Gemellaggio virtuale tra i tornei del Qatar e degli Emirati: entrambi festeggiano un finalista atteso…e uno a sorpresa. Ma se Marcos Baghdatis mostra uno stato di forma che non si vedeva da anni, Jelena Ostapenko ha avuto un bel po' di fortuna.  

Doha e Dubai distano 700 chilometri e l'immaginario tennistico le accomuna spesso. Oggi abbiamo una ragione in più per mischiarle nello stesso articolo. Entrambi i tornei termineranno oggi, entrambi hanno una finale a sorpresa: da una parte un protagonista atteso ma non attesissimo (Stan Wawrinka e Carla Suarez Navarro), dall'altra una grande sorpresa (Marcos Baghdatis e Jelena Ostapenko). Non sono tornei di cui ci si ricorda a fine anno, non fanno la differenza nella carriera dei giocatori…però offrono punti e (petro)dollari importanti. Senza nulla togliere a Stan e Carla, i protagonisti di giornata sono stati gli underdog. Che Baghdatis fosse in ripresa si era notato da tanti piccoli segnali, ma contro Feliciano Lopez ha saputo esaltare. Ha centrato la sua finale più importante dal 2010, la prima da quando è marito e padre di due bambini. Sull'orlo della sconfitta ha dominato alla distanza, chiudendo col punteggio di 3-6 7-6 6-1. Impressiona la sua condizione fisica: già contro Bautista Agut sembrava avere più benzina dello spagnolo, stavolta ha raccolto i cocci di Lopez. “Negli ultimi 3-4 anni ho avuto un percorso molto difficile. Ho dovuto combattere per tornare dove vorrei stare. Lo scorso anno avevo fissato l'obiettivo dei top-50 e l'ho ottenuto – ha detto il cipriota – adesso guardo avanti. Penso di avere ancora molto ad imparare, ma la cosa importante è la salute. Adesso non ho più i guai di qualche tempo fa”. Momenti bui, in cui aveva seriamente pensato al ritiro. “In quel momento mia moglie Karolina Sprem (ex giocatrice, ndr) è stata fondamentale e mi ha fatto prendere la giusta decisione”. La voglia di non mollare è stata decisiva contro Lopez, avanti di un set e di un break, peraltro con la possibilità di servire con palle nuove. “Ma il pubblico mi ha aiutato e mi ha dato la forza di vincere il set. Ho giocato un tie-break incredibile”. E da lì è diventato tutto facile. Per lui sarà la 13esima finale nel tour. Ad oggi ne ha vinte quattro. Per farcela dovrà battere Stan Wawrinka, che ha approfittato del ritiro di Nick Kyrgios quando era già avanti 6-4 3-0. L'australiano ha mollato per problemi alla schiena, trattati dal fisioterapista per il secondo giorno consecutivo. Con la Davis a un passo, Nick ha scelto di non rischiare. Eppure aveva rimontato da 1-4 a 4-4. Persi cinque game di fila ha lasciato perdere. “In effetti non era lui, non serviva al meglio – ha ammesso Wawrinka – ma contro Nick non sai mai cosa aspettarti. Infatti ho incassato il controbreak. Ad ogni modo, tenendo conto che ho rischiato di perdere al primo turno, sono molto soddisfatto dei miei miglioramenti".


JELENA FORTUNATA, CARLA IN CARROZZA

Se Baghdatis è stato molto bravo a scompigliare le carte a Dubai, Jelena Ostapenko è stata soprattutto fortunata ad acciuffare la finale in Qatar. Un infortunio alla coscia sinistra ha letteralmente messo KO Andrea Petkovic. Non è un problema grave come quelli del passato, ma sufficiente per farle scivolare via una semifinale che stava dominando. Avanti 5-1 contro la 18enne lèttone, ottima picchiatrice da fondocampo, si è fatta risucchiare e poi, una volta persi sette game di fila, ha alzato bandiera bianca. Non riusciva più a muoversi e nemmeno una vistosa fasciatura è servita. “Ovviamente mi dispiace per Andrea, ma sono felice di aver combattuto anche quando ero sotto 5-1”. Per la lèttone è la seconda finale in carriera, di gran lunga la più importante: cinque mesi fa era arrivata al match clou a Quebec City. Potrà giocarsela contro la Suarez Navarro, se non altro perché l'ha battuta nettamente a Wimbledon, lasciandole due game. Gli stessi che la spagnola ha concesso a una Radwanska irriconoscibile, stanca dopo la dura battaglia della sera prima contro la Vinci, terminata a orari marzulliani. Con questo risultato, la Ostapenko si garantirà l'ingresso tra le top-50 e corona una settimana super, in cui aveva battuto Kvitova e Kuznetsova. Da parte sua, la Suarez Navarro ha giocato un match quasi perfetto, uno dei migliori della sua carriera, per cancellare in 62 minuti la Radwanska. La polacca è parsa esausta, ma Carla è davvero in gran forma e festeggerà il suo ritorno tra le top-10, addirittura al numero 6. E in caso di vittoria salirà al numero 2 della Race stagionale, seconda solo ad Angelique Kerber. Non è semplice interpretare la finale: per questo motivo è interessante dare un'occhiata alle quote-scommesse. La Suarez è nettamente favorita, 1.40 contro 3.25. Differenza un po' troppo netta?

 

ATP 500 DUBAI – Semifinali

Stan Wawrinka (SUI) b. Nick Kyrgios (AUS) 6-4 3-0 rit.

Marcos Baghdatis (CIP) b. Feliciano Lopez (SPA) 3-6 7-6 6-1

 

WTA PREMIER FIVE DOHA – Semifinali

Jelena Ostapenko (LET) b. Andrea Petkovic (GER) 7-5 1-0 rit.

Carla Suarez Navarro (SPA) b. Agnieszka Radwanska (POL) 6-2 6-0