Spesso i 40 anni sono visti come una soglia oltre la quale il fisico ha bisogno di maggiori attenzioni per non subire infortuni. A quattro di loro abbiamo fatto testare le solette Noene da un millimetro.  

Non volevamo essere troppo invadenti perché parlavamo di quattro 40enni (quattro coetanei abituati ad allenarsi insieme) tutto sommato in buone condizioni fisiche. Qualche acciacco, uno strappetto al calcetto che è quasi un obbligo, ma gente capace di unire alla doppia (o tripla) sessione di tennis settimanale, un’attività agonistica significativa e l’abbinamento con altre attività fisiche, running o cycling in particolare. Quindi gente dai muscoli forti e tirati (abbastanza) a lucido, che potrebbero non sentire il bisogno di particolari sostegni e che invece capiscono come prevenire sia talvolta noioso ma sicuramente utile. succede con gli esercizi di riscaldamento e di post-allenamento, accade anche provando ad utilizzare le solette Noene da un millimetro, poco invasive ma certamente utili.
 

Paolo, 40 anni, classifica 4.2
Al principio mi chiedevo: ma che me ne faccio? Fisicamente mi sento un toro, quando gioco a tennis e quando mi smazzo le mie due maratone annuali. Dire che è cambiato chissà cosa, sarebbe esagerato, però (sarà magari un’illusione) ma sento le gambe meno stanche.
 

Francesco, 40 anni, classifica NC
Mi capitava di finire, soprattutto le sessioni di running, con un certo affaticamento alle gambe, che spesso risolvevo con un massaggio fisioterapico il giorno dopo. Ora devo dire che, dopo un buon mesetto di utilizzo di queste solette, le cose vanno decisamente meglio e ho dimezzato le visite (e i costi) del fisioterapista).
 

Maurizio, 40 anni, classifica 4.1
Sono particolarmente soddisfatto, probabilmente più dei miei compagni, dai nostri discorsi di spogliatoio. Perché a me capitava qualche volta di aver problemi muscolari o di tendini, sopratttutto quando aumentavo le sessioni di gioco, i carichi, gli sforzi. Adesso metto ‘ste solette anche nelle Hogan…
 

Gianni, 40 anni, classifica 3.4
Onestamente mi sembra tutto come prima. Poi, per l’amor del cielo, male di certo non fanno e visto che le infilo sotto le solette delle scarpe nemmeno le sento. Ma direi che non mi hanno cambiato la vita da “atleta”.