La curiosa sfida a distanza tra Edmund e Bedene
Ore decisive per stabilire chi sarà il secondo singolarista britannico alle spalle di Andy Murray nella finale di Coppa Davis. In questo momento, la sfida sembra ristretta a Kyle Edmund e Aljaz Bedene. Curiosamente, entrambi non hanno mai rappresentato la Gran Bretagna e quindi sarebbe un esordio assoluto, ma le loro storie sono be diverse. In questi giorni, Edmund sta giocando a più non posso sulla terra battuta per farsi trovare pronto in caso di convocazione. Si è aggiudicato il challenger di Buenos Aires e questa settimana sarà in gara a Montevideo. Al contrario, Bedene è a Praga dove si discuterà il suo appello contro la decisione di non renderlo eleggibile per la Gran Bretagna. I nuovi regolamenti, infatti, vietano di giocare per una nazionale dopo averne già rappresentata un'altra. E lui ha giocato un paio di match per la Slovenia. Oltre al suo, sarà discusso anche il caso di Maxime Dubarenco (n.340 ATP) che vorrebbe passare dalla Moldavia alla Bielorussia. Il clan britannico, guidato dall'avvocato LTA Stephen Farrow, crede di avere buone chance ma c'è la sensazione che l'ITF non voglia creare un precedente: la richiesta, dunque, dovrebbe essere respinta. In questo caso Bedene salterebbe la Davis ma farebbe ugualmente ricorso al CAS di Losanna. Le convocazioni per la Davis usciranno in queste ore, ma i capitani avranno tempo fino a un'ora prima del sorteggio per effettuare eventuali modifiche. Nel frattempo Edmund è tornato tra i top-100 grazie alla vittoria a Buenos Aires e proverà a ripetersi a Montevideo. "Anche se dovessi arrivare in Europa in ritardo non sarebbe un grosso problema – ha detto – perché sono 12 ore di volo ma soltante 3 di fuso orario. E sarebbe comunque una buona cosa perché vorrebbe dire che sono andato avanti anche in Uruguay. Non ho mai giocato in Davis? No problem. Ho già sperimentato l'atmosfera e se dovessi scendere in campo non ci penserei più di tanto".Ore decisive per stabilire chi sarà il secondo singolarista britannico alle spalle di Andy Murray nella finale di Coppa Davis. In questo momento, la sfida sembra ristretta a Kyle Edmund e Aljaz Bedene. Curiosamente, entrambi non hanno mai rappresentato la Gran Bretagna e quindi sarebbe un esordio assoluto, ma le loro storie sono be diverse. In questi giorni, Edmund sta giocando a più non posso sulla terra battuta per farsi trovare pronto in caso di convocazione. Si è aggiudicato il challenger di Buenos Aires e questa settimana sarà in gara a Montevideo. Al contrario, Bedene è a Praga dove si discuterà il suo appello contro la decisione di non renderlo eleggibile per la Gran Bretagna. I nuovi regolamenti, infatti, vietano di giocare per una nazionale dopo averne già rappresentata un'altra. E lui ha giocato un paio di match per la Slovenia. Oltre al suo, sarà discusso anche il caso di Maxime Dubarenco (n.340 ATP) che vorrebbe passare dalla Moldavia alla Bielorussia. Il clan britannico, guidato dall'avvocato LTA Stephen Farrow, crede di avere buone chance ma c'è la sensazione che l'ITF non voglia creare un precedente: la richiesta, dunque, dovrebbe essere respinta. In questo caso Bedene salterebbe la Davis ma farebbe ugualmente ricorso al CAS di Losanna. Le convocazioni per la Davis usciranno in queste ore, ma i capitani avranno tempo fino a un'ora prima del sorteggio per effettuare eventuali modifiche. Nel frattempo Edmund è tornato tra i top-100 grazie alla vittoria a Buenos Aires e proverà a ripetersi a Montevideo. "Anche se dovessi arrivare in Europa in ritardo non sarebbe un grosso problema – ha detto – perché sono 12 ore di volo ma soltante 3 di fuso orario. E sarebbe comunque una buona cosa perché vorrebbe dire che sono andato avanti anche in Uruguay. Non ho mai giocato in Davis? No problem. Ho già sperimentato l'atmosfera e se dovessi scendere in campo non ci penserei più di tanto".