Roberta Vinci è virtualmente top 10: se la Suarez non arriverà in semifinale a Dubai, o ci riuscirà lei, lunedì taglierà il traguardo. Altrimenti sarà numero 11, dietro alla Pennetta. Dopo i sorrisi e gli abbracci di New York, Flavia la aiuterà cancellandosi dal ranking?La rincorsa di Roberta Vinci verso le prime 10 del mondo è in dirittura d’arrivo. Dopo lo splendido successo a San Pietroburgo, con tanto di trofeo molto simile a quello che le è sfuggito allo Us Open, la classifica WTA pubblicata questo lunedì dice che per centrare la top ten le servono 156 punti, ma nasconde una verità celata nei giochi di classifica. Non servono nemmeno particolari conti, non c’è neanche bisogno della calcolatrice. Semplicemente, scartando i punti in uscita il prossimo lunedì, Roberta inizia questa settimana da numero 10 virtuale, con 25 punti di vantaggio su Carla Suarez Navarro: 3.325 contro 3.300. E visto che le altre due giocatrici che al momento la precedono (Venus Williams e Lucie Safarova) questa settimana saranno a riposo, e nessuna collega la può superare nel giro di sette giorni, l’unica da tenere d’occhio è la spagnola, che a Dubai difende i quarti di finale del 2015. Tuttavia, malgrado il bye del primo turno, la tennista di Gran Canaria partirà parecchio svantaggiata, perché l’ultimo risultato utile nella sua best 16 sono 100 punti. Significa che potrà guadagnare qualcosa solo centrando almeno la semifinale, che ne mette in palio 185. Dunque, il prossimo lunedì la Vinci sarà fra le prime 10 se si verificherà uno dei seguenti tre casi:
 
1. Carla Suarez Navarro non raggiunge la semifinale
Se non dovesse riuscire ad approdare fra le migliori quattro negli Emirati Arabi Uniti, la Suarez Navarro non guadagnerà alcun punto, e di conseguenza rimarrà alle spalle della Vinci. Sul suo cammino verso i quarti di finale la spagnola troverà prima Caroline Garcia (che non sta affatto giocando male) e poi probabilmente Belinda Bencic, fresca di ingresso fra le prime 10 e motivata a riscattare la batosta di San Pietroburgo. Insomma, il cammino della spagnola è tutt’altro che facile. Per l’Italia questo sarebbe il caso più favorevole, visto che ci permetterebbe di avere nuovamente due azzurre fra le top ten. Nella storia del nostro tennis è successo solamente nel 2010, per tre settimane, con Schiavone e Pennetta.
 
2. Roberta Vinci raggiunge la semifinale
Dovesse approdare lei, fra le migliori quattro del Dubai Duty Free Tennis Championships, la Vinci sarebbe matematicamente certa di sfondare il muro delle prime 10, indipendentemente dal risultato della Suarez Navarro. Il tutto perché salirebbe a quota 3.450 punti WTA, lasciandosi alle spalle Flavia Pennetta, che il prossimo lunedì perderà i punti dei quarti del 2015, scendendo a quota 3.422.
 
3. Entrambe raggiungono la semifinale
Oltre a quanto detto nel punto 1, la Vinci potrebbe guadagnare la top ten anche se la rivale centrasse la semifinale (o pure la finale o il titolo), a patto che anche lei arrivi in semifinale. In quel caso, come accennato nel punto 2, non avrebbe più alcun bisogno di badare ai risultati della Suarez, perché sarebbe certa del sorpasso ai danni della Pennetta.
 
Da tutto ciò emerge l’unico caso che obbligherebbe la Vinci a rimandare l’assalto alle prime 10: la Suarez Navarro in semifinale e lei eliminata prima. Una combinazione possibile, anche perché l’azzurra sul suo cammino verso le migliori quattro ha Petra Kvitova. La ceca non sta giocando il suo miglior tennis, ma è sempre un’avversaria insidiosa e va molto a giornate: se azzecca quella giusta batterla è roba per poche. Prima, però, la Vinci dovrà arrivare almeno ai quarti, passando da un esordio con semplicissimo contro la qualificata Yaroslava Shvedova (che l’ha già battuto in passato) e da un probabile secondo turno con Sara Errani, a patto che la romagnola batta l’altra qualificata Saisai Zheng, risultato tutt’altro che scontato visto il rendimento recente di ‘Sarita’. In altri tempi la sfida in famiglia sarebbe stata una bella notizia, ma visto che – dopo qualche segnale di riavvicinamento – il rapporto fra le due ex amiche del cuore pare di nuovo ai minimi termini, non c’è da attendersi alcun aiuto.
 
‘Robi’ dovrà far tutto da sola, a patto che non decida di darle una mano Flavia Pennetta. Se la tarantina non dovesse riuscire nel sorpasso sulla Suarez, infatti, lunedì sarebbe numero 11, privata del meritato traguardo dalla presenza del ranking della connazionale. Visto che ha deciso di dire basta, e ai Giochi Olimpici di Rio De Janeiro non ha alcuna intenzione di andarci, Flavia potrebbe chiedere alla WTA la definitiva cancellazione dalla classifica, così da permettere alla Vinci di scalare una posizione e coronare l’ultimo sogno della sua carriera. Accogliendo col sorriso la sconfitta a New York, la Vinci ha aggiunto un sacco di fascino alla vittoria dell’amica-rivale, regalando una cartolina che nel mondo dello sport si è vista molto raramente. Per Flavia pare giunto il momento di ricambiare, e magari anche piuttosto alla svelta. È vero che la Vinci non ha chissà quali cambiali fino all’estate americana, ma la classifica è molto corta mentre la lista delle pretendenti alle prime 10 è piuttosto lunga. E fra 7 giorni scatta il primo Mandatory dell’anno, con in palio punti a sufficienza per rimescolare di nuovo le carte.