L'incredibile vicenda di Anna Kournikova. Dotata di un talento cristallino, non ha vinto neanche un titolo WTA. Tuttavia, la sua abbagliante bellezza l'ha resa una delle atlete più pagate di sempre. E' stata lei a sdoganare il "glamour tennis" arrivato ai giorni nostri.  

“Ho pensato: chi diavolo è questa bambina?”

L'avventura di Anna Kournikova è iniziata così, quando ha messo piede su uno dei tanti campi dell'Accademia di Nick Bollettieri, ancora prima che affondassero i tentacoli di IMG. “Sono qui per la mia lezione!” disse una bambina di poco più di 10 anni a uno sbalordito Nick. Avrebbe potuto anticipare quel che poi ha raggiunto Maria Sharapova. Invece, un paio di lustri dopo, ha annunciato il ritiro a causa di gravi problemi alla schiena. Di lei si ricordano un paio di Slam in doppio insieme a Martina Hingis, una semifinale a Wimbledon a 16 anni e un best ranking al numero 8 WTA. Tornei WTA, zero. 392 giocatrici ne hanno vinto almeno uno: lei no. Ma non è mai stato un problema, specie da quando ha preso coscienza della sua impressionante bellezza. Per questo, il suo ruolo nella storia del tennis è ben più importante rispetto al discreto palmares. E' stata la prima a sdoganare la bellezza nel tennis. Non che prima di lei mancassero le belle ragazze, ma Anna l'ha resa un business. E ha aperto la strada a tante giovani tenniste dell'Est europeo, mostrando loro che il tennis poteva essere una grande fonte di guadagno. E non solo per i risultati sul campo. Oggi è ancora ricercatissima, tanto da potersi permettersi di rifiutare un'intervista con CNN. Tanto ha già raccolto milioni di dollari con i più svariati contratti pubblicitari ed è stata a lungo l'atleta più ricercata su Google. Oggi non è più così: fa quasi impressione trovare “appena” 848.000 risultati se inserite il suo nome sul più importante motore di ricerca. Ma tanto ha già fatto storia: nel 2001, milioni di PC sono stati infettati da un virus nascosto in una mail che prometteva di mostrare una sua foto senza veli. L'episodio aveva fatto talmente tanto scalpore da comparire in una puntata della mitica sit-com “Friends”.


 
AL POSTO E AL MOMENTO GIUSTO

L'arrivo della Kournikova ha dato uno slancio impressionante al tennis femminile. In quegli anni c'erano campionesse straordinarie, ma i vari network erano trascinati dalla moscovita. Le atlete donne sono spesso state considerate sex symbol, trascendendo il ruolo di sportive. Ma la Kournikova è andata oltre, anche se l'esperto di marketing Davis Skilling non crede che la rivoluzione sia stata necessariamente dovuta a lei, alla sua personalità, al suo sguardo suadente. A suo dire, la russa si è trovata al posto giusto e al momento giusto. Il “momento” è la metà degli anni 90, quando il web è diventato un fenomeno di massa. La gente ha iniziato ad amarla e gli organizzatori l'hanno trattata da star, pagando cospicui cachet e mettendola spesso sui campi principali senza reali ragioni tecniche. Tante giocatrici erano gelose di lei, anche perché spesso persino il suo campo di allenamento era più affollato degli stadi principali. E lei sapeva tenere la scena come poche. Però le si è ritorto tutto contro, almeno sul piano tecnico. Nick Bollettieri ha sempre detto che non si perde una partita “solo perchè si è posato per 3-4 foto”, ma la Kournikova ha esagerato. E' diventata un mostro di marketing ed è stata risucchiata dal gioco. Si è sottoposta a ritmi che non erano sostenibili. O meglio, non erano compatibili con la vita di una top-player.


 
SENZA UN COLPO KILLER…MA COSA IMPORTA?

Difficile biasimarla. Se arrivi dalla Russia, ancora ingrigita dalle scoria dell'Unione Sovietica, non è facile rinunciare a contratti di 4-5 milioni di dollari, magari solo perché sei una bella ragazza. “E Anna era moooolto bella – sospira Bollettieri – c'erano schiere di mariti pronti a lasciare le loro mogli”. La storia le ha dato ragione, nel senso che ancora oggi è famosa, ricca, ricercata ed è diventata una specie di soubrette (sebbene giochi ancora qualche esibizione, dal World Team Tennis in giù). Le si può forse imputare una condotta incentrata sul denaro e non sulla crescita tecnica. Avesse giocato qualche piccolo torneo in più, probabilmente, la casellina dei successi non sarebbe rimasta vuota. Lei ha scelto di giocare i tornei più importanti. Lì aveva più soldi, visibilità, occasioni. E pensare che aveva ottime qualità, a partire da un tennis adatto a tutte le superfici. Secondo Bollettieri, la Kournikova avrebbe potuto sviluppare un dritto killer. “Siamo riusciti a crearlo con Agassi, Courier, Serena Williams, Sharapova…con Anna non ce l'abbiamo fatta. Credo che l'assenza di un colpo killer sia la ragione per cui non ha mai vinto un torneo”. Lei non ci pensa più. Forse non ci ha mai pensato. Oggi possiamo vederla nel ruolo di istruttrice di fitness nel reality show “The Biggest Loser” o magari essere paparazzata mentre va a cena con il fidanzato Enrique Iglesias, cantante che l'ha anche fatta apparire nel videoclip della canzone “Escape”. Oggi è una donna felice, con un divorzio alle spalle e tanti soldi nel conto in banca. Le sue attività tennistiche le hanno regalato 3,5 milioni di dollari, nemmeno troppo. Ma tanto i suoi sponsor (Adidas, Yonex, Omega, Berlei) le bonificavano una decina di milioni all'anno. E così, le raccomandazioni di Nick Bollettieri sono andate a farsi benedire. Nel 1992, quando Anna era una bambina, disse: “Non sarà certo un problema fare di lei una campionessa. Il problema sarà gestirla”. Ci aveva visto lungo.  

LE FRASI-CULT DI ANNA KOURNIKOVA

"Devi abituarti a non mostrare le tue emozioni, perché se lo fai parleranno solo di quello"
 
"Mi piace quando i fan mostrano il loro affetto, è lusinghiero. Ma non sono ossessionata dalla fama"
 
"Credo che per me sia davvero importante non dimenticarmi da dove vengo"
 
"Sono stata una bambina dell'Unione Sovietica che giocava in un piccolo club. Il tennis mi ha dato la vita"
 
"Ho una marea di fidanzati, voglio che lo scriviate. Ho un fidanzato per ogni paese che visito. E baci a tutti"
 
"La priorità è sempre stata il tennis. Non prestavo attenzione ai paparazzi, non ho mai pensato di far qualcosa perchè avrebbe attirato l'interesse dei media"
 
"Il tennis non è complicato come pensa la gente"
 
"Ho un mucchio di amici"
 
"Quando sentivo parlare della Florida mi immaginavo Disney World. Pensavo agli splendidi campi da tennis, il sole, la spiaggia…a Mosca non c'è niente di tutto questo"