gettonati? Corriere Adriatico e Resto del Carlino per i quotidiani, il mitico “Matchball” per i periodici). Se siete un filo nostalgici, potrete immergervi in un mare di ricordi. La prima Davis nelle Marche risale al 1972, con Italia-Olanda a San Benedetto del Tronto, ma c'è una cronaca dettagliata della grande impresa del 1997 a Pesaro, quando battemmo la Spagna grazie a un grande Camporese. Foto inedite colorano il racconto di quel weekend. Negli anni 90 è arrivata anche la Fed Cup: molto dolorosa la sconfitta col Canada del 1995, più tollerabile quella contro gli Stati Uniti delle sorelle Williams, Monica Seles e capitan Billie Jean King nel 1999. La seconda parte racconta tutti i tornei più importanti giocati nelle Marche dagli anni 50 ad oggi. E' sorprendente quanti ce ne siano stati: Senigallia, Ancona, Pesaro e San Benedetto del Tronto hanno fatto pulsare il cuore del tennis per mezzo secolo. Sapevate che Ancona ha ospitato un torneo indoor maschile, con vittoria di Anders Jarryd? Accadde nel 1982, quando gli “Internazionali Indoor” si spostarono da Bologna. Altra curiosità: l'esibizione giocata nel 1979 presso lo stadio di calcio di San Benedetto del Tronto, un quadrangolare con protagonisti John McEnroe, Peter Fleming, Ilie Nastase e Corrado Barazzutti. Organizzatore, ovviamente, il mitico Cino Marchese.
INTERESSANTE IDEA REGALO
L'ultima parte è dedicata agli ultimi 25 anni, dal 1990 a oggi. Con l'avvento del circuito ATP, il tennis ha assunto una dimensione sempre più robotica, togliendo spazio a realtà “umane” come potevano essere i tornei marchigiani. E allora sono nati eventi con minor risonanza ma altrettanto gustosi, come il torneo Under 12 Internazionale di Porto San Giorgio, la Summer Cup femminile di Fano e l'European Junior Masters di Jesi. Queste pagine sono molto interessanti perché raccontano le prime gesta di tennisti che poi sarebbero diventati campioni. Ci sono tante belle foto di ragazzine che rispondono ai nomi di Roberta Vinci, Ana Ivanovic, Flavia Pennetta, Daniela Hantuchova, Mirjana Lucic, Anna Kournikova e tante altre. Maschietti? Si vede un 12enne Goran Ivanisevic, in bianco e nero, sparare un rovescio dei suoi. Senza dimenticare Mario Ancic o Damir Dzumhur, ritratto sia da bambino che da professionista affermato. E poi Fognini, Granollers, Schuettler, Johansson…Ad oggi, le Marche sono ancora attive con due ottimi tornei challenger: San Benedetto del Tronto e Recanati, ovviamente ben raccontati nel libro. Non manca proprio nulla: viene ricordata la tappa del Senior Tour giocata a Pesaro nel 1997, cui parteciparono otto leggende: curiosamente, tutti i quattro protagonisti de “La Grande Sfida 4” dei prossimi 20-22 novembre (McEnroe, Wilander, Leconte, Noah) più Kriek, Vilas, Cash e il nostro Paolo Canè. Oppure, qualche anno prima, l'edizione anconetana dei Campionati Assoluti, vinti da Massimo Cierro. Si fanno leggere volentieri anche le appendici finali, con un racconto dei migliori tennisti marchigiani di sempre: Gloria Pizzichini, Massimiliano Narducci, Simone Vagnozzi, Stefano Travaglia, Gianluigi Quinzi e Daniele Giorgini. Non mancano i dirigenti (su tutti spicca l'avvocato Michele Brunetti, una carriera ultracinquantennale sia come arbitro che come dirigente) e tutti i risultati delle partite giocate dalla nostra nazionale. Mancano i tabelloni dei vari tornei: Andrea Bocchini li avrebbe inseriti più che volentieri, anche quelli non reperibili online, ma ovvi motivi di spazio ne hanno impedito la pubblicazione. Insomma, un libro piacevole, ben scritto ed emozionante. Il costo di copertina è di 30 euro, ma online lo trovate anche a un prezzo scontato. Natale si avvicina e può essere un'originale idea-regalo per i vostri amici tennisti. Leggendo il titolo, magari, sgraneranno gli occhi. Ma sfogliandolo, pagina dopo pagina, vi ringrazieranno. Noi, di sicuro, ringraziamo gli autori per lo splendido regalo. Nell'epoca della comunicazione sfrenata e frenetica, non è facile fare qualcosa che resta nel tempo. “Il Tennis nelle Marche – dal dopoguerra ad oggi” c'è riuscito.
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