Poche ore dopo la presunta bufala sulla sua gravidanza, Serena Williams ha scritto un messaggio molto sentito su Facebook per celebrare i 20 anni dal suo primo match nel circuito WTA. L'americana non parla di commiati, anzi, ha precisato di essere ancora in pista. Chi vuole pensare male a tutti i costi, tuttavia, proverà a leggere tra le righe."20 anni fa ho giocato la mia prima partita nel circuito professionistico. Avevo 14 anni. Avevo paura. Non ero pronta per il palcoscenico. Ma ero determinata. Le farfalle avevano consumato il mio stomaco, impedendomi di mangiare per preparare l'incontro. Meno di un'ora dopo ho lasciato il campo, devastata nella sconfitta. Persi 6-1 6-1 contro Annie Miller. Fondamentalmente mi ha schiacciato. Non solo sembravo una novizia, ma sembrava che il campo non mi appartenesse. Tuttavia, nata con un innato desiderio di non mollare, sapevo che sarei tornata. Volevo tornare. Non potevo prevedere che avrei vinto 21 Slam e che sarei stata numero 1 del mondo anche 20 anni dopo, ma prevedevo che non avrei mai mollato. E non l'ho fatto (Oh, e ad ogni modo io sono ancora in corsa). Adesso vi dico: non rinunciate mai ai vostri sogni: magari non arriveranno quando vorrete, ma un giorno il vostro cavaliere (il vostro sogno) diventerà realtà se continuate ad andare avanti. Vi lascio con questo. Siate positivi. Siate gentili. E soprattutto siate umili".
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20 years ago I played my first professional Tennis match. I was 14. I was scared. I was not prepared for the stage. But…
Posted by Serena Williams on Mercoledì 28 ottobre 2015
Poche ore dopo la presunta bufala sulla sua gravidanza,
Serena Williams ha scritto un messaggio molto sentito su Facebook per celebrare i 20 anni dal suo primo match nel circuito WTA. L'americana non parla di commiati, anzi, ha precisato di essere ancora in pista. Chi vuole pensare male a tutti i costi, tuttavia, proverà a leggere tra le righe.
"20 anni fa ho giocato la mia prima partita nel circuito professionistico. Avevo 14 anni. Avevo paura. Non ero pronta per il palcoscenico. Ma ero determinata. Le farfalle avevano consumato il mio stomaco, impedendomi di mangiare per preparare l'incontro. Meno di un'ora dopo ho lasciato il campo, devastata nella sconfitta. Persi 6-1 6-1 contro Annie Miller. Fondamentalmente mi ha schiacciato. Non solo sembravo una novizia, ma sembrava che il campo non mi appartenesse. Tuttavia, nata con un innato desiderio di non mollare, sapevo che sarei tornata. Volevo tornare. Non potevo prevedere che avrei vinto 21 Slam e che sarei stata numero 1 del mondo anche 20 anni dopo, ma prevedevo che non avrei mai mollato. E non l'ho fatto (Oh, e ad ogni modo io sono ancora in corsa). Adesso vi dico: non rinunciate mai ai vostri sogni: magari non arriveranno quando vorrete, ma un giorno il vostro cavaliere (il vostro sogno) diventerà realtà se continuate ad andare avanti. Vi lascio con questo. Siate positivi. Siate gentili. E soprattutto siate umili".