Come era prevedibile, il caso di positività di Maria Sharapova sta scuotendo il mondo del tennis. A meno di tre giorni dall'annuncio sono piovute reazioni e indiscrezioni di ogni genere, sia sulla russa che su altri giocatori. Riassumiamo le note salienti.
LE STOCCATE DI POUND
Secondo Dick Pound, ex presidente WADA, la Sharapova può essere ritenuta colpevole di “dolo” per l'utilizzo del Meldomium. Tra l'altro, a suo dire, le autorità del tennis sapevano che diversi giocatori ne facevano utilizzo prima che fosse bandito. Pound ha ribadito che la Sharapova rischia una sanzione fino a 4 anni, a meno che non riesca a far valere alcune circostanze attenuanti. “Un'atleta di quel livello deve sapere che ci saranno dei test e deve essere consapevole se quello che prende è vietato o meno. Tra l'altro mi pare di capire che sia stata avvisata in anticipo. Eppure non avrebbe letto nessuno degli avvisi”. Attualmente l'Agenzia Mondiale Antidoping è presieduta da Craig Reedie, il quale si è posto una domanda: “Se quello che ha detto è vero, cioè che ha iniziato a prenderlo da adolescente, ci si domanda come mai abbia continuato a prendere un farmaco la cui utilità è per i problemi di cuore”. Secondo Pound, l'ITF avrebbe segnalato la sostanza alla WADA proprio perché si era resa conto che troppi atleti lo utilizzavano, anche se per adesso la Sharapova è l'unica ad essere risultata positiva. Secondo uno studio del British Journal of Sports Medicine, la bellezza di 490 atleti lo avrebbero utilizzato ai Giochi Europei di Baku 2015. Sarebbe stata la spinta decisiva per renderlo proibito a partire dal 2016. Pound, sempre molto duro con chi viene scoperto, non si spiega come mai Masha abbia preso questa sostanza per così tanto tempo. “La sua storia non regge, anche perché lei risiede negli Stati Uniti e il Meldomium non è disponibile negli Stati Uniti…”.
HEAD RESTA AL SUO FIANCO
Non tutti hanno abbandonato la Sharapova. Dopo aver incassato la solidarietà di alcuni colleghi come Serena Williams, Djokovic e Pennetta, ha ricevuto una buona notizia da Head. L'azienda che le fornisce le racchette ha scelto di continuare a sponsorizzarla, a differenza di Nike e Tag Heuer. “La notra azienda segue una politica antidoping molto stretta. Crediamo che l'uso di sostanze proibite dalla WADA debba essere sanzionata. Inoltre abbiamo una clausola in tutti i nostri contratti, in cui gli accordi cessano se l'atleta viene dichiarato colpevole di doping”. Tuttavia, elencando una serie di ragioni (tra cui le dosi ingerite dalla Sharapova, insufficienti per trarre vantaggi sportivi), Head ha deciso di ritenere “onesto” l'errore della russa. Per questo, “è un orgoglio mostrare il nostro appoggio a Maria, adesso e con lo sguardo al futuro in previsione di un rinnovo del contratto. Vogliamo continuare con lei e annunciare nuovi accordi nelle prossime settimane. Potrà aver sbagliato, ma si è conquistata il beneficio del dubbio”.
L'AVVOCATO: “NE PRENDEVA DOSI MINIME”
In un'intervista con il Guardian, l'avvocato Haggerty ha rilasciato ulteriori informazioni, naturalmente a favore della sua assistita. Ad esempio, ha messo in dubbio l'indiscrezione del Times secondo cui avrebbe ricevuto cinque notifiche: “Stiamo esaminando come sia stata avvisata, non crediamo che sia un'informazione corretta ma non è questo punto che vogliamo contestare”. Secondo Haggerty, esistono alcuni studi medici che certificano l'importanza del Mildronate per combattere il diabete e che i problemi cardiaci avuti nel 2006 dalla Sharapova erano sufficienti a giustificare le prescrizioni del suo medico. “E comunque non ha preso il Mildronate per ogni suo problema, ma anche altri medicinali”. Haggerty ha ammesso che il Meldomium può influire sul miglioramento delle prestazioni, ma le dosi prese dalla Sharapova sono molto inferiori a quelle indicate per raggiungere determinati obiettivi. Al contrario, non ha spiegato come e dove la Sharapova avrebbe acquistato il Mildronate, essendo il prodotto non disponibile negli Stati Uniti. “Lo ha acquistato legalmente e lo ha preso secondo le indicazioni del suo medico, ma poiché si tratta di informazioni processuali non posso entrare nello specifico”.
IN FRANCIA SE LA PRENDONO CON NADAL
Come era prevedibile, c'è stata una pioggia di reazioni. E non stupisce il fatto che sia stato preso di mira Rafael Nadal. L'attacco è diretto e frontale: secondo Roselyne Bachelot, ex Ministro della Salute e dello Sport in Francia, lo spagnolo non avrebbe superato un test antidoping nel 2012 e che il suo stop di sette mesi sarebbe stato un silent-ban. “Nel tennis non vengono resi noti i controlli che risultano positivi e non si rendono pubbliche le sanzioni. Il famoso infortunio di Nadal, che lo ha tenuto fermo per 7 mesi, è certamente dovuto a un test antidoping in cui è risultato positivo. Se un tennista si ferma così a lungo, molto spesso è proprio perché è stato coperto”. Da Indian Wells, lo spagnolo ha smentito seccamente. “Non ho mai avuto la tentazione di fare qualcosa di sbagliato. Lo sport è un esempio per la società, e se io facessi qualcosa di sbagliato mentirei a me stesso ancor prima che agli avversari”. Nadal ha ricordato di essersi sottoposto a un'iniezione di PRP (Plasma Ricco di Piastrine) per sistemare il suo ginocchio malandato. “La prima volta ha funzionato benissimo, la seconda un po' meno, per questo mi sono fermato sette mesi”. Sulla Sharapova, ha spiegato che si è trattato di un errore e che per questo deve essere punita. “Voglio credere alla sua buona fede, ma c'è stata una negligenza e deve pagare per questo”.
LE COLLEGHE: “UN GIORNO TRISTE PER IL TENNIS”
Nel frattempo a Indian Wells non si parla d'altro. Diversi giocatori sono stati interpellati sull'argomento. Ecco alcune reazioni.
Agnieszka Radwanska: “Sono rimasta scioccata, come chiunque altro. Non c'è dubbio che sia stato un giorno molto triste per il tennis. Quest'anno sono stata controllata tre volte e conosco ogni singola pillola che prendo. Quando ho l'influenza mi limito a prendere l'aspirina perché ho sempre paura che nei medicinali ci sia qualcosa di vietato”.
Simona Halep: “E' un momento duro per lo sport, un po' deludente. Io mi occupo personalmente di controllare quello che prendo. Bisogna stare molto attenti a tutto”
Petra Kvitova: “Spero che tutto questo non danneggi il tennis. Spero che la gente continui ad amare il nostro sport. Tutti dovremmo sapere cosa entra nel nostro corpo, Maria ha commesso un grave errore”.