Nel match fra esordienti alle WTA Finals, Garbine Muguruza batte in due set Lucie Safarova, confermando il suo ottimo stato di forma. Le buone condizioni di Halep e Sharapova ne hanno ridimensionato le ambizioni, ma la spagnola può comunque lottare per il titolo.Garbine Muguruza è veramente la giocatrice da battere alle WTA Finals? L’esordio positivo di Simona Halep e Maria Sharapova, grande incognita fino a ieri, hanno un po’ ridimensionato le attese nei confronti della spagnola, ma resta il fatto che difficilmente non la vedremo a lottare per il titolo. Il messaggio, lanciato con la finale a Wimbledon e perfezionato fra Wuhan e Pechino grazie alle cure di coach Sam Sumyk (appena confermato anche per il 2016), è stato ribadito nel suo match d’esordio a Singapore, vinto 6-3 7-6 contro Lucie Safarova. Una sfida fra debuttanti al torneo di fine anno, che domenica si sono trovate l’una contro l’altra nella prima giornata del torneo di doppio (la spagnola con la Suarez-Navarro, la ceca con la Mattek-Sands), e il giorno dopo hanno replicato nel Gruppo Bianco del singolare. Una doppia rivincita per la giocatrice di origini venezuelane, che oltre alla sconfitta in doppio ha vendicato anche quella nei quarti di finale del Roland Garros. Nel bene o nel male il match l’ha fatto lei, riuscendo a rimanere padrona del proprio destino anche nelle fasi più delicate. Una conferma che vale doppio visto il contesto, che la vedeva all’esordio nel torneo di fine stagione e pure da attesa numero uno o quasi, alla luce dei grandi risultati coi quali ha chiuso la ‘regular season’. Se ne sono accorte anche le colleghe, e non è un caso che Simona Halep fosse in tribuna a seguire l’incontro, con Virginia Ruzici e pure Darren Cahill, che ha addirittura preso appunti. Tuttavia, dopo la crisi estiva, pare che per la Muguruza lo status di nuova (possibile) regina del tennis in gonnella non sia più un peso. Anzi. L’ha pressione ha bussato alla sua porta, come ha rimarcato sprizzando gioia nell’intervista post-match (“era la mia prima volta qui, ero nervosa, è stato un match duro ma è andata bene”), ma lei ha mostrato carattere ed è stata brava a domarla, giocando il match che aveva preparato.
MUGURUZA FAVORITISSIMA PER LA SEMIFINALE
Niente eccessi, nessuna novità. Sapeva di essere in condizioni ben diverse rispetto all’avversaria e pure superiore a livello di cilindrata, e l’ha mostrato mettendo i piedi dentro al campo alla prima occasione utile, per prendere in mano il pallino del gioco. La differenza l’ha fatta proprio la costanza nel comandare gli scambi. La Safarova non è mai riuscita a iniziarli in proprio favore, trovandosi sempre costretta a rincorrere. A volte l’ha fatto bene, ma la spagnola ha comunque potuto giocare sempre come preferiva, e a lungo andare ha influito. Un misero 48% di prime non l'ha aiutata, ma quando ne ha avuto veramente bisogno il servizio si è comunque mostrato un alleato. Nel primo set le è servito per chiudere 6-3 senza concedere l’ombra di una palla-break, contro un’avversaria in grave difficoltà in tutti i turni di battuta. Nel secondo, invece, l'ha aiutata prima per non accusare il colpo quando l’avversaria ha tentato la fuga, scappando 2-0 dopo quattro chiacchiere con coach Rob Steckley prima di lasciarsi riprendere sul 3-3, e poi nel tie-break. In mezzo, un paio di episodi che avrebbero potuto risolvere il set, ma si sono rivelati di poco conto. Uno sul 4-3, quando la spagnola ha avuto ben quattro chance (di cui tre consecutive da 0-40) per salire a servire per il match, e l’altro nel game seguente, quando a tremare è stata lei. Ha commesso i primi due doppi falli del match finendo 15-40, ma la ceca non ha saputo approfittarne e poi non ha più avuto chance. Subito sotto 3-0 nel tie-break, ha continuato a giocare punto su punto con grande generosità, facendosi sotto un paio di volte, ma l’aggancio è rimasto un miraggio. Non è ancora tagliata fuori, ma per superare la prima fase dovrà rimboccarsi le maniche. Per la Muguruza aumentano invece le chance di semifinale, ma non è detto che il suo obiettivo sia (solo) quello.
WTA FINALS SINGAPORE – GRUPPO BIANCO
Garbine Muguruza (ESP) b. Lucie Safarova (CZE) 6-3 7-6
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