Francesca vince a Rio de Janeiro: al di là della portata tecnica del trionfo, ha emozionato la sua gioia. Discorsi in portoghese scritti su un biglietto, espressioni di giubilo, fiumi di champagne…uno spettacolo che riconcilia con l'essenza dello sport: la passione. 

La gioia di Francesca Schiavone dopo il successo a Rio de Janeiro avrebbe emozionato anche un pezzo di ghiaccio. La milanese viene da un periodo durissimo, sembrava incapace di tornare su livelli appena dignitosi. Ma non ha perso ciò che la contraddistingue da quindici anni: la capacità di sorprenderci. E così ha incassato il settimo titolo in carriera. Non è il più importante e nemmeno il più ricco, ma la gioia con cui ha sollevato il trofeo e innaffiato di champagne le prime file del Jockey Club riconciliano con il senso più profondo dello sport: la passione. Nell'epoca del professionismo sfrenato, dei consigli d'amministrazione, degli sponsor, dei quattrini che gonfiano i portafogli di pochi eletti, l'entusiasmo della Schiavone è uno spettacolo di purezza. Raramente abbiamo visto una giocatrice appassionata come lei. Il suo rapporto con il tennis ricorda quello di un tifoso con la squadra del cuore: non c'è sconfitta capace di demoralizzarla, di scalfire la sua passione. A Rio de Janeiro si è presentata senza grosse ambizioni, ha rischiato di uscire nei quarti contro l'olandese Cindy Burger, cui ha annullato un matchpoint (la Burger se lo è auto-annullato con un errore di rovescio), ma con la grinta di sempre ha dominato alla distanza. Poi ha tenuto a bada Petra Martic prima di infilare un'altra rimonta contro Shelby Rogers, ragazzona americana dalle movenze che ricordano vagamente Lindsay Davenpont. La sua pesantezza di palla ha messo in difficoltà libellula-Schiavone nel primo set, ma poi è cambiato tutto. E' venuto fuori un 2-6 6-2 6-2 che l'ha spedita in paradiso. Non aveva esultato così tanto nemmeno per il Roland Garros. Certo, si era gettata per terra, aveva baciato la terra parigina, ma c'era anche l'incredulità. Stavolta c'era la gioia sfrenata, la voglia di gioire a tutti i costi, di abbracciare a uno a uno gli spettatori sugli spalti.


FRANCESCA ALLE SPALLE DI KING, NAVRATILOVA E DATE

Non potendo farlo per davvero, ha provato a parlare in portoghese durante la premiazione. Non padroneggia troppo la lingua, allora si era scritta le note su un foglietto. E le avrebbe recitate anche in caso di sconfitta. Mentre leggeva le tremava il braccio dall'emozione. Una scena bellissima. “Mi ero preparata queste note in portoghese, qualunque fosse l'esito della finale. Voglio condividere con voi questa gioia. Per me è un giorno di festa, di grande emozione. Il Brasile è un paese meraviglioso, il vostro sorriso ha riempito i miei giorni. Grazie e buona fortuna alle Olimpiadi”. C'è persino un retrogusto amaro, la consapevolezza che difficilmente l'azzurra potrà partecipare alle Olimpiadi. Ma finisce presto, perché Francesca ha già riempito a dovere la sua carriera. Quello che arriva oggi è tanto di guadagnato. Emozioni gratis, bonus track di un album di successo. Francesca torna a vincere un titolo WTA dopo quasi tre anni. L'ultimo risaliva all'aprile 2013, a Marrakech. Dopo aver perso le prime otto finali della sua carriera, ne ha vinte sette delle ultime dieci. “E' uno dei giorni più felici della mia vita – ha detto la Schiavone – è stata una settimana piena, con tanti momenti difficili. Ho cancellato un matchpoint, ho giocato una buona semifinale e recuperato un set di svantaggio in finale. Ho passato un mucchio di tempo senza vincere niente, adesso mi sento libera, mi sono tolta un peso”. Vincendo in Brasile, la milanese è diventata la quarta tennista più anziana a vincere un torneo WTA. Hanno fatto “meglio” di lei soltanto Billie Jean King, Kimiko Date Krumm e Martina Navratilova. A 35 anni, 7 mesi e 29 giorni non pensa minimamente al ritiro. Mentre Flavia Pennetta, due anni più giovane di lei, ha appeso la racchetta al chiodo, lei ha trovato motivazioni proprio dall'ultimo successo della brindisina: “La vittoria di Flavia allo Us Open mi ha spinto a continuare, ho la passione giusta per continuare a giocare. La parola 'addio' non mi interessa. Voglio utilizzare questo successo per andare avanti e vincere ancora. Voglio chiudere la mia carriera quando avrò capito che è finita, non importa se perdendo al primo turno o vincendo un titolo”. Intanto è di nuovo tra le top-100 WTA, giacché l'ultimo ranking la riporta in 94esima posizione, con un balzo di ben 38 posizioni. Dopo averla vista così, non possiamo che continuare a fare il tifo per lei. Soffrire e gioire insieme a lei. Perché Francesca Schiavone risveglia la purezza che c'è in ciascuno di noi.

