“Caro Pitner, ci rivediamo tra dieci anni”
Maxi squalifica per Denis Pitner, ufficiale di gara del circuito ITF. Aveva lavorato allo Us Open senza dire che era squalificato. E quest’anno ci stava provando anche con Wimbledon.La furbata gli costerà cara: pur squalificato dall’ITF, l’ufficiale di gara croato Denis Pitner aveva continuato a lavorare…perché non aveva rivelato la sua condizione agli organizzatori di alcuni tornei! Per questo motivo, la Federazione Internazionale lo ha sospeso per dieci anni. La squalifica iniziale era di dodici mesi perché aveva passato informazioni sulle condizioni fisiche di un giocatore (a un coach), e aveva aperto un conto presso il sito di un’agenzia di scommesse, accedendovi con una certa regolarità. La sospensione era operativa dall’1 agosto, ma non era stata resa pubblica fino a quando il Guardian non l’ha rivelata in febbraio con una maxi-inchiesta. Il problema è che Pitner, a squalifica già in vigore, ha fatto da giudice di linea allo Us Open perché non aveva comunicato alla USTA che il suo “White Badge” (livello più basso per gli ufficiali di gara internazionali: i più importanti sono Gold, Silver e Bronze) era stato sospeso. Aveva lavorato come giudice di linea anche al torneo ATP di Doha di inizio anno e aveva iniziato le manovre per poter accedere anche a Wimbledon. Tra l’altro, a squalifica già in vigore, aveva arbitrato a un torneo di wheelchair tennis a Umago. Da giudice di linea non avrebbe avuto grande incidenza, ma la vicinanza ai giocatori gli avrebbe permesso di ottenere informazioni riservate: lo hanno fermato in tempo e gli hanno dato una maxi-squalifica. Tramite l’ufficio stampa della federtennis croata ha fatto sapere di non voler parlare con i giornalisti.