FED CUP – L'egoismo di Maria Sharapova condanna le russe a una clamorosa sconfitta contro l'Olanda. “Abbiamo deciso giovedì sera che non avrebbe giocato” dice la Myskina. E allora perché non sostituirla? Impresa Svizzera, la Repubblica Ceca si salva in Romania. 

Il miracolo si è compiuto. Il team russo è imploso tra sfortune e scelte assurde, consentendo all'Olanda di acciuffare la semifinale. Se la ride la Francia, che sarà strafavorita in semifinale. Bella impresa della Svizzera a Lipsia, mentre la Repubblica Ceca si salva a Cluj Napoca grazie a una splendida Pliskova. Lei e Belinda Bencic sono state le giocatrici del weekend. Semifinali Svizzera-Repubblica Ceca e Francia-Olanda.

 

RUSSIA – OLANDA 1-3

“E' incredibile, credo che nessuno si aspettasse un successo del genere, forse neanche noi”. Con queste parole, la n.106 WTA Kiki Bertens ha accolto la clamorosa impresa dell'Olanda. Dopo i risultati della prima giornata, tutti pensavano che Anastasia Myskina avrebbe chiesto un sacrificio a Maria Sharapova. Se fosse scesa in campo, la serie si poteva ancora mettere in piedi. Pare evidente che la Sharapova abbia rifiutato di giocare, e abbia risposto alla convocazione soltanto per poter giocare le Olimpiadi. Ma nel momento del bisogno ha mostrato un vivo egoismo. Ed è salita l'indignazione quando è scesa in campo Svetlana Kuznetsova, sfibrata dalle fatiche e dal mezzo infortunio del giorno prima. Era evidente che non avrebbe avuto chance contro una Bertens che vale molto di più del suo ranking. All'olandese è bastato giocare con attenzione e far muovere il più possibile la Kuznetsova. Tanto è bastato per firmare un 6-1 6-4 che spedisce l'Olanda in paradiso e regala a Paul Haarhuis l'ottava vittoria consecutiva. In casa russa, la Kuznetsova ha spiegato che tutto è girato dalla parte delle olandesi. “Ero anche pronta a giocare lunghi scambi, però non ho trovato il mio rendimento migliore”. Più sottile l'affermazione seguente. “Quest'anno abbiamo sacrificato la Fed Cup in modo da consentire alle giocatrici di partecipare alle Olimpiadi. E' tutta colpa di queste stupide regole”. L'allusione è chiara, sia alla Sharapova che – forse – alla sua federazione. Anastasia Myskina, incalzata dai cronisti, ha tagliato corto. “Giovedì sera abbiamo deciso che Masha non avrebbe giocato per un problema al braccio sinistro”. Fosse vero, un buon capitano avrebbe dovuto metterla fuori squadra e inserire una quarta giocatrice in salute, senza lasciare il team con tre soli elementi. Tra l'altro, in caso di vittoria della Kuznetsova, sul 2-1 avrebbe esordito la 18enne Daria Kasatkina. Forse ha avuto imposizioni dall'alto, forse ha patito il carisma della Sharapova…resta il fatto che la Russia ha fatto una pessima figura. E chissà chi andrà a giocare il play-out di aprile. L'Olanda se la ride, ma è un miracolo simile a quelli che ogni tanto si vedono nelle gare a squadre (soprattutto in Davis, a dire il vero). Ricordate l'India in finale nel 1987 o Israele in semifinale nel 2009? Ecco, siamo sulla stessa lunghezza d'onda. E non c'è dubbio che le francesi siano strafelici di affrontare l'Olanda, peraltro con il vantaggio del fattore campo.

 

Kiki Bertens (NED) b. Ekaterina Makarova (RUS) 6-3 6-4

Richel Hogenkamp (NED) b. Svetlana Kuznetsova (RUS) 7-6 5-7 10-8

Kiki Bertens (NED) b. Svetlana Kuznetsova (RUS) 6-1 6-4

Makarova / Kasatkina (RUS) b. Burger / Rus (NED) 6-0 6-2

 



GERMANIA – SVIZZERA 2-3

E' stato il weekend di Belinda Bencic. La giovane svizzera ha portato a casa tre punti in un'impresa che si annusava già alla vigilia. Tuttavia, il successo su Angelique Kerber vale tantissimo. Un 7-6 6-3 che mette fine alla striscia vincente della campionessa dell'Australian Open, stanca dopo il trionfo di Melbourne e tante attenzioni mediatiche. Con la Svizzera avanti 2-1, Barbara Rittner ha mandato in campo Annika Beck pensando di preservare la Petkovic per il doppio. Mossa azzeccata, poiché la Beck ha acciuffato il 2-2 contro una Bacsinszky in crisi nera. Ma il doppio, ancora una volta, ha visto prevalere la Svizzera. Stavolta Heinz Gunthardt non ha combinato i pasticci dell'anno scorso, quando in Polonia fu salvato da una super Bacsinszky, e così Bencic-Hingis hanno dominato l'ultimo punto. Se i prossimi due mesi ci restituiranno una Bacsinszky in buona forma, il team svizzero sembra un serio candidato alla vittoria finale.

 

Belinda Bencic (SUI) b. Andrea Petkovic (GER) 6-3 6-4

Angelique Kerber (GER) b. Timea Bacsinszky (SUI) 6-1 6-3

Belinda Bencic (SUI) b. Angelique Kerber (GER) 7-6 6-3

Annika Beck (GER) b. Timea Bacsinszky (SUI) 7-5 6-4

Hingis / Bencic (SUI) b Petkovic / Groenefeld (GER) 6-3 6-2

 

 

ROMANIA – REPUBBLICA CECA 2-3

Le rumene si sono bloccate a un passo dall'impresa. Un set, un misero set e avrebbero certificato una nuova vincitrice di Fed Cup dopo 12 edizioni. Con Italia e Russia eliminate, invece, la Repubblica Ceca resta a galla nonostante l'assenza della Safarova e una Kvitova ai minimi termini, battuta in entrambi i singolari. Ma capitan Petr Pala ride grazie a Karolina Pliskova, inesauribile portatrice di tre punti. Dopo la bella impresa contro la Halep, ha vinto un match giocato in condizioni ambientali complicatissime contro la Niculescu…poi si è presa una mezz'oretta per ricaricarsi e insieme alla Strycova non ha avuto problemi contro l'improvvisato doppio rumeno. Le padrone di casa hanno patito l'assenza di Begu e Dulgheru, ma ha vinto la squadra più forte. Una squadra di cannibali, perché dopo quattro trofei negli ultimi cinque anni poteva starci un piccolo calo. Niente affatto: la Repubblica Ceca è ancora in gara. Il prossimo esame di maturità, l'ennesimo, sarà tra due mesi. In Svizzera sarà durissima. Petr Pala lo sa e dovrà accelerare i recuperi di Kvitova e Safarova, o almeno una delle due. La Pliskova, stavolta, potrebbe anche non bastare.

 

Karolina Pliskova (CZE) b. Simona Halep (ROM) 6-7 6-4 6-2

Monica Niculescu (ROM) b. Petra Kvitova (CZE) 6-3 6-4

Simona Halep (ROM) b. Petra Kvitova (CZE) 6-4 3-6 6-3

Karolina Pliskova (CZE) b. Monica Niculescu (ROM) 6-4 4-6 6-3

Pliskova / Strycova (CZE) b. Olaru / Mitu 6-2 6-3