Murray la spunta in rimonta, ma quanti rimpianti per Sonego che era avanti 3-0 anche nel tie-break
Quella di battere gli italiani al primo turno salvando matchpoint, da parte di Andy Murray, sta diventando un’abitudine fastidiosa. A Melbourne contro Matteo Berrettini gliene era bastato uno, qui a Doha, se non altro, ha dovuto salvarne tre contro Lorenzo Sonego, di nuovo al termine di un match lottatissimo (4-6 6-1 7-6) durato però stavolta ‘solo’ due ore e mezzo. Per Lorenzo, va detto, è stato il match delle occasioni perdute. Oltre ai tre matchpoint salvati nel decimo gioco del terzo set, due consecutivi sul 15-40 – e sul primo, un diritto largo, può recriminare – può mangiarsi le mani per il vantaggio di 3-0 nel tie-break, sciupato con 5 (dicasi 5) errori consecutivi, dei quali almeno tre evitabili, specie la volée alta di rovescio in corridoio sul 3 pari.
Lore era entrato bene nel match, brekkando a freddo Murray e tenendo poi bene il ritmo fine alla fine; nel secondo invece si è disunito, calando al servizio e permettendo al guerriero di Dumblane di rintrare nel match. Il terzo sir Andyb e il Polpo se lo sono giocati punto su punto, con scambi spesso lunghissimi, duri e spettacolari. Giocate da taccuino, che nel finale sembravano aver un po’ sfibrato Murray. Al servizio Lore aveva ritrovato ritmo e incisività, perdendo un solo 15 negli ultimi tre turni di battuta, mentre Andy spesso rifiatava appoggiandosi alla racchetta, mentre mamma Judy soffriva in tribuna. I primi punti del tie-break, che Lore ha giocato alla grande dando l’impressione di essersi messo alle spalle il disappunto per i tre matchpoint annullati, sembravano aver confermato il ‘mood’, ma di nuovo Lorenzo non ha saputo insistere e cogliere l’occasione. Un passante di rovescio di Murray, su un attacco un filo ottimistico di Sonego sul 5-3, poi la fine a quel punto amarissima. Bravo Murray, che sulla partita secca e sul duro è ancora un cliente rognosissimo, ma quanti rimpianti.