Chi può essere più credibile, a raccontare il fascino dei tornei, di uno che li gioca da anni? Parola a Seppi.

Ok, cominciamo da dove… non sono mai stato! O meglio, non c’è mai stato nessuno, almeno per giocare un torneo del circuito maggiore dell’ATP, visto che si tratta della prima edizione. E purtroppo dovrò mancare all’inaugurazione perché spero proprio di essere protagonista alle Olimpiadi di Rio de Janeiro che si disputano nella stessa settimana. Però, in futuro, chissà. L’organizzazione è quella del torneo di Acapulco, che tanti miei colleghi mi dicono essere nella loro personale top 5 della stagione, e credo che quest’altro evento non farà fatica a raggiungere lo stesso status. Basta chiedere a certi giocatori americani o anche solo farsi un giretto su Internet per capire che Los Cabos è uno di quei luoghi paradisiaci dai quali non vorresti mai scappare via. Oceano, spiaggia, tantissimi campi da golf per chi ama questo sport e dei resort da mille e una notte dove ti rigenerano la vita. Va beh, se non riesco ad andarci per il torneo, chissà che… non ci vada davvero in vacanza!



9. DOHA
Dopo un paio di mesi passati al freddo tra la fine della stagione europea e la preparazione invernale, ricominciare la stagione al caldo (almeno fin quando il sole tramonta) è sempre piacevole. Come città, Doha è cambiata tantissimo nel corso degli anni e adesso è davvero splendida, almeno per chi apprezza l’architettura moderna. I giocatori sono trattati al top e si possono trovare accomodation di primissimo livello. Certo, non c’è la Jumeirah Beach di Dubai ma le facilities di hotel e torneo sono di primissima qualità. E, soprattutto, continuano a migliorare, anno dopo anno.




8. STOCCARDA
L’anno scorso è stata la grande novità perché si è giocato sull’erba. Io ho giocato piuttosto male ma il torneo mi è parso molto ben organizzato. I campi devono un po’ assestarsi ma giocare sull’erba mi piace e i campi secondari sono uno spettacolo: gradoni di pietra e tanto verde intorno. Si gioca dentro un club, quindi l’atmosfera è molto familiare. Il clima va e viene: un giorno c’erano trenta gradi, quello dopo 15… Però in generale lo consiglio, anche solo per visitare il museo della Mercedes: ne vale la pena.



7. KITZBUHEL
Vi piacciono il tennis e la montagna d’estate? Beh, avete trovato il torneo e la località ideale. Per il tennis, un buon torneo con un contorno glamour che magari non ci si aspetta da un torneo austriaco. Invece ci si diverte molto, con eventi pensati sia per i gioca – tori sia per gli spettatori, che vengono trattati con un certo riguardo, soprattutto gli italiani che arrivano numerosi visto che Kitz non è lontana dai nostri confini. E poi c’è la montagna: a parte la mitica Streif, si respira ovunque aria buona, si possono fare meravigliose passeggiate da abbinare ad un match di tennis, magari in un resort sportivo (ce ne sono diversi). C’è un pochino l’incognita del tempo perché certe edizioni sono state disturbate dalla pioggia. Ma se il clima assiste, vien fuori una settimana di vacanza, tennis e sport, niente male.



6. BARCELLONA
Per varie ragioni non ci ho giocato spesso ma la location è incredibile. Come a Monte Carlo (e a differenza di tanti altri tornei) si gioca in un vero e proprio club, storico, elegante, di grande fascino. La club house e gli spogliatoi sono stupendi e la città… va beh… nemmeno devo dirvelo. Di questo posto potrebbe raccontarvi tutti i segreti Fabio (Fognini n.d.r.) visto che vive a Barcellona e si allena spesso al Real Club che si trova in un bel quartiere residenziale, servito anche dalla metropolitana, per gli appassionati che non possono godere della transportation come noi giocatori :))). Ovviamente l’attrazione principale è sempre Rafael Nadal che cerca di non mancare mai un appuntamento nel suo Paese. Il centrale è bellino, ma il campo 1, infossato rispetto alle tribune, è ancora meglio per gli spettatori. Visto il periodo, è facile che ci sia anche un match di calcio, campionato o Champions League che sia, e una serata al Camp Nou, che dista poche centinaia di metri, è quasi un obbligo.



5. HALLE
La città non sarà affascinante come Berlino, Monaco di Baviera o Amburgo, ma il centro dove si disputa il torneo è super, col campo centrale col tetto retrattile e delle ottime infrastrutture, anche per gli appassionati. È il tipico torneo tedesco, ben organizzato, con tanto cibo, tennis e un clima ideale perché non fa eccessivamente caldo e si può stare sugli spalti tante ore senza soffrire. E poi lo gioca sempre anche un certo Roger Federer e vederlo sull’erba è un’esperienza unica. Anche se l’anno scorso quasi quasi…



4. AMBURGO
Si gioca in condizioni che mi piaccio – no molto e difatti anche l’anno scorso ho giocato piuttosto bene, arrivando in semifinale. Il centro non è nuovissimo e avrebbe bisogno di un po’ di restyling (anche nella zona giocatori), ma il campo centrale è bello, col tetto che si può chiudere e garantisce che ci sia sempre tennis. La città è molto bella (e spesso sottovalutata da questo punto di vista: se volete giocare andate all’Aspria Harbour Club). Unico problema: anche a luglio può fare freddo!



3. DUBAI
Difficile resistere al fascino di Dubai, dove ogni anno hanno costruito qualche nuova meraviglia. Il torneo è super organizzato, giocatori e fans trattati al meglio, e non a caso sono sempre presenti tutti i top players. Se poi Federer ci ha pure preso casa, ci sarà un motivo! Di giorno può fare molto caldo, la sera invece rinfresca non poco, ma in generale il clima è meraviglioso. Unica pecca: il centro dove si gioca il torneo è abbastanza lontano dalla spiaggia di Jumeirah, circa 40 minuti di auto. Ma valgono la pena per passare una giornata al mare (per chi è in vacanza!) o anche solo per un drink alla Vela.



2. UMAG
Nei primi anni di carriera sceglievo Gstaad perché sono cresciuto vicino alle montagne. Poi un anno ho accettato di giocare a Umago e… son sempre tornato qui! Il luogo è splendido, si gioca a due passi dal mare, il ristorante è praticamente sull’acqua. Si gioca dalle 5 del pomeriggio, il campo centrale è bellissimo, ma sul n.1, più raccolto, si crea un’atmosfera particolare. Umag dista una trentina di chilometri dal confine italiano quindi è sempre pieno di nostri tifosi. Che amano tanto anche le feste che cominciano appena finiti i match…



1. OLIMPIADI
Sarà che è l’unico torneo di tennis che si gioca ogni quattro anni; sarà che quest’anno si gioca a Rio de Janeiro che non è esattamente il posto più brutto del mondo (personalmente non ho mai partecipato alla Gira Sudamericana di febbraio ma tanti me ne hanno parlato benissimo); sarà che… non è solo un torneo di tennis ma una festa dell’intero movimento sportivo. Ho già vissuto l’esperienza olimpica a Pechino e Londra e solo la cerimonia di inaugurazione vale la partecipazione: entrare con tutti gli atleti azzurri è un’emozione pazzesca. E poi la possibilità di incrociare i fenomeni di tutti gli altri sport. Insomma, una goduria. Poi si deve anche provare a vincere una medaglia, ma è dura perché partecipano tutti i top players: una medaglia equivale ad arrivare in semifinale in uno Slam, non proprio una passeggiata.