La prima settimana del 2016 ha messo in evidenza tre nomi: Novak Djokovic, Victoria Azarenka e Milos Raonic. Alla vigilia dell'Australian Open si giocano parecchi tornei, ma quanto ne vale la pena? I forfait in extremis e le proposte per cambiare la Davis.Tre nomi per ripartire: Djokovic, Azarenka e Raonic.

Settimana pre-Slam: conviene giocare un torneo?

Che fare con i ritiri a tabellone già compilato? Davis: "Deve essere biennale!"

Noi e Jacopo Lo Monaco siamo stati puntuali all'appuntamento con il Podcast, ma il collegamento Skype ci ha fatto un dispetto: la seconda parte del primo blocco e gli ultimi tre minuti del secondo sono disturbati da un fastidioso fischio. Ci scusiamo per il disagio…uditivo, ma non è dipeso da noi. Tante tematiche nell'ultimo appuntamento prima dell'Australian Open, spalmate in un'oretta di chiacchiere.

PRIMO BLOCCO – La prima settimana di tornei ha portato tre nomi sulla ribalta. Il primo è Novak Djokovic, talmente dominatore a Doha che uno scommettitore ha pensato bene di investire 130.000 dollari sul suo successo all'Australian Open. "La quota è un po' bassa, per ora non lo giocherei" dice Jacopo. Molto bene Vika Azarenka, dominatrice a Brisbane. "In questo momento a 7 la giocherei, anche se negli ottavi potrebbe pescare Serena Williams e sarebbe un problema. Certo, Serena a 2.5 è un rischio". L'unica top-5 in forma sembra Agnieszka Radwanska, ma al 100% Jacopo prenderebbe sempre la Azarenka. 

SECONDO BLOCCO – Ci si domanda spesso se giocare un torneo ATP-WTA prima di uno Slam sia una buona idea. Jacopo ha le idee chiare: è giusto prima dell'Australian Open, sbagliato prima di Parigi e New York, da valutare alla vigilia di Wimbledon. Il torneo più valido della settimana si gioca ad Auckland, che ha un po' soppiantato Sydney. In Nuova Zelanda c'è Ferrer che vuole testare la nuova racchetta, oltre a Tsonga e Fognini. Discreto torneo ATP anche a Sydney, dove abbiamo anche il nostro Andreas Seppi. Un Bolelli acciaccato ha perso subito contro un qualificato. Nel New South Wales, il giocatore più atteso è Grigor Dimitrov. "Per me è il favorito". La prova femminile ha un buon tabellone, ma paga alcuni forfait in extremis. Ancora più evidenti le difficoltà di un paio di giocatrici: Ana Ivanovic e Timea Bacsinszky. La Pliskova gioca tutte le settimane: non è che si stancherà? L'osservata speciale è Belinda Bencic.

TERZO BLOCCO – Il torneo di Hobart vede Camila Giorgi come giocatrice di più alta classifica: sarebbe affascinante un quarto di finale contro la Bouchard. Noi crediamo che alla vigilia di uno Slam una giocatrice possa anche non giocare al 100%. Secondo Jacopo, invece, la possibilità di guadagnare punti e dollari viene prima di qualsiasi ragionamento, specie se sei fuori dalle top-30. Troppe giocatrici danno forfait a tabellone già compilato, mettendo in difficoltà organizzatori e colleghe. Sara Errani si è lamentata della cosa, anche se avrebbe dovuto farlo in modo diverso. Cosa si può fare per ridurre il fenomeno? Sicuramente una multa, magari una squalifica per il torneo successivo dello stesso livello. "Alcune giocatrici lo fanno un po' troppo spesso. Diciamo che la multa va data subito, dopodichè la squalifica scatta alla terza infrazione". L'ultimo argomento riguarda la Coppa Davis: Dave Haggerty, neopresidente ITF, ha ipotizzato il varo di una Final Four. Jacopo non apprezza molto la soluzione. "Anche perché se si gioca in sede neutra, senza la nazione ospitante, ci sarebbe il rischio di un flop di pubblico. Vedo bene la Davis con cadenza biennale, un po' come la Ryder Cup di golf".