Andreas, di nuovo nel circuito dopo cinque settimane di stop per un’infiltrazione all’anca, gioca piuttosto male ma riesce comunque ad agguantare il secondo turno, superando il canadese Vasek Pospisil con due tie-break. Ora lo attende un match ben più complicato contro Gasquet. (Foto Sposito / FIT)– Come da previsioni, è stato un brutto match, tra un giocatore (Andreas Seppi) appena rientrato dopo un’infiltrazione all’anca che deve sopportare ogni sei mesi e che lo obbliga a tre settimane da pensionato, senza poter nemmeno abbozzare un filo di jogging, e un avversario (Vasek Pospisil) che sulla terra rossa è uno di quelli che preghi di incontrare, a qualsiasi turno.
 
Ne è uscito fuori un primo set dove un lungolinea di rovescio in corsa di Seppi al termine di un lungo scambio, è stato l’unico momento degno di un highlight televisivo. Stancamente, i due si sono trascinati al tie-break, senza concedere palle break, più per demeriti del ribattitore che per meriti di chi serviva. Con un brutto doppio fallo, Seppi è pure andato sotto di un mini-break, nonostante il canadese tirasse a metà rete un rovescio ogni due. Sul 3-5, quando speravamo solo che il diesel di Seppi cominciasse a carburare dal secondo set, ad Andreas è bastato alzare un filo il livello per infilare quattro punti consecutivi e vincere la prima frazione.
 
Stesso copione nel secondo set: Seppi è pure andato sotto di un break (3 a 2) dopo un game-horror, ma è stato un rapido passaggio a vuoto, colmato dall’immediato contro break ma non da una miglior prestazione. Per questo, pur servendo una percentuale di prime palle sotto il 50% (in quello che dovrebbe essere il suo punto di forza) Pospisil è rimasto in scia fino ad un secondo tie-break, questa volta dominato da Seppi (7 a 2).
 
Le cifre raccontano soprattutto di un Seppi poco incisivo alla risposta, capace di raggranellare una sola palla break e di conquistare un punto su tre sia sulla prima palla (e questo passi) sia sulla seconda (e questo è ben più grave) di Pospisil. Ora, il problema è che un match giocato male contro un avversario falloso e che non offre ritmo, temo non abbia troppo aiutato Seppi a ritrovare le giuste sensazioni, quelle che saranno un obbligo al secondo turno contro un Richard Gasquet apparso in più che discrete condizioni. Servirà un Seppi di ben altro livello per fare match pari, e speriamo che le due orette scarse contro Pospisil (e la fiducia che inevitabilmente regala una vittoria) siano abbastanza.

MASTERS 1000 ROMA – Primo turno
Andreas Seppi (ITA) b. Vasek Pospisil (CAN) 7-6 7-6