Ottima prestazione di Camila, brava a superare un'avversaria storicamente ostica come Kirsten Flipkens. Qualche regalo è arrivato, ma lei è stata brava a meritarselo. Quei due servizi in kick nel finale. La fortuna di non dover pensare. 

Promossa. I ricordi del precedente di Birmingham, giugno 2014, spaventavano. Kirsten Flipkens aveva dato una lezione di tattica a Camila Giorgi. Visti i progressi non esattamente irresistibili degli ultimi due anni, si temeva che anche il quarto di finale a Katowice potesse essere una sofferenza. Invece Camila ha sorpreso in positivo, intascando l'undicesima vittoria nelle ultime tredici partite alla Spodek Arena. Deve esserci qualcosa, in questo angolo di Polonia, che le piace particolarmente. Magari si tratta delle superficie, perfetta per il suo tennis bum-bum, sublimato da una coordinazione occhio-mano superiore alla media. Tali qualità, unite a una lucidità tattica appena sufficiente, le hanno consentito di intascare un bel 6-2 5-7 6-4 che l'ha spinta in semifinale, la prima del 2016. Ma come si spiega un così evidente cambiamento rispetto a due anni fa? Le ragioni sono due: da un lato la Flipkens ha regalato molto. E' sembrata in difficoltà sul piano atletico, soprattutto negli spostamenti laterali. Al contrario, la Giorgi ha trovato sin da subito un buon timing sulle rasoiate della belga e ha tirato un buon numero di vincenti, soprattutto con il dritto. Si sa che il suo colpo migliore è il rovescio, mentre concede molto di più dal lato destro. Stavolta ha mantenuto un certo equilibrio e avrebbe meritato di vincere in due set. Avanti 6-2 4-2, ha avuto un passaggio a vuoto nella seconda parte del set. Però è stata sfortunata sul 5-5 e palla break sul servizio Flipkens. La risposta della Giorgi era perfetta e aveva creato le premesse per uno schiaffo al volo di rovescio. Per sua sfortuna, gliel'hanno chiamata fuori e l'overrule della giudice di sedia non è servito a molto.


UN ULTIMO GAME…PROMETTENTE

Nel terzo set, tuttavia, l'italoargentina ha sempre condotto. 2-0, poi 4-2. Qualche fantasma si è materializzato quando la Flipkens si è portata sul 4-4, proprio come nel set precedente. Ma stavolta Camila è stata brava ed è piaciuta la gestione dell'ultimo game, un mix di bravura e fortuna. Sotto 15-40 a causa delle solite sbavature, ha rimesso in piedi il game grazie a un paio di errori della Flipkens ma anche con una gestione più accorta del punto. In particolare, sono piaciuti i due servizi in kick sia sul 30-40 che sul matchpoint. Due prime di servizio accorte, senza troppi rischi, buoni per prendere in mano lo scambio. E così Camila si prende il diritto di affrontare Jelena Ostapenko in semifinale. Sarà un test molto interessante contro una giovanissima (addirittura classe 1997) che già la precede in classifica. Come abbiamo scritto qualche giorno fa, la figura di papà Sergio – discutibile sotto molti aspetti – funge da scudo per le tante cose che si dicono e scrivono su Camila, che dunque può giocare senza pensieri. In altre situazioni, il pandemonio Fed Cup avrebbe potuto creare un contraccolpo tecnico e psicologico, invece a Katowice stiamo ammirando la stessa Giorgi di sempre, con i suoi vizi e le sue virtù. In un torneo del genere, contro certe avversarie e in certe condizioni, le virtù superano i vizi. E Camila può guardare con ottimismo al weekend.

 

WTA INTERNATIONAL KATOWICE – Quarti di Finale

Jelena Ostapenko (LET) b. Timea Babos (UNG) 7-6 2-6 6-3

Camila Giorgi (ITA) b. Kirsten Flipkens (BEL) 6-2 5-7 6-4

Pauline Parmentier (FRA) b. Magda Linette (POL) 6-2 6-4

Dominika Cibulkova (SVK) b. Francesca Schiavone (ITA) 7-5 6-1