COPPA DAVIS – Cecchinato e Lorenzi sbrigano la pratica Svizzera: a Pesaro finisce 5-0. A luglio arriverà l'Argentina. “Siamo attrezzati per batterla, l'abbiamo già fatto a casa loro” dice Barazzutti, che ridimensiona l'importanza del punto del doppio. (Foto Costantini – FIT) 

PESARO – Tutto come previsto. Marco Cecchinato (all'esordio assoluto) e Paolo Lorenzi hanno chiuso il weekend dell'Adriatic Arena, regalando all'Italia un bel 5-0 contro la Svizzera. La gente si è divertita e il colpo d'occhio è stato più che buono, anche grazie alla felice intuizione di Ernesto De Filippis: chi si è presentato ai botteghini con una copia del Resto del Carlino, ha avuto un biglietto gratis ogni due acquistati. Pesaro ha risposto bene, preferendo due esibizioni agonistiche senza grosso appeal (Cecchinato-Bossel e Lorenzi-Bellier) alla santificazione pallonara della domenica. Le antenne erano soprattutto su Gdansk, in attesa di scoprire l'avversaria nei quarti: niente sorprese, ospiteremo l'Argentina. L'albiceleste si è presa il 3-1 grazie al successo di Leonardo Mayer su Michal Przysiezny. Tra l'altro, per lo Yacarè è stato l'undicesimo successo consecutivo in Coppa Davis, proprio come un mostro sacro di nome David Nalbandian. “Ma non paragonatemi a lui, per favore”. Giocheremo in casa, al 99,9% sulla terra battuta, in una sede da stabilirsi. Pesaro è in pole position ma saranno decisivi i prossimi giorni. Naturalmente, vi terremo aggiornati. Corrado Barazzutti ha preferito non esprimesi sul team argentino, limitandosi a dire di non sapere se Del Potro sarà della partita. “Ci faremo trovare preparati. Abbiamo già dimostrato di poter battere l'Argentina a casa loro, speriamo di farlo anche a casa nostra”. Abbiamo provato a stimolare il capitano azzurro sull'argomento doppio, specialità chiave se si nutrono ambizioni importanti. L'albo d'oro recente della Davis conferma che una coppia di livello è fondamentale. Corrado è d'accordo in parte. “Il doppio è importante, ma in Davis devi vincere tre punti. Diventa fondamentale se sei in grado di vincere due singolari. Per fortuna, noi siamo attrezzati e abbiamo più di un'opzione”. Stimolato sulla storia recente, che vede vincitrici nazioni con un grande doppio, ha aggiunto: “Il doppio è decisivo quando una squadra ha un forte singolarista, in grado di fare due punti. Ma se hai una squadra omogenea, il doppio diventa importante esattamente come gli altri punti”. Insomma, ha lasciato intendere che l'Italia è una squadra molto omogenea. Impossibile dargli torto.


ESORDIO CECCHINATO, PASSERELLA LORENZI

Vedremo se la terra rossa sarà la scelta giusta. Con la presenza di Del Potro e Fognini sarebbe doverosa, con altri assetti se ne potrebbe parlare. Preferirebbe il rosso anche Marco Cecchinato, che ha bagnato l'esordio con un successo contro il modesto Adrien Bossel. Un 6-3 7-5 che ha messo in mostra un servizio notevole: con la prima palla, “Ceck” arriva anche a 210 km/h. “E' stata una grande emozione scendere in campo, ero già contento di esserci. Vengo da un periodo non facile e sono stato bravo a gestire le emozioni. Di fronte avevo pur sempre qualcuno che sa giocare a tennis”. Il siciliano ha trasmesso la gioia di stare in campo, spesso cercava lo sguardo e l'approvazione di Barazzutti. “Ho trovato un gruppo fantastico, mi hanno accolto bene sin dal primo giorno, sinceramente non mi aspettavo un'atmosfera così positiva”. Adesso arriva il difficile: dovrà mantenersi su buoni livelli nonostante le tante cambiali in arrivo già da aprile. “Devo migliorare tutto, sia il gioco che l'atteggiamento. Ed essere positivo. E poi sì, il servizio è una parte molto importante del mio gioco”. Parlando della sfida contro l'Argentina, dopo aver manifestato il desiderio di esserci, ha ammesso che “sarebbe meglio” l'assenza di Juan Martin Del Potro. Salvo svolte clamorose, tuttavia, non avrà chance di scendere in campo, se non a risultato acquisito. Ne avrà qualcuna in più Paolo Lorenzi, che contro il giovanissimo Bellier (unico svizzero a tirare il rovescio a una mano, almeno tra quelli a Pesaro) ha raccolto un facile 6-3 6-2. “Di questa città ricorderò soprattutto il pubblico e il sostegno della gente. Mi hanno dato una grossa mano, specie nei momenti di difficoltà. Mi guardavo intorno, vedevo il palazzetto pieno e mi ricaricavo. E poi ci fermavano per strada, ci incoraggiavano…bellissimo”. Poche parole sulla partita: “Ogni giorno cerco di aggiungere qualcosa al mio gioco. In certe partite non è possibile, stavolta l'ho potuto fare”. Di certo contro l'Argentina non sarà tempo di sperimentazioni.
 

COPPA DAVIS 2016 – WORLD GROUP, Primo Turno

ITALIA-SVIZZERA 3-0

Paolo Lorenzi (ITA) b. Marco Chiudinelli (SUI) 7-6(14) 6-3 4-6 5-7 7-5

Andreas Seppi (ITA) b. Henri Laaksonen (SUI) 7-5 7-6(4) 3-6 6-3

Seppi / Bolelli (ITA) b. Chiudinelli / Laaksonen (SUI) 6-3 6-1 6-3
Marco Cecchinato (ITA) b. Adrien Bossel (SUI) 6-3 7-5

Paolo Lorenzi (ITA) b. Antoine Bellier (SUI) 6-3 6-2