Marco Cecchinato lotta alla pari con Milos Raonic, ma paga carissimo un paio di game giocati così così. Contro un top-10 bastano per fare la differenza. Il canadese passa al secondo turno e regala al pubblico un big match con Kyrgios, a segno facilmente su Caruso. Fuori anche Karin Knapp.– Tempo fa, Gianni Clerici disse che la Sicilia doveva essere per il nostro tennis una sorta di Florida, mentre in realtà non ha mai prodotto alcun giocatore di spessore. Lo Scriba, che nell’anno degli 86 si è presentato in formissima al Foro Italico, ha parzialmente ragione: prima del 2015 l’unico top-100 siciliano è stato Alessio Di Mauro, giunto fra i primi 70 grazie a una grinta incredibile. Poi si è aggiunto Marco Cecchinato, ma il discorso regge comunque. Tuttavia, scorrendo il tabellone principale degli Internazionali 2016, Clerici dev’essersi sorpreso eccome di scoprire che la regione italiana più rappresentata è proprio quella siciliana, grazie a Marco Cecchinato e Salvatore Caruso. Hanno pescato due sorteggi tremendi, Milos Raonic per il primo e Nick Kyrgios per il secondo, e nessuno dei due è riuscito a superare il turno, ma specialmente “Ceck” può uscire a testa alta, dopo un match generosissimo contro il numero 10 del mondo. Sul Campo Centrale è finita 6-4 4-6 6-4 dopo 2 ore e 9 minuti, con un pizzico di amarezza per un ultimo game che avrebbe potuto rimettere tutto in gioco. Invece è andata esattamente come nel primo set, quando il break a metà parziale di Raonic è risultato risolutivo malgrado lo 0-40 del decimo gioco. Il canadese si è preso qualche rischio, ha spinto, ha salvate le tre palle-break e chiuso ai vantaggi, cogliendo un successo che nel complesso non convince. Meriti all’azzurro per uno splendido secondo set, giocato con coraggio e intraprendenza: è scappato subito sul 3-0 infiammando il pubblico coi due passanti di rovescio consecutivi che gli hanno dato il break (il primo incrociato, il secondo lungolinea), poi si è fatto riprendere da 5-2 a 5-4, ma ha violato di nuovo il servizio avversario nel decimo game, quando Raonic non poteva più riagguantarlo. Tuttavia, il nordamericano è parso forse non al top fisicamente, oltre che un po’ impacciato con il rovescio, da sempre il colpo meno nobile, ma parecchio progredito nel percorso che l’ha portato su fino ai primi 5 del ranking.
KYRGIOS NON DÀ SCAMPO A CARUSO
Se vorrà avanzare ancora, Raonic dovrà sicuramente crescere, anche perché al prossimo turno si troverà di fronte un Nick Kyrgios che ha impiegato un’ora esatta per superare Salvatore Caruso. Il siciliano è stato doppiamente sfortunato: non solo ha pescato un avversario fortissimo, ma pure uno dei peggiori da affrontare col suo tennis, fatto di tanta grinta e contrattacco. Il problema? Che Nick Kyrgios non permette d contrattaccare, perché fa tutto lui, nel bene o nel male. Oggi più nel bene, con un 6-1 6-2 figlio di una prova quasi perfetta. Non che abbia mostrato particolare voglia di stare in campo (anche se quella pare non averla mai), ma la differenza con l’azzurro nei colpi di inizio gioco e nella velocità di palla è tale da permettergli anche un match in scioltezza. Per capire quanto si è visto in campo, per una volta, bastano le statistiche: l’australiano ha chiuso con 27 winner a 4, 10 ace a 0. Non ha mai dato all’azzurro la possibilità di scambiare, di mettere l’anima in ogni colpo, e se ci aggiungiamo che Caruso ha sbagliato più del suo solito, il risultato è un match senza storia. Piccola soddisfazione? Aver violato il servizio di Kyrgios almeno una volta, anche se sul 6-1 4-1, a incontro ormai deciso. Ma come prima volta era difficile chiedergli molto di più. È durato poco anche il match d’esordio di Karin Knapp, mai veramente in partita contro Barbora Strycova. La ceca l’aveva già sconfitta in due set in entrambi i precedenti, e si è ripetuta sul Pietrangeli, con un doppio 6-2 mai in discussione. La Knapp ci ha provato, ha spinto col “drittone” e ha messo in campo tutto quello che aveva: al momento troppo poco per battere una giocatrice spesso sottovalutata, ma per niente male, come la Strycova.
MASTERS 1000 ROMA – Primo turno
Milos Raonic (CAN) b. Marco Cecchinato (ITA) 6-4 4-6 6-4
Nick Kyrgios (USA) b. Salvatore Caruso (ITA) 6-1 6-2
WTA PREMIER MANDATORY – Primo turno
Barbora Strycova (CZE) b. Karin Knapp (ITA) 6-2 6-2
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