La tedesca è l'unica underdog a vincere il match d'esordio alle WTA Finals. Con la consueta tigna difensiva, ha punito una fallosa Petra Kvitova (44 errori non forzati). La mononucleosi le impedisce alla ceca di allenarsi al 100% nonostante l'OK dei medici. 

E' ancora presto per definirlo il Masters delle sorprese, ma non c'è dubbio che a Singapore stiano succedendo cose strane. “Strane” nel senso che tre giocatrici acciaccate e/o convalescenti hanno vinto il loro match d'esordio. L'unica a confermare le sensazioni della vigilia è stata Garbine Muguruza, brava a battere Lucie Safarova (peraltro con qualche patema). Le ultime a scendere in campo sono state Angelique Kerber e Petra Kvitova: come se il mal di schiena patito a Hong Kong non fosse mai esistito, la tedesca si è imposta col punteggio di 6-2 7-6 e ha firmato l'unico risultato contro le gerarchie di classifica. Al netto dello stato di forma attuale, le prime tre del seeding si erano aggiudicate il loro primo match. La Kerber ha generato la sorpresa, battendo una giocatrice da cui aveva sempre perso. Sotto di un break in avvio, ha mostrato tutta la sua solidità difensiva e si è presa il primo set con un rapido 6-2. Molto più combattuto il secondo, in cui la Kvitova ha avuto più di una chance: avanti 3-0 e poi 4-2, non è riuscita a tenere a distanza l'avversaria. Va detto che la ceca ci ha messo molto del suo, commettendo la bellezza di 44 errori. Il problema di Petra è un tennis troppo rischioso: se la condizione psicofisica non è ottimale, diventa vulnerabile. Contro una lottatrice come la Kerber può essere fatale. “Sono felice di questa vittoria, Petra è una giocatrice incredibile e ha avuto una grande stagione – ha detto la tedesca – mi sto godendo il momento, è la mia prima volta a Singapore e il pubblico è eccezionale. Ho provato a muovermi bene e ho aumentato l'aggressività quando sono andata in svantaggio di un break nel primo set. Alla fine c'è stato grande equilibrio, ma ne sono venuta fuori”. Il risultato, tuttavia, è certamente condizionato dallo stato di forma della Kvitova, non certo ottimale. Il motivo è sempre lo stesso: la mononucleosi.


LA KVITOVA E IL PARERE DEI MEDICI

Alla vigilia del torneo, Petra aveva detto di sentirsi meglio rispetto a quando aveva scoperto la malattia, ma di non essere ancora al 100%. “Riesco ad allenarmi un po' di più rispetto a quando ho scoperto la situazione, dopo Wimbledon – aveva detto la ceca – le cose vanno meglio, posso allenarmi tutti i giorni. Diciamo che devo trovare il giusto bilanciamento tra l'allenamento tennistico e quello fisico”. Negli ultimi tre mesi, la Kvitova ha avuto parecchi alti e bassi. Male a Toronto e Cincinnati, ha vinto New Haven e giocato un discreto Us Open (KO nei quarti con la Pennetta), poi però è tornata in crisi in Asia. I cattivi risultati a Wuhan e Pechino ne avevano addirittura messo in dubbio la partecipazione alle WTA Finals. “Aspettavo il parere dei miei dottori e mi hanno dato l'OK per giocare. Secondo loro, i match non sono così duri come gli allenamenti. In realtà le partite sono comunque faticose: a Wuhan ho avuto un primo turno delicato e non ho recuperato come di solito mi riesce. Seguo i loro consigli: se mi avessero detto di fermarmi lo avrei fatto, invece sono qui. Quindi non posso lamentarmi”. Negli ultimi dieci anni, la mononucleosi ha colpito decine di tennisti. I più penalizzati sono stati Mario Ancic e Robin Soderling, ma tanti altri hanno avuto periodi di crisi e/o di stop. Persino Roger Federer ne aveva patito una forma piuttosto leggera, tanto da proseguire regolarmente l'attività. La Kvitova spera di fare altrettanto e, soprattutto, tornare rapidamente al 100%. Il match di mercoledì contro l'amica Lucie Safarova sarà decisivo per il suo destino al Masters. Al contrario, la Kerber si gode l'inattesa leadership nel girone: la tedesca, infatti, vanta un bilancio game appena più favorevole rispetto alla Muguruza (13-8 contro 13-9). Lo scontro diretto stabilirà le gerarchie del girone, ma per vincere avrà bisogno di una grande partita. Gli ultimi tre precedenti (Parigi, Wimbledon e Wuhan) non alimentano certo ottimismo…

 

WTA FINALS SINGAPORE – GRUPPO BIANCO

Garbine Muguruza (SPA) b. Lucie Safarova (CZE) 6-3 7-6

Angelique Kerber (GER) b. Petra Kvitova (CZE) 6-2 7-6