Cameron Norrie, vincitore al suo debutto nell’ATP 250 di Buenos Aires, si è dichiarato soddisfatto della sue capacità di alzare il proprio livello nei momenti della partita che contano di più

Cameron Norrie ha sofferto tantissimo nel suo debutto all’ATP 250 di Buenos Aires: il tennista di origini neozelandesi ha sconfitto il beniamino di casa Facundo Diaz Acosta per 4-6 7-5 7-6, recuperando una situazione di 4-6 3-5 e essendosi trovato sotto 4-1 nel tiebreak decisivo, poi vinto 8-6 senza comunque concedere match point. 2 ore e 58 minuti di battaglia per restare nel tabellone e qualificarsi ai quarti di finale, ma il bilancio per quel che concerne il suo tennis non è negativo. Sono in grado di mostrare il mio miglior livello nei momenti più importanti – ha commentato il britannico in conferenza stampa -, ed è per questo, penso, che sono numero 12 del mondo. Sento, però, di dover ancora migliorare sui grandi palcoscenici. I migliori giocatori riescono a mostrare il loro miglior livello nelle fasi finali del Master e del Grande Slam”.

“Il campo era ottimo – ha proseguito Norrie, prima di fare un po’ di autocritica -, non c’era quasi nessun rimbalzo irregolare della palla. Qui a Buenos Aires anno fatto un ottimo lavoro. Sulla terra battuta, però, ho bisogno di migliorare tutto. Il mio gioco su questa superficie, specialmente oggi, ha bisogno di un servizio e di una risposta migliori. Amo l’Argentina e volevo giocare di nuovo qui. Il prossimo Slam è il Roland Garros: voglio giocare bene nei grandi tornei, quindi ho bisogno di migliorare il mio movimento su questo tipo di campi per avere opzioni in quegli eventi”.