L'Italia farà bene a vincere a Marsiglia, perché si stanno aprendo scenari clamorosi. Tra risultati sorprendenti (a tratti clamorosi) e big in difficoltà, può davvero succedere di tutto. Per farla breve, in caso di successo in terra di Francia, anziché l'ostica trasferta in Russia potremmo andare in Olanda contro una squadra (decisamente) meno temibile. Una squadra che, sulla carta, non ha i valori necessari per restare nel World Group I. Invece, una serie di circostanze ha consentito alle ragazze di Paul Haarhuis di chiudere la prima giornata sul 2-0. E tra le russe c'è una Kuznetsova azzoppata. Ma andiamo con ordine.
ROMANIA – REPUBBLICA CECA 1-1
Il punteggio ci poteva stare, ma è maturato al contrario. Simona Halep avrebbe dovuto battere Karolina Pliskova, invece si è sciolta alla distanza, mentre è ancora più clamoroso il capitombolo di Petra Kvitova. E stavolta non ci sono alibi legati alla superficie o alle condizioni atmosferiche: si giocava sul cemento indoor, dove lei rende al massimo. E invece si è arresa 6-3 6-4 a Monica Niculescu, interprete di un tennis unico, difficile da gestire. Ma per lei avrebbe dovuto essere la normalità. E così la seconda giornata diventa impronosticabile, con il big match tra leonesse ferite (Halep-Kvitova) seguito da Pliskova-Niculescu. Le ceche restano favorite perché possono schierare un buon doppio, ma se la Kvitova dovesse continuare nella spirale negativa…per la Pliskova non sarebbe facile scendere in campo sull'1-2, in trasferta, con un pubblico scatenato.
Karolina Pliskova (CZE) b. Simona Halep (ROM) 6-7 6-4 6-2
Monica Niculescu (ROM) b. Petra Kvitova (CZE) 6-3 6-4
GERMANIA – SVIZZERA 1-1
Tutto regolare, tutto come previsto. Timea Bacsinszky e Andrea Petkovic sono sportivamente “sotto un treno” e lo hanno mostrato rispettivamente contro Angelique Kerber (che invece sta giocando in paradiso) e una Belinda Bencic sempre più matura. Nel primo match, a dire il vero, la Petkovic era partita meglio (avanti 2-0). Ma la tedesca ha rapidamente perso il controllo dei colpi e ha ceduto sei dei sette game successivi. Più equilibrio nel secondo, quando la Bencic ha trovato il break decisivo nell'ultimo game. “Sono stata calma nei momenti importanti e ho fatto quel che dovevo – ha detto Belinda – ho molta fiducia, mi sento di appartenere alle migliori del mondo. Questo mi rende felice, il lavoro paga e adesso provo a godermi il più possibile le grandi partite”. Adesso sfiderà una Kerber che non ha lasciato spazio alla Bacsinszky, battendola con un netto 6-1 6-3. Sfida ancora molto equilibrata, con le rossocrociate che potrebbero giocarsi la carta Hingis in doppio.
Belinda Bencic (SUI) b. Andrea Petkovic (GER) 6-3 6-4
Angelique Kerber (GER) b. Timea Bacsinszky (SUI) 6-1 6-3
RUSSIA – OLANDA 0-2
Incredibile. Nel match più lungo nella storia della Fed Cup, la sconosciuta (o quasi) Richel Hogenkamp, mai tra le top-100 WTA, ha battuto Svetlana Kuznetsova col punteggio di 7-6 5-7 10-8 e ha completato la giornata perfetta dell'Olanda dopo che Kiki Bertens aveva superato Ekaterina Makarova. Il match è durato esattamente 4 ore, battendo il primato realizzato dalla portoricana Vilmarie Castellvi e dalla canadese Aleksandra Wozniak nel 2005, quando rimasero in campo undici minuti in meno. Alla vigilia, capitan Haarhuis aveva detto che sarebbe servito un miracolo. Beh, il miracolo sta prendendo forma anche perché la Kuznetsova ha mostrato grossi problemi fisici a una gamba. Negli ultimi game zoppicava, ma deve recriminare per non aver chiuso prima e aver sciupato un matchpoint. Un break in avvio di terzo aveva portato la Hogenkamp sul 5-3, ma “Sveta” ha tenuto duro e si è rifugiata sul 5-5. Con il suo tennis morbido, lento, buono per addormentare l'avversaria, la Hogenkamp ha mostrato una notevole tenacia e ha aspettato che l'avversaria non ne potesse più. E' puntualmente accaduto, peraltro senza grandi manifestazioni di gioia. Sul 2-0 per le olandesi, ci si domanda se Maria Sharapova avrà voglia di giocare: contro la Bertens, sembra difficile che la Kuznetsova possa riprendersi in tempo. L'inserimento di Masha sembra l'unica speranza per evitare alla Russia una clamorosa Caporetto.
Kiki Bertens (NED) b. Ekaterina Makarova (RUS) 6-3 6-4
Richel Hogenkamp (NED) b. Svetlana Kuznetsova (RUS) 7-6 5-7 10-8