Periodo d’oro per Marcos Baghdatis: dopo la splendida finale a Dubai, una delle più importanti in carriera dopo quella di dieci anni fa all’Australian Open, il cipriota ha eguagliato lo storico record di Bjorn Borg di vittorie consecutive in singolare in Coppa Davis. Lo svedese ne ha infilate 33 una via l’altra dal 1973 al 1980, ritirandosi con la striscia ancora aperta, mentre Baghdatis ha fatto lo stesso dal 2003 a oggi, quando sul cemento del Tere Tennis Centre di Tallin (Estonia) – sede dei match dell’edizione 2016 del Gruppo III Zona Europea – ha dato il 2-0 ai suoi nella sfida contro l’Islanda, battendo 6-4 6-0 il 23enne Birkir Gunnarson, dilettante senza alcuna esperienza a livello internazionale. Sceso probabilmente in campo con ben poca attenzione, il cipriota è riuscito a subire due break nel primo set, ma ha raddrizzato facilmente le cose prendendosi il record in meno di un’ora. Va sottolineato che i 33 successi di Borg arrivarono quasi tutti fra Gruppo Mondiale ed Europeo, mentre Baghdatis ha vinto esclusivamente fra Serie C e D, battendo giusto una manciata di giocatori arrivati fra i primi 100 del mondo, ma a livello statistico conta esattamente come quello dell’ex fenomeno svedese. Dopo averlo eguagliato, Baghdatis avrà la possibilità di staccarlo già nella giornata di domani, quando Cipro sfiderà la formazione di Andorra, tornata a competere in Davis dopo tre anni di assenza. Da segnalare, sempre nella fredda capitale estone, l’esordio in Coppa Davis del Kosovo. Pur non ancora riconosciuto da tutti i membri delle Nazioni Unite, lo Stato balcanico ha avuto l’ok dell’ITF e si presenta per la prima volta nel mondo del tennis, schierando gli sconosciuti Hyda Banjska, Granit Bajraliu, Gurash Hasani e Meldin Mustafi, capitanati da Jeton Hadergjonaj. Quindici le nazioni in gara nel Gruppo 3, il più basso per la squadre del continente europeo. Sono divise in 4 gironi: le prime passano in semifinale, le vincenti delle due semifinali sono automaticamente promosse nel Gruppo 2 per il 2017.
Periodo d’oro per Marcos Baghdatis: dopo la splendida finale a Dubai, una delle più importanti in carriera dopo quella di dieci anni fa all’Australian Open, il cipriota ha eguagliato lo storico record di Bjorn Borg di vittorie consecutive in singolare in Coppa Davis. Lo svedese ne ha infilate 33 una via l’altra dal 1973 al 1980, ritirandosi con la striscia ancora aperta, mentre Baghdatis ha fatto lo stesso dal 2003 a oggi, quando sul cemento del Tere Tennis Centre di Tallin (Estonia) – sede dei match dell’edizione 2016 del Gruppo III Zona Europea – ha dato il 2-0 ai suoi nella sfida contro l’Islanda, battendo 6-4 6-0 il 23enne Birkir Gunnarson, dilettante senza alcuna esperienza a livello internazionale. Sceso probabilmente in campo con ben poca attenzione, il cipriota è riuscito a subire due break nel primo set, ma ha raddrizzato facilmente le cose prendendosi il record in meno di un’ora. Va sottolineato che i 33 successi di Borg arrivarono quasi tutti fra Gruppo Mondiale ed Europeo, mentre Baghdatis ha vinto esclusivamente fra Serie C e D, battendo giusto una manciata di giocatori arrivati fra i primi 100 del mondo, ma a livello statistico conta esattamente come quello dell’ex fenomeno svedese. Dopo averlo eguagliato, Baghdatis avrà la possibilità di staccarlo già nella giornata di domani, quando Cipro sfiderà la formazione di Andorra, tornata a competere in Davis dopo tre anni di assenza. Da segnalare, sempre nella fredda capitale estone, l’esordio in Coppa Davis del Kosovo. Pur non ancora riconosciuto da tutti i membri delle Nazioni Unite, lo Stato balcanico ha avuto l’ok dell’ITF e si presenta per la prima volta nel mondo del tennis, schierando gli sconosciuti Hyda Banjska, Granit Bajraliu, Gurash Hasani e Meldin Mustafi, capitanati da Jeton Hadergjonaj. Quindici le nazioni in gara nel Gruppo 3, il più basso per la squadre del continente europeo. Sono divise in 4 gironi: le prime passano in semifinale, le vincenti delle due semifinali sono automaticamente promosse nel Gruppo 2 per il 2017.
Essere vulnerabili, e ammetterlo, è una grande risorsa
Vulnerabili lo siamo tutti, anche e soprattutto i tennisti, in un’epoca in cui la pressione per il risultato è...