WTA RIO DE JANEIRO – Finale
Francesca Schiavone (ITA) b. Shelby Rogers (USA) 2-6 6-2 6-2
 

 

ITALIA, TRIONFO NUMERO 71

Per la terza volta in una settimana “ci tocca” aggiornare la lunga lista dei trionfi italiani nel circuito WTA. Quello firmato dalla Schiavone è il numero 71. Come avevamo ricordato dopo il successo della Vinci a San Pietroburgo, il mitico quartetto Schiavone-Pennetta-Errani-Vinci ne ha raccolti la maggioranza assoluta, ben 37. Quattro leggende che ci mancheranno da morire. Ma dobbiamo ritenerci fortunati per averle vissute.  
 

WTA TOUR – TUTTI I SUCCESSI ITALIANI

1982 – Bakersfield – Sabina Simmonds b. Lea Antonopolis 6-2 6-1

1984 – Taranto – Sandra Cecchini b. Sabrina Goles 6-2 7-5

1984 – Rio De Janeiro – Sandra Cecchini b. Adriana Villagran 6-3 6-3

1985 – Taranto – Raffaella Reggi b. Vicki Nelson Dunbar 6-4 6-4

1985 – Barcellona – Sandra Cecchini b. Raffaella Reggi 6-3 6-4

1986 – Lugano – Raffaella Reggi b. Manuela Maleeva 5-7 6-3 7-6

1986 – San Juan – Raffaella Reggi b. Sabrina Goles 7-6 4-6 6-3

1986 – Bregenz – Sandra Cecchini b. Mariana Perez Roldan 6-4 6-0

1987 – San Diego – Raffaella Reggi b. Anne Minter 6-0 6-4

1987 – Bastad – Sandra Cecchini b. Catarina Lindqvist 6-4 6-4

1987 – Little Rock – Sandra Cecchini b. Natasha Zvereva 0-6 6-1 6-3

1988 – Strasburgo – Sandra Cecchini b. Judith Wiesner 6-0 6-3

1988 – Nizza – Sandra Cecchini b. Nathalie Tauziat 7-5 6-4

1989 – Paris Clairins – Sandra Cecchini b. Regina Rajchrtova 6-4 6-7 6-1

1990 – Taranto – Raffaella Reggi b. Alexia Dechaume 3-6 6-0 6-2

1990 – Bastad – Sandra Cecchini b. Csilla Bartos 6-1 6-2

1990 – Estoril – Francesca Bonsignori b. Laura Garrone 2-6 6-3 6-3

1991 – Bol – Sandra Cecchini b. Magdalena Maleeva 6-4 3-6 7-5

1991 – San Marino – Katia Piccolini b. Silvia Farina 6-2 6-3

1992 – Paris Clairins – Sandra Cecchini b. Emanuela Zardo 6-2 6-1

1993 – San Marino – Marzia Grossi b. Barbara Rittner 3-6 7-5 6-1

1996 – Bol – Gloria Pizzichini b. Silvija Talaja 6-0 6-2

2000 – Budapest – Tathiana Garbin b. Kristie Boogert 6-2 7-6

2001 – Hobart – Rita Grande b. Jennifer Hopkins 0-6 6-3 6-3

2001 – Bratislava – Rita Grande b. Martina Sucha 6-1 6-1

2001 – Strasburgo – Silvia Farina b. Anke Huber 7-5 0-6 6-4

2002 – Strasburgo – Silvia Farina b. Jelena Dokic 6-4 3-6 6-3

2003 – Casablanca – Rita Grande b. Antonella Serra Zanetti 6-2 4-6 6-1

2003 – Strasburgo – Silvia Farina b. Karolina Sprem 6-3 4-6 6-4

2004 – Sopot – Flavia Pennetta b. Klara Koukalova 7-5 3-6 6-3

2005 – Bogotà – Flavia Pennetta b. Lourdes Dominguez Lino 7-6 6-4

