Sorpresa a Bercy: Roger non cede mai il servizio, ma perde la partita contro John Isner. 27 ace sono sufficienti all'americano, abile a cavarsi d'impiccio nel cuore del terzo set. Djokovic incassa cinque break ma passa, Murray domina l'anticipo di Davis.  

E chi se l'aspettava? I 47 minuti d'oro contro Andreas Seppi avevano acceso, ancor di più, i riflettori su Roger Federer. E invece Roger è scivolato sulla classica buccia di banana, rappresentata da un gigante di nome John Isner. Ci aveva già perso in passato (Coppa Davis 2012), ma nulla faceva pensare a una sorpresa. Long John è sceso in campo senza pensarci e ha infilato un classico 7-6 3-6 7-6, frutto di 27 ace che hanno ridotto a zero le chance dello svizzero. A dire il vero, Federer è stato bravo a cogliere l'unico break della partita nel cuore del secondo set. Tuttavia Isner si è mostrato superiore (o semplicemente più bravo) nei tie-break. A chiudere il match, ha tirato un missile a 145 miglia orarie. Una sorpresa che farà piacere a David Ferrer, che nei quarti troverà il bombardiere americano anziché il divin Federer, contro cui non ha mai vinto (e probabilmente mai vincerà). Non è una bella notizia per l'esigente pubblico di Bercy: si aspettavano un quarto di finale tutto stile tra Federer e Grigor Dimitrov, invece avranno Ferrer-Isner. Non esattamente lo stesso.


JOHN PIEGA IL BRACCIO DI ROGER

Federer non ha giocato male, anzi, ha cancellato tutte le sei palle break concesse a Isner e non ha mollato fino all'ultimo punto, riavvicinandosi da 2-6 a 5-6 nel tie-break finale. “E' dura uscire da un torneo senza aver mai perso il servizio, ma purtroppo è successo – ha detto Federer – non so cosa avrei potuto fare di diverso. Allo Us Open avevo vinto i tie-break contro John, stavolta li ho persi”. Va detto che Isner è stato bravissimo nel cuore del terzo set, quando sul 2-2 ha cancellato una delicata palla break con una morbida volèe di rovescio, non facile data la situazione di punteggio. Per il resto, ha sempre trovato l'aiuto richiesto dal servizio. Ha servito talmente forte da obbligare Federer ha chiedere l'intervento del fisioterapista in avvio di secondo set. Rispondere a un cannoneggiamento ha anche i suoi effetti collaterali, ma i tifosi di Federer stiano tranquilli: niente di grave “Ho sentito qualcosa al braccio, ma non mi ha creato problemi nel terzo set e non è nulla di serio” 

DJOKOVIC SERVE MALE MA VINCE ANCORA
Aggancia i quarti Novak Djokovic. Il serbo ha intascato la 19esima vittoria di fila contro Gilles Simon, battuto 6-3 7-5. Tuttavia non è stata la sua miglior partita: ha perso il servizio per ben cinque volte, come non gli accadeva da tempo. “Può succedere. Ci sono giorni in cui perdi il ritmo – ha detto Nole – e scappa via anche la fiducia. Vi assicuro che perdere il servizio quattro volte nel secondo set è stato frustrante”. Si è salvato con un ottimo rendimento in risposta, ma dovrà fare qualcosa di meglio contro Tomas Berdych. Il ceco è più potente di Simon e non sarà semplice imperversare nei turni di risposta. Nel primo match della sessione serale, il ceco ha tenuto a bada Jo Wilfried Tsonga in un match tra ex vincitori di questo torneo. Ai quarti anche Andy Murray, perfetto nel lasciare appena un game a David Goffin, suo avversario nell'imminente finale di Coppa Davis. Per il belga è un segnale davvero inquietante…

 

ATP MASTERS 1000 PARIGI BERCY – Ottavi di Finale

Novak Djokovic (SRB) b. Gilles Simon (FRA) 6-3 7-5

Tomas Berdych (CZE) b. Jo Wilfried Tsonga (FRA) 6-3 6-4

Stan Wawrinka (SUI) b. Viktor Troicki (SRB) 6-4 7-5

Rafael Nadal (SPA) vs. Kevin Anderson (SAF)

David Ferrer (SPA) b. Grigor Dimitrov (BUL) 6-7 6-1 6-4

John Isner (USA) b. Roger Federer (SUI) 7-6 3-6 7-6

Richard Gasquet (FRA) b. Kei Nishikori (GIA) 7-6 4-1 ritiro

Andy Murray (GBR) b. David Goffin (BEL) 6-1 6-0