Scommesse: la TIU respinge le accuse di Di Martino
Avevano fatto discutere le dichiarazioni di Roberto Di Martino, PM della Procura di Cremona, secondo cui la Tennis Integrity Unit avrebbe sottovalutato le indicazioni provenienti dalla sua inchiesta (che – come è noto – ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio per Daniele Bracciali e Potito Starace), specie sul circuito internazionale. Le frasi del magistrato italiano hanno causato la reazione della TIU, solitamente molto riservata. "La Tennis Integrity Unit, supportata dagli organi di governo del tennis, rifiuta con forza le ipotesi formulate dal Pubblico Ministero di Cremona, Italia, secondo cui le prove di match truccati sarebbero state ignorate dalla TIU. La Tennis Integrity Uniti stava tentando di acquisire le prove a sostegno delle accuse mosse a Daniele Bracciali e Potito Starace dal suo ufficio sin dall'ottobre 2014. La TIU ha eletto un consulente legale in Italia per ottenere le informazioni contenute nelle indagini di Di Martino e adesso figura come parte lesa nel procedimento penale in corso". In merito alle dichiarazioni del PM, è stato aggiunto che tutto il materiale di cui sono entrati in possesso "è stato completamente e accuratamente valutato e, nel caso, studiato. Per noi sono benvenuti tutti i nuovi elementi di prova in grado di assisterci nel nostro lavoro". Avevano fatto discutere le dichiarazioni di Roberto Di Martino, PM della Procura di Cremona, secondo cui la Tennis Integrity Unit avrebbe sottovalutato le indicazioni provenienti dalla sua inchiesta (che – come è noto – ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio per Daniele Bracciali e Potito Starace), specie sul circuito internazionale. Le frasi del magistrato italiano hanno causato la reazione della TIU, solitamente molto riservata. "La Tennis Integrity Unit, supportata dagli organi di governo del tennis, rifiuta con forza le ipotesi formulate dal Pubblico Ministero di Cremona, Italia, secondo cui le prove di match truccati sarebbero state ignorate dalla TIU. La Tennis Integrity Uniti stava tentando di acquisire le prove a sostegno delle accuse mosse a Daniele Bracciali e Potito Starace dal suo ufficio sin dall'ottobre 2014. La TIU ha eletto un consulente legale in Italia per ottenere le informazioni contenute nelle indagini di Di Martino e adesso figura come parte lesa nel procedimento penale in corso". In merito alle dichiarazioni del PM, è stato aggiunto che tutto il materiale di cui sono entrati in possesso "è stato completamente e accuratamente valutato e, nel caso, studiato. Per noi sono benvenuti tutti i nuovi elementi di prova in grado di assisterci nel nostro lavoro".