2005 – Acapulco – Flavia Pennetta b. Ludmila Cervanova 3-6 7-5 6-3

2006 – Bangalore – Mara Santangelo b. Jelena Kostanic 3-6 7-6 6-3

2007 – Bogotà – Roberta Vinci b. Tathiana Garbin 6-7 6-4 0-3 rit.

2007 – Bad Gastein – Francesca Schiavone b. Yvonne Meusburger 6-1 6-4

2007 – Bangkok – Flavia Pennetta b. Yung-Jan Chan 6-1 6-3

2008 – Vina Del Mar – Flavia Pennetta b. Klara Zakopalova 6-4 5-4 rit.

2008 – Acapulco – Flavia Pennetta b. Alize Cornet 6-0 4-6 6-1

2008 – Palermo – Sara Errani b. Mariya Koryttseva 6-2 6-3

2008 – Portorose – Sara Errani b. Anabel Medina Garrigues 6-3 6-3

2009 – Barcellona – Roberta Vinci b. Maria Kirilenko 6-0 6-4

2009 – Palermo – Flavia Pennetta b. Sara Errani 6-1 6-2

2009 – Los Angeles – Flavia Pennetta b. Samantha Stosur 6-4 6-3

2009 – Mosca – Francesca Schiavone b. Olga Govortsova 6-3 6-0

2010 – Marbella – Flavia Pennetta b. Carla Suarez Navarro 6-2 4-6 6-3

2010 – Barcellona – Francesca Schiavone b. Roberta Vinci 6-1 6-1

2010 – ROLAND GARROS – Francesca Schiavone b. Samantha Stosur 6-4 7-6

2010 – Lussemburgo – Roberta Vinci b. Julia Goerges 6-3 6-4

2011 – Fes – Alberta Brianti b. Simon Halep 6-4 6-3

2011 – Barcellona – Roberta Vinci b. Lucie Hradecka 4-6 6-2 6-2

2011 – ‘s-Hertogenbosch – Roberta Vinci b. Jelena Dokic 7-5 3-6 7-5

2011 – Budapest – Roberta Vinci b. Irina Camelia Begu 4-6 6-1 6-4

2012 – Acapulco – Sara Errani b. Flavia Pennetta 5-7 7-6 6-0

2012 – Barcellona – Sara Errani b. Dominika Cibulkova 6-1 6-2

2012 – Budapest – Sara Errani b. Elena Vesnina 7-5 6-4

2012 – Strasburgo – Francesca Schiavone b. Alize Cornet 6-4 6-4

2012 – Palermo – Sara Errani b. Barbora Zahlavova Strycova 6-1 6-3

2012 – Dallas – Roberta Vinci b. Jelena Jankovic 7-5 6-3

2013 – Acapulco – Sara Errani b. Carla Suarez Navarro 6-0 6-4

2013 – Katowice – Roberta Vinci b. Petra Kvitova 7-6 6-1

2013 – Marrakech – Francesca Schiavone b. Lourdes Dominguez Lino 6-1 6-3

2013 – Palermo – Roberta Vinci b. Sara Errani 6-3 3-6 6-3

2014 – INDIAN WELLS – Flavia Pennetta b. Agnieszka Radwanska 6-2 6-1

2014 – Tashkent – Karin Knapp b. Bojana Jovanovkski 6-2 7-6

2015 – Rio de Janeiro – Sara Errani b. Anna Schmiedlova 7-6 6-1

2015 – Norimberga – Karin Knapp b. Roberta Vinci 7-6 4-6 6-1

2015 – 's-Hertogenbosch – Camila Giorgi b. Belinda Bencic 7-5 6-3

2015 – US OPEN – Flavia Pennetta b. Roberta Vinci 7-6 6-2

2016 – San Pietroburgo – Roberta Vinci b. Belinda Bencic 6-4 6-3
2016 – Dubai – Sara Errani b. Barbora Strycova 6-0 6-2

2016 – Rio de Janeiro – Francesca Schiavone b. Shelby Rogers 2-6 6-2 6